Incontro col politologo Daniel Treisman, autore di un libro sulla dittatura della paura, sul cambio di paradigma del regime di Putin e sul futuro della Russia
Gli attacchi russi su larga scala hanno provocato, tra le altre conseguenze, un forte aumento degli incendi di boschi e campi in Ucraina. La guerra rende più complicato contrastarli, tra carenza di risorse e pericoli legati alle mine
All'annunciato arrivo a Prijedor di autorità della Serbia - Aleksandar Vučić in testa – oggi 4 agosto, per commemorare le vittime serbe dell’operazione militare croata “Tempesta” del 1995, l’Unione degli ex deportati nei lager di Bosnia Erzegovina ha inviato una lettera aperta al ministro degli Esteri Ivica Dačić: venite e vi porteremo a visitare lager e fosse comuni.
Il nuovo romanzo della scrittrice Rosella Postorino, edito da Feltrinelli, è basato su un'inchiesta che abbiamo svolto qualche anno fa dal titolo "I bambini di Bjelave". Minori partiti nel 1992 da Sarajevo per essere temporaneamente accolti in Italia e mai più tornati
Il nuovo romanzo della scrittrice Rosella Postorino, edito da Feltrinelli, è basato su un'inchiesta che abbiamo svolto qualche anno fa dal titolo "I bambini di Bjelave". Minori partiti nel 1992 da Sarajevo per essere temporaneamente accolti in Italia e mai più tornati
Non si può parlare di Crimea senza nominare i tatari, popolazione indigena, poi esule, poi reintegrata, che ha subito uccisioni, repressioni e deportazioni nel corso della storia travagliata della penisola sul Mar Nero
Nonostante i recenti incontri diplomatici Azerbaijan e Armenia sono di nuovo in una situazione di stallo riguardo il corridoio di Lachin, autostrada di 5 km che collega l'Armenia al Nagorno Karabakh. Il blocco di questo corridoio da parte azera sta mettendo in difficoltà gli abitanti del Nagorno Karabakh
Lo scorso 12 luglio si è tenuta la 58sima sessione delle Discussioni internazionali di Ginevra, un formato di diplomazia e colloqui creato dopo la guerra russo-georgiana del 2008. Tuttavia, complice anche il nuovo assetto internazionale, i margini di questa iniziativa sono sempre più stretti
Non è solo una violazione dei diritti umani ma è anche inutile; impone decisioni drastiche alle famiglie e crea nuove vulnerabilità. Con il rinnovo della legge marziale e di quella sulla mobilitazione atteso in agosto, l'Ucraina dovrebbe riconsiderare il suo divieto di espatrio per la popolazione maschile
Continuano gli scontri lungo il confine azero-armeno e in Nagorno Karabakh, mentre i negoziati fra Armenia e Azerbaijan faticano a progredire. La presenza dei peacekeepers russi non impedisce violazioni degli accordi, e le controversie territoriali alimentano tensione e rischio di nuovi conflitti
Il futuro rimane un orizzonte oltremodo sfumato e contraddittorio, rispetto a cui risulta difficile interrogarsi per chi è scappato dalla Russia. Sono migliaia le persone che sono fuggite dalla Russia e si sono rifugiate in Turchia. Seconda parte del reportage sulla comunità russa a Istanbul
Delle centinaia di migliaia di persone che sono fuggite dalla Russia dopo l'invasione dell'Ucraina una buona percentuale si è recata in Turchia. Al momento si tratta della seconda nazionalità presente sul territorio per numero di permessi di residenza a lungo e a breve termine. Abbiamo parlato con alcuni di loro
Accuse di sabotaggio e minacce di disastro nucleare alimentano le tensioni tra Ucraina e Russia alla Centrale nucleare di Zaporizhzhia. Le dichiarazioni allarmistiche di entrambe le parti sono parte di una guerra psicologica nel contesto del conflitto in corso e il nucleare diventa un'arma di pressione su governi e opinione pubblica
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che Armenia e Azerbaijan hanno compiuto ulteriori progressi verso un accordo di pace nei tre giorni di colloqui ospitati a fine giugno dagli Stati uniti, tuttavia non cessano le tensioni nel territorio conteso del Nagorno Karabakh
L'invasione russa dell'Ucraina ha messo ancora una volta in evidenza le profonde divisioni che attraversano la Bosnia Erzegovina, fratture che lo status di candidato membro dell'UE non riesce ancora a risolvere. Ne abbiamo parlato con Sead Turčalo professore di Scienze Politiche all'università di Sarajevo
In Serbia, i media locali hanno un ruolo centrale nel dare forma alla narrazione con cui viene raccontata al pubblico l’invasione russa dell’Ucraina. Ne abbiamo parlato con Aleksandra Godfroid, giornalista della rete TV N1
È durata poco più di un giorno la protesta e la relativa avanzata verso Mosca del gruppo paramilitare Wagner, guidato da Yevgeny Prigozhin. Quanto e come questa azione ha indebolito la figura di Putin? Quale il ruolo del gruppo Wagner in Russia e Ucraina? L'analisi dell'esperto di OBCT, Giorgio Comai (24 giugno 2023)
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Quali ricadute nei Balcani occidentali dopo l’invasione russa dell’Ucraina? Quali scenari per il futuro di Serbia e Bosnia Erzegovina? Ne hanno discusso in un webinar – organizzato da OBCT e CeSPI - analisti, attivisti ed esperti d’area
Con l’invasione russa dell’Ucraina, una parte della società serba, tradizionalmente filo-russa, è scesa in piazza per protestare contro il Cremlino. Tra i primi manifestanti, molti cittadini russi, come Sasha Seregina, che abbiamo intervistato
Di nuovo alta la tensione fra Belgrado e Pristina: secondo il premier kosovaro Albin Kurti, tre poliziotti kosovari sarebbero stati rapiti dalle forze di sicurezza serbe, mentre secondo il presidente serbo Vučić i tre si trovavano in territorio serbo. L'aggiornamento di Massimo Moratti, corrispondente da Belgrado di OBCT, ai microfoni di Radio Onda d'Urto (15 giugno 2023)
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Un sito, ma anche una piattaforma di discussione per parlare di Russia e dell'invasione dell'Ucraina da una prospettiva progressista. È "Posle" ("Dopo"), che raccoglie voci soprattutto da chi è stato costretto a lasciare il paese. Ne abbiamo parlato con Marina Simakova, intellettuale ed animatrice del progetto
Mentre negli anni Novanta si consumava il peggiore conflitto armato in Europa dopo la Seconda guerra mondiale, nelle acque internazionali tra l’Italia e l’ex Jugoslavia giornalisti serbi, croati, bosniaci e sloveni si affidarono alle onde radio per trasmettere un’informazione imparziale ai propri concittadini. È la storia di Radio brod (Radio nave)
L'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, paradossalmente, potrebbe aver evitato un nuovo scontro aperto in Bosnia Erzegovina. È questa una delle riflessioni di Edina Bećirević, professoressa all'Università di Sarajevo ed esperta di influenza russa nei Balcani occidentali. Un'intervista
Nuova escalation di tensione in Kosovo, culminata a fine maggio con scontri tra manifestanti serbi e forze della KFOR nella municipalità di Zvečan. Il nostro Francesco Martino, è stato ieri ospite del podcast quotidiano della rivista Internazionale, per approfondire le cause dirette e profonde del riacutizzarsi della crisi.
Una serie ravvicinata di colloqui e incontri a cui hanno partecipato Nikol Pashinyan, primo ministro dell'Armenia e Ilham Aliyev, presidente dell'Azerbaijan. Al centro degli incontri avvenuti in varie sedi, da Mosca a Chişinău e persino ad Ankara, il raggiungimento della normalizzazione delle relazioni tra Yerevan e Baku
Dedicato alle conseguenze delle guerre jugoslave, attraverso le storie di due generazioni di persone che hanno vissuto come rifugiati gran parte della loro vita, il corto documentario "Reznica", dopo l’anteprima italiana al "Pordenone Docs Fest" e quella al festival internazionale di documentari di Belgrado "Beldocs", avrà due importanti proiezioni in nord Italia
Il primo ministro armeno, Nikol Pashinyan, si è recato ad Ankara per partecipare alla cerimonia di insediamento del presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan. Questa visita segna il primo incontro tra un leader armeno e turco negli ultimi 15 anni.
Intervento in diretta di Francesco Martino di OBCT sul Kosovo, dopo gli scontri scoppiati nel nord del paese che hanno provocato feriti tra civili e soldati Kfor, alla trasmissione “Radio Anch’io” (1 giugno 2023)
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Torna alta la tensione in Kosovo, dove nei comuni a maggioranza serba del nord si è arrivati ieri a scontri tra cittadini di nazionalità serba e le forze KFOR. Il bilancio è di una trentina di militari internazionali feriti, di cui 11 italiani, e una cinquantina di feriti tra i dimostranti. Un commento
Negli scontri avvenuti in Kosovo, in comuni a maggioranza serba, sono rimasti feriti diversi civili e soldati della forza militare Kfor, tra cui alcuni italiani. La corrispondenza di Paolo Bergamaschi, in diretta da Pristina, al GR di Radio Popolare (30 maggio 2023)
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