Avviare iniziative con una regione non riconosciuta significa riconoscerne l'indipendenza? Per l'analista politico Thomas De Waal no, ed anzi isolare gli stati de facto porta ad esiti peggiori che non avviare relazioni con essi
Tre eventi che sono accaduti nei giorni scorsi nella capitale della Bosnia Erzegovina. Tre storie che danno la cifra di Sarajevo oggi, una città ancora sospesa tra gli strascichi del conflitto e il desiderio di uscirne
E' avvenuto in tutti i Balcani e sta avvenendo anche a Sarajevo: il consolidamento delle nuove memorie nazionali attraverso la sovrascrittura di nomi e riferimenti al passato socialista e jugoslavo
L’Unione europea e altri attori internazionali dovrebbero sostenere pazientemente le dinamiche positive emerse nel contesto degli stati de facto post-sovietici in questi ultimi mesi. In questo contesto, nuovi approcci di ricerca possono fornire spunti utili
L'appartenenza non ha niente a che fare con l'identità, il luogo di nascita è solo il porto di partenza. Ed è questo che impersona Fiume. Continua la nostra esplorazione dell'Adriatico, mare che accomuna
"L'ho incontrata la prima volta al mercato di Markale nel centro di Sarajevo, nel febbraio 1992. Poi altre volte nel pieno dell'assedio. Un giorno mi ha detto il suo nome e mi ha dato una prima lezione". Un ricordo del fotoreporter e giornalista Mario Boccia
Lo storico americano Max Bergholz racconta a BIRN come i massacri del 1941 nella città bosniaca di Kulen Vakuf dimostrano che gli sconvolgimenti causati dagli episodi di violenza possono trasformare identità e relazioni etniche
Il pogrom degli ebrei belgradesi negli occhi e nelle parole di una bambina della stessa età di Anna Frank. Relly Alfandari e il suo libro autobiografico “ È stato solo un picnic”
I recenti incontri diplomatici tra Armenia e Azerbaijan aprono spiragli di fiducia nei progressi per la soluzione pacifica del conflitto in Nagorno Karabakh
Arzu Abdullayeva affronta da 26 anni minacce, insulti e persino attacchi violenti a causa del suo attivismo per la pace tra Armenia e Azerbaijan. Ma non si è mai arresa. Un incontro
Nel centenario della fondazione del Regno di Jugoslavia come viene ricordato uno stato che non c’è più? Quali sono le analogie e le differenze tra la “prima” Jugoslavia monarchica e la “seconda” socialista? L'analisi dei collaboratori di OBCT Francesca Rolandi e Marco Abram alla trasmissione "Kiosk" (13 dicembre 2018)
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Lo scorso 1 dicembre in Romania si è festeggiato il centenario dalla cosiddetta "Grande Unione" della Transilvania alla Romania. Per molti versi un'occasione mancata per riflettere sul passato e presente del paese
Gular, in una notte del febbraio del 1988, ha preso una scelta forte e pericolosa. Ha offerto rifugio in casa propria ai vicini armeni, che hanno così avuto salva la vita. Sullo sfondo l'inizio del conflitto tra Armenia ed Azerbaijan
Sono violenta conseguenza di regimi ideologici differenti, ma sono accomunati da un presente simile: quello dell'abbandono e del silenzio. In una conferenza tenutasi a Fiume nuovi stimoli su come non perdere memoria di luoghi simbolo delle tragiche vicende dell'alto Adriatico. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Chi ha vissuto in prima persona la situazione in Nagorno Karabakh ed è stato più colpito dalle ostilità è più a favore di un processo di riconciliazione. Lo si afferma in un report di International Alert
Lo spostamento della linea di demarcazione del confine tra Cecenia e Inguscezia ha causato ampie proteste tra gli ingusci. La paura? Essere assimilati dalla Cecenia di Kadyrov
Il terzo di una serie di racconti che prendono spunto dal percorso formativo “Ex Jugoslavia, una guerra postmoderna. Viaggio nel cuore dell'Europa” realizzato nel settembre scorso dall'Istituto storico di Modena
Sono 30.000 i serbi che vivono nell'est del Kosovo, in mezzo ad una popolazione in maggioranza albanese. A Kamenica, i bambini delle due comunità vanno insieme a scuola
Dopo colloqui durati più di vent’anni, nell’agosto scorso è stato firmato l’accordo tra i cinque paesi che si affacciano sul bacino del Caspio per definirne lo status giuridico. Ecco cosa stabilisce
Negli ultimi mesi si parla sempre più spesso di scambio di territori tra Serbia e Kosovo: una soluzione che solleva preoccupazioni e punti interrogativi. Il dibattito tra gli albanesi del Kosovo
Il secondo di una serie di racconti brevi che prendono spunto dal percorso formativo “Ex Jugoslavia, una guerra postmoderna. Viaggio nel cuore dell'Europa” realizzato nel settembre scorso dall'Istituto storico di Modena
Kenan e Haris Hasanagić hanno cercato per anni tracce di Amer e Alen Ljuša, i due cugini che nel 1992 partirono da Sarajevo per essere accolti in Italia assieme ad altri bambini dell'orfanotrofio di Bjelave. Invece di essere riportati in Bosnia alla fine della guerra, vennero dati in adozione. Si sono ritrovati l'estate scorsa, con l'aiuto di OBCT. L'intervista a Kenan Hasanagić
Il primo di una serie di racconti brevi che prendono spunto dal percorso formativo “Ex Jugoslavia, una guerra postmoderna. Viaggio nel cuore dell'Europa” realizzato nel settembre scorso dall'Istituto storico di Modena
A meno di un anno dalla prematura scomparsa, l’Albania celebra Alessandro Leogrande. Il Comune di Tirana gli dedica una via nel Parco Grande e il suo editore albanese ricorda l’opera da lui pubblicata. Qui lo ricordiamo attraverso una conversazione avuta con l’amico Nicola Lagioia
Dopo una breve malattia, il 30 agosto è morto a Milano Piero Del Giudice. Docente, giornalista e scrittore, inviato nei paesi della ex Jugoslavia, curatore di edizioni italiane dell’opera di diversi poeti e scrittori del sudest europeo è stato anche collaboratore di OBC Transeuropa. Un ricordo
Durante l'assedio 46 bambini dell'orfanotrofio di Sarajevo vennero accolti in Italia. Non tutti erano orfani e nonostante questo, non sono stati rimpatriati ma dati in adozione. Alcuni dei genitori biologici li hanno cercati per anni. Un'intervista all'attivista per i diritti umani Jagoda Savić, che dal 2000 si sta occupando del caso
Uno degli itinerari dell'iniziativa "Viaggio nella solitudine della politica". I partecipanti hanno attraversato, lo scorso agosto, i Balcani. Ne è emersa la conferma che questa regione europea continua a trasmettere suggestioni generalmente incomprese sulla post-modernità
La mattina del 6 agosto nel centro di Lubiana sono state poste le prime due pietre d'inciampo dell'artista tedesco Gunter Demnig. In totale ne verranno poste 23, per ricordare il dramma della Shoah che colpì la locale comunità ebraica