Tre giornate, tre diverse città del Kosovo. La paura di Mitrovica, prima della scadenza dell'accordo temporaneo sulle frontiere, le tensioni religiose a Prizren e la violenza giovanile in crescita a Peja/Peć. Note da un viaggio in Kosovo
Continua la crisi la nord del Kosovo. I serbi restano sulle barricate, mentre il governo di Pristina non rinuncia a voler assumere il controllo dei punti di passaggio di Jarinje e Brnjak, i cosiddetti gates 1 e 31. Isotta Galloni ha incontrato a Leposavić il negoziatore del governo serbo Borko Stefanović
Serbi nuovamente sulle barricate nel Kosovo settentrionale, dopo che doganieri europei e kosovari hanno preso il controllo dei valichi di confine con la Serbia centrale. Il traffico di merci e persone è interrotto, gli scambi procedono solo su percorsi alternativi. La tensione cresce nell'assenza di un'efficace mediazione internazionale
Treni, ponti, strade, gasdotti, gallerie, acquedotti, antenne televisive... si sviluppano nuovi progetti per quanto riguarda le infrastrutture in Georgia e nei territori riconosciuti come indipendenti da Mosca in seguito al conflitto del 2008, Abkhazia e Ossezia del Sud. Infrastrutture realizzate per unire e per dividere. A livello regionale, rimane l'Armenia la grande esclusa
Non un libro sul turismo religioso ma un approfondimento storico sul movimento ustascia in Croazia, prima e durante la Seconda guerra mondiale e sui suoi influssi e riflussi nella Jugoslavia titina. Una ricostruzione fatta sulla base di documenti doplomatici e d'archivio di numerosi Paesi. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Rimane alto il livello dello scontro diplomatico tra Israele e Turchia, iniziato a fine maggio 2010 con l’abbordaggio della Freedom Flottilla diretta a Gaza e che ha portato alla morte di nove civili. Oggi, dopo la pubblicazione del rapporto ONU sull'incidente della Mavi Marmara, si aprono pericolosi fronti di battaglia
Dopo il fallimento dei recenti colloqui tra Armenia ed Azerbaijan, mediati dalla Russia, l'Unione Europea si dichiara pronta ad assumersi responsabilità nel processo negoziale. Dalle dichiarazioni di Catherine Ashton alla nomina di un nuovo Rappresentante Speciale, i progressi diplomatici dell'UE nel Caucaso del Sud
Dopo aver rispettato le condizioni legate alla collaborazione con il Tribunale internazionale dell'Aja, la Serbia trova davanti a sé un altro grosso ostacolo lungo il cammino verso l'Unione europea: la questione del Kosovo. La recente visita a Belgrado del cancelliere tedesco Angela Merkel ha sollevato molti malumori tra i politici e i cittadini serbi. La Merkel infatti aveva posto come condizione per l'ottenimento dello status di Paese candidato la rinuncia al nord del Kosovo. Un commento
Il riavvicinamento tra Ankara e Yerevan sembra ancora lontano, nonostante le forti aspettative per un rilancio del dialogo tra i due Paesi dopo la fine del ciclo elettorale in Turchia. Proseguono tuttavia gli importanti sforzi della diplomazia non governativa, grazie a progetti congiunti di organizzazioni di società civile armene e turche
Livio Senigalliesi, uno dei fotografi italiani più impegnati nel raccontare conflitto e ricostruzione nell'ex Jugoslavia, torna in Kosovo. Nei suoi scatti, realtà che restano diverse e lontane. A nord di Mitrovica i serbi ancora sulle barricate contro il tentativo di Thaçi di prendere il controllo delle frontiere. A Pristina e dintorni, intanto, sorgono nuovi simboli e nuove speranze. Un fotoracconto
L'escalation di violenza tra esercito turco e guerriglieri curdi e le voci di un probabile intervento di terra dopo la festa di fine Ramadan non fermano la società civile turca che si mobilita a favore della pace e di una soluzione politica della questione curda
Gli ultimi mesi hanno visto un intensificarsi delle iniziative diplomatiche russe per la soluzione della crisi in Nagorno Karabakh, a fronte di un sostanziale disimpegno da parte occidentale. Le conseguenze di questo trend per l'Armenia e per la regione nell'analisi di Richard Giragosian
Valery Melis morì il 4 febbraio 2004 a ventisette anni. Ora finalmente il Tribunale Civile di Cagliari ha riconosciuto la responsabilità dell’Esercito Italiano nel non aver fatto nulla per proteggere i soldati dall'uranio impoverito, nonostante fosse a conoscenza dei rischi di contaminazione. Un commento
Il Kosovo ha giocato, ed ha perso. Il tentativo di riprendere il controllo dei passaggi di frontiera di Jarinje e Brnjak è fallito. Ed ora la questione del Kosovo del nord verrà negoziata e decisa a Bruxelles. Un editoriale di Veton Surroi
Mare inquieto, un racconto autobiografico a fumetti, un lungo viaggio per mare che Helena Klakočar e la sua famiglia, il marito e la figlia Iskra, decidono di intraprendere nella primavera del 1991, ai primi segnali di instabilità politica nella ex Jugoslavia. Una nostra recensione
Continui colloqui e riunioni tra i serbi del nord, Belgrado e la comunità internazionale, per cercare una soluzione alla grave crisi nel nord del Kosovo. Alla fine è stato raggiunto un accordo tra Belgrado, Pristina e la Kfor. Oggi i serbi del Kosovo del nord decideranno se accettare o rifiutare questo accordo
L'embargo sui beni importati dalla Serbia, i tentativi della autorità di Pristina di riprendere il controllo dei punti di confine nel Kosovo del nord, i negoziati con Belgrado. Come i kosovari guardano al nord del Paese
Esattamente tre anni fa, la notte tra il 7 e l'8 agosto 2008, avevano inizio gli scontri in Ossezia del Sud. “5 giorni d'agosto” è oggi un film hollywoodiano con Andy Garcia, Val Kilmer e Rade Šerbedžija. Nel film, i russi sono cattivissimi. Ancor più cattivi di quanto non fossero i georgiani in “Olympus inferno”, fiction russa che racconta quello stesso conflitto. Quando il cinema è strumento di propaganda
A partire dal 2007, ogni anno un gruppo di giovani provenienti da Armenia e Azerbaijan si incontrano in un Paese terzo per conoscersi, per parlare della propria storia e dei bisogni che percepiscono nella realtà in cui vivono. Una rara occasione di incontro, in netto contrasto con le opposte retoriche del conflitto che dominano in entrambi i Paesi
Continua la resistenza dei serbi del Kosovo contro il tentativo di introdurre una frontiera con la Serbia centrale. Dopo l'incendio del posto di Jarinje, le truppe KFOR hanno riaperto solo parzialmente il transito alle persone, mentre le merci non possono passare e il Kosovo settentrionale rischia l'emergenza umanitaria. Il resoconto da Mitrovica della nostra corrispondente
Continua la tensione nel nord del Kosovo, dopo che il governo di Pristina ha cercato di assumere il controllo dei valichi di frontiera con la Serbia centrale. Lo sviluppo della crisi nel reportage della nostra corrispondente
La primavera araba obbliga la Turchia a un esercizio di equilibrismo per mantenere buone relazioni con Iran e Siria. Ankara ricalibra la sua politica estera in linea con la dottrina degli “zero problemi con i vicini” e richiede le scuse ad Israele per l'eccidio della Mavi Marmara
Con l’arresto e la consegna al Tribunale dell’Aja di Goran Hadžić si chiude con la guerra in ex Jugoslavia. Così commentano i media croati la cattura dell’ultimo dei latitanti. Soddisfazione in Croazia, soprattutto da parte delle famiglie delle vittime di Vukovar
Il processo negoziale tra Belgrado e Pristina ha portato ai primi accordi concreti su registro dell'anagrafe civile in Kosovo, libera circolazione e il riconoscimento dei titoli di studio tra Serbia e Kosovo, in vigore da novembre. Nonostante ricadute positive sulla vita di tutti i giorni, in Kosovo molti criticano la mancanza di visione politica del governo Thaci
Nel primo anniversario della strage celebrato con Karadžić e Mladić finalmente all'Aja, un commento che ripropone le scomode domande sul comportamento dei difensori dell'enclave e sulle responsabilità per la sua caduta. Le pagine di Emir Suljagić, il ruolo di Naser Orić e di Alija Iztbegović, il giudizio di Abdulah Sidran
Aveva mediato il loro incontro il Presidente russo Medvedev. Ma i recenti colloqui tra il presidente armeno Sargsyan e il collega azero Aliyev si sono conclusi con un nulla di fatto. Ancora una volta negoziati senza passi avanti concreti, con i due Presidenti che continuano a far poco per preparare i propri Paesi alla pace, ma molto per prepararli alla guerra
25 giugno 1991, la Slovenia dichiara la propria indipendenza. Quel giorno Cesco, il protagonista del libro "Ritorno a Las Hurdes", di Franco Juri, preferì ai festeggiamenti un caffè in riva al mare. Pubblichiamo integralmente il capitolo che nel libro viene dedicato a quel fatidico giorno
Concluso il meeting di Ancona 'I mari del dialogo e della rivolta'. L'esperienza dei Balcani servirà alla primavera araba? Testimoni e analisti a confronto sulle possibili analogie. E sulle scelte che la Ue, sorpresa dagli eventi, dovrebbe fare subito
Volontari da diversi Paesi hanno preso parte alla guerra in Bosnia Erzegovina. Secondo diverse testimonianze, nel luglio del '95 a Srebrenica c'erano anche alcuni paramilitari greci. Un approfondimento sui rapporti che negli anni '90 legavano la Grecia alla Serbia di Milošević
Nessun cinismo da diplomatici, nessun logorante negoziato: Belgrado va a Pristina e Pristina va a Belgrado. Tutto questo spogliato da ogni malinteso politico, senza didascalie, attraverso le foto di giovani fotografi delle due città