A seguito di una missione in Slovenia il consorzio MFRR denuncia, in un suo rapporto, il continuo deteriorarsi della libertà d'espressione nel paese. E dal primo luglio Lubiana presiede il Consiglio Ue
Il 22 giugno scade il termine di un anno che la Corte Costituzionale aveva dato al Parlamento per legiferare e abolire la pena del carcere nei casi di diffamazione a mezzo stampa, in modo da adeguare la legislazione italiana alle norme europee a tutela della libertà di espressione: nell'ambito del Media Freedom Rapid Response, i nostri partner di Article 19 hanno promosso un incontro esplorativo con FNSI e Articolo 21
In un memorandum pubblicato oggi, la Commissaria per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, si rivolge alle autorità slovene perché frenino il lampante deterioramento della libertà di espressione e di stampa nel paese
Jonathan Taylor è un cittadino britannico che gode dello status di whistleblower, per aver rivelato la condotta corruttiva dell'azienda per cui lavorava, la compagnia petrolifera olandese SBM Offshore N.V. con sede nel Principato di Monaco. Ad otto anni dallo scandalo Taylor è andato in vacanza a Dubrovnik e il Principato di Monaco ha fatto subito richiesta di arresto e estradizione alla Croazia. Con questo appello si chiede al ministro della Giustizia croato di non procedere e rispettare lo status protetto di whistleblower
A fine maggio previsti incontri con giornalisti, associazioni e sindacati di categoria, emittente pubblica e agenzia nazionale di stampa: i partner del Media Freedom Rapid Response vogliono preparare un report in vista del semestre di presidenza slovena dell'UE che parte a luglio
A trent’anni dalla sua fondazione il futuro dell'Agenzia di stampa slovena è a rischio. Il governo di Janez Janša ha sospeso le sovvenzioni nei suoi confronti in attesa della consegna di una serie di documenti. Per l'agenzia questi ultimi non sarebbero però dovuti e la richiesta rappresenta un'indebita ingerenza politica
Nella recente campagna elettorale per le politiche gli staff dei principali partiti hanno confezionato da sé i prodotti editoriali che poi sono stati spesso trasmessi e pubblicati senza mediazione giornalistica. Ha vinto la propaganda, ha perso l’informazione
Chi minaccia un giornalista mette a rischio il diritto dei cittadini ad essere informati. Il 5 maggio ne parliamo con Nancy Porsia, giornalista freelance e ricercatrice recentemente vittima di intercettazioni, e con Christian Elia, condirettore di Q Code Mag, che ha gestito a Milano il programma di residenza per reporter minacciati JiR coordinato da OBCT nell'ambito del progetto Media Freedom Rapid Response
Venerdì 9 aprile il giornalista greco Giorgos Karaivaz è stato ucciso davanti a casa. Immediate le reazioni del consorzio MFRR, di cui OBCT fa parte, che ha inviato una lettera al governo greco affinché vengano avviate immediate indagini e si faccia al più presto luce sulla vicenda
Dopo un anno di attività di advocacy, ricerca e sostegno alle vittime di querele bavaglio, la Coalizione europea anti-SLAPP (CASE) si presenta lanciando un nuovo sito in compagnia della vicepresidente della Commissione Europea e di Andrew Caruana Galizia