Con 238 espositori, dei quali 49 stranieri, Bookarest rappresenta la più grande manifestazione legata ai libri della Romania. Un articolo sull'editoria rumena tratto da Le Courier des Balkans.
La LNM, gruppo anglo-indiano con sede alle Antille Olandesi, ha acquisito l'intero sistema di produzione di acciaio del Paese, terzo più grande kombinat della ex Jugoslavia, subentrando allo Stato senza pagarne la proprietà: una privatizzazione da nababbi
L'allargamento dell'UE a dieci nuovi stati dell'Europa centro orientale non significa che il processo di armonizzazione di questi alle strutture e politiche comunitarie sia da ritenersi terminato. Un articolo tratto da Notizie Est. Articolo di Jimmy O. Milanese.
Un disboscamento indiscriminato. Lo stanno subendo le foreste della Romania. La maggior parte del legname viene poi indirizzato all'estero tramite canali illegali.
È bufera tra gli organi della stampa albanese, gli editori e la classe politica. Al centro dello scontro una nuova proposta di legge sul conflitto di interessi, tesa a regolare il rapporto fra editoria, politica ed economia
Bruxelles chiede a Serbia e Montenegro di armonizzare i loro sistemi economici prima di avviare un processo di adesione all'UE, ma nelle due repubbliche si preferisce una strategia di adesione lungo strade separate
La Telekom macedone, privatizzata tre anni fa, ha ulteriormente innalzato le tariffe. Un rincaro reso possibile dalla sua situazione monopolista. Colpiti anche gli utenti Internet. Le associazioni: "Poi si afferma di voler diminuire il digital divide ...".
I cittadini bosniaci tifano Europa, come rivela un recente sondaggio. E' questa la via d'uscita dalla impasse in cui si trova la Bosnia di Dayton? Un aggiornamento sulla situazione interna e sul cammino internazionale del Paese
Un recente rapporto UNICEF denuncia lo sfruttamento del lavoro minorile in Romania. Una vera e propria piaga. Ragazzini e ragazzine di 12-13 anni obbligati a lavorare per 3 euro al giorno.
Un studente su due, al termine degli studi, vuole lasciare la Bulgaria. "Differenze sostanziali tra la nuova e la vecchia emigrazione", affermano alcuni studiosi in materia.
Il protettorato Bosnia Erzegovina sta scricchiolando. Un aggiornamento sulle recenti vicende politiche ed economiche nel Paese, sui principali fatti di cronaca e sull'andamento del processo di riconciliazione
La Petrolifera Italo-Rumena si è aggiudicata l'esclusività delle concessioni per i depostiti di carburante del porto di Valona. L'opposizione albanese giudica l'accordo dannoso e un affare tra il premier Nano e circoli vicini a Berlusconi
Il primo maggio al confine tra Romania ed Ungheria i più spaesati erano i camionisti. Molti di loro venivano rimandati indietro. "Ma che succede? Nessuno ci aveva avvertito di nulla. Cos'è cambiato?". L'allargamento visto dal di fuori.
Dopo la secessione della Slovenia, 165.000 risparmiatori bosniaci hanno perso i propri soldi depositati presso il Banco di Ljubljana. Nella indifferenza dei politici di Sarajevo, una Associazione reclama la restituzione dei circa 127 milioni di euro. Pubblichiamo la recente inchiesta del settimanale bosniaco Dani tradotta e sintetizzata da Jasenka Kratovic per Notizie Est, 30 aprile 2004.
L'espansione del mercato della pirateria sembra inarrestabile. Mentre i difensori internazionali della proprietà intellettuale minacciano la Bulgaria, le autorità tentano di arginare il fenomeno.
Fonti e studi ufficiali avvertono della situazione di estrema povertà che regna nel paese. I politici si accusano reciprocamente, la gente sta sempre peggio e il livello di corruzione sale alle stelle
La situazione economica in Macedonia è talmente difficile che influisce sulla sopravvivenza stessa dei cittadini. Se alcuni scelgono la soluzione estrema del suicidio, gli altri diventano abili nella lotta per la sopravvivenza
10.000 italiani risiedono a Timisoara, ovest della Romania. Una città che oramai fa parte della rete produttiva del Nordest. Ma se l'Italia dal 1997 è la principale partner commerciale è solo al sesto posto in termini di investimenti.
Una legge del 2001 prevede la restituzione di immobili e terreni sequestrati nel 1947. Lo Stato promette risarcimenti ma non ha soldi. Molti cittadini si sono allora rivolti alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo.
L'incontro, funestato dalla morte del presidente macedone Boris Trajkovski, è stato seguito da numerosi media nazionali e internazionali. Al centro la questione del cosiddetto Corridoio V.
Una reporter segue un gruppo di lavoratori bulgari nelle campagne della Calabria. Visto turistico e tre mesi di lavoro ... per ripagare gli intermediari.
In Albania i prezzi sono ormai quasi identici a quelli dell'Europa occidentale. I salari, invece, sono circa 15 volte inferiori. Un terzo della popolazione è prossimo alla soglia di povertà, mentre un sesto vive in condizioni di estrema indigenza
Un laboratorio pubblico scopre in commercio alimenti geneticamente modificati. Il Ministero della Sanità minimizza, ma il Centro Comune di Ricerca di Ispra, in Italia, conferma. Insorgono le associazioni dei consumatori. Cosa si mangia in Croazia?
Protestano i pensionati, scioperano gli impiegati delle aziende statali, numerosi gli esuberi e pochi i finanziamenti a disposizione. Il governo cerca di minimizzare, ma resta alto il malcontento
Ancora una nave contenente alimenti modificati geneticamente arriva nel porto di Durazzo. Gli ambientalisti albanesi sollevano accese proteste, ma il governo tace
Gorenje, Lasko, Radenska. Marche ben conosciute nei mercati delle ex Repubbliche della Jugoslavia. Con l'entrata nell'UE però i prodotti sloveni subiranno dazi all'export che influiranno sino del 30% sui loro prezzi. A Lubjana intanto ci si attrezza.
Nei supermercati ci sono solamente prodotti esteri. Il processo di integrazione europea sembra aggravare la tendenza alla dipendenza. Paradossale la situazione del turismo. La Croazia consuma, ma non produce più cibo
Il dialogo Pristina-Belgrado è allo stallo. Ma non le relazioni comerciali. Dalla Serbia arrivano i mattoni con i quali si sta ricostruendo il Kossovo. Un articolo di IWPR.
La debolezza dei politici serbi nel formare il governo è usata dai potenti della finanza, i quali senza ritegno più che mai cercano di avere un'influenza politica