E’ stato presentato a Bruxelles il 9 ottobre scorso la terza edizione del sondaggio Balkan Barometer realizzato dal Consiglio di cooperazione regionale (RCC). Il report esamina le percezioni, le aspirazioni e le aspettative dell'opinione pubblica e degli attori economici nei 7 paesi dell’Europa sudorientale - basandosi su un campione di 8000 intervistati - sulle principali questioni socio-economiche e politiche, nonché sull'integrazione regionale ed europea.
Il partito di centro-destra VMRO DPMNE, guidato dall'ex primo ministro Nikola Gruevski, ha subito domenica 16 ottobre una pesante sconfitta al primo turno delle elezioni amministrative.
Il 15 ottobre la Macedonia sarà chiamata alle urne per le elezioni locali con un ritardo di sei mesi causato da un’instabilità politica, dalla quale il paese sembra cominciare lentamente a uscire.
Il 22 settembre scorso l'ex proprietario del gigante Agrokor ha annunciato pubblicamente che avrebbe citato in giudizio lo stato croato sia a livello nazionale che, se necessario, internazionale. Ivica Todorić accusa il governo di nazionalizzazione illecita e spoliazione di beni e ha qualificato come “cattiva gestione” il lavoro di Ante Ramljak, l'amministratore chiamato d'urgenza a salvare, dal fallimento, il più grande gruppo economico privato croato.
Una proposta di legge, che mira a sospendere la segregazione nell'educazione, è stata depositata al Parlamento federale dal deputato Dennis Gratz la primavera scorsa. Se fosse adottata, questa legge permetterebbe agli studenti bosniaci, croati e serbi di frequentare le stesse classi con l'eccezione delle materie cosiddette 'identitarie' quali la lingua, la religione e la storia.
Liviu Dragnea, a capo del Partito social-democratico e presidente della Camera dei deputati ha annunciato lo sorso 2 settembre, durante il congresso nazionale del suo partito che, quest'autunno, si terrà un referendum per la “ridefinizione della famiglia”.
La quarta e ultima puntata di un viaggio a piedi lungo la Via Egnatia: dal 2015 l'associazione FuoriVia ha cominciato a camminare lungo la Via Egnatia partendo da Durazzo per un progetto quinquennale che raggiungerà Istanbul nel 2019. Ogni estate un gruppo di cinquanta persone percorre circa 250 chilometri a piedi attraverso Albania, Macedonia, Grecia e Turchia alla ricerca delle tracce di questa strada romana costruita come continuazione della Via Appia per collegare Roma all’antica Costantinopoli.
La terza puntata di un viaggio a piedi lungo la Via Egnatia: dal 2015 l'associazione FuoriVia ha cominciato a camminare lungo la Via Egnatia partendo da Durazzo per un progetto quinquennale che raggiungerà Istanbul nel 2019. Ogni estate un gruppo di cinquanta persone percorre circa 250 chilometri a piedi attraverso Albania, Macedonia, Grecia e Turchia alla ricerca delle tracce di questa strada romana costruita come continuazione della Via Appia per collegare Roma all’antica Costantinopoli.
Riconfermato alla guida del paese dopo la schiacciante vittoria alle elezioni dello scorso 25 giugno, il premier socialista Edi Rama ha presentato il nuovo esecutivo monocolore. Al governo questa volta solo socialisti (per il 50% donne), ridotto il numero dei portafogli, due i segretari di stato.
La seconda puntata di un viaggio a piedi lungo la Via Egnatia: dal 2015 l'associazione FuoriVia ha cominciato a camminare lungo la Via Egnatia partendo da Durazzo per un progetto quinquennale che raggiungerà Istanbul nel 2019. Ogni estate un gruppo di cinquanta persone percorre circa 250 chilometri a piedi attraverso Albania, Macedonia, Grecia e Turchia alla ricerca delle tracce di questa strada romana costruita come continuazione della Via Appia per collegare Roma all’antica Costantinopoli.