Tomislav Tomašević è il leader del movimento Zagreb je naš (“Zagabria è nostra”). 38enne attivista, politologo e ambientalista, ad oggi rappresenta l’opposizione più dinamica all'inamovibile sindaco di Zagabria Milan Bandić. Lo abbiamo incontrato
Il crollo della lira tra proclami nazionalisti e anti-americani di Erdogan, il rifiuto di alzare i tassi di interesse, la censura interna sulla crisi. Su Radio Popolare l'analisi di Murat Cìnar, giornalista italo-turco e Dimitri Bettoni, corrispondente di OBCT da Istanbul (14 agosto 2018)
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Una grande manifestazione antigovernativa della diaspora romena con 100.000 partecipanti si è conclusa con 450 feriti. Si prepara un’inchiesta sull’immotivata violenza delle forze di polizia. La testimonianza da Bucarest di Giorgio Comai
Il crollo vertiginoso delle lira turca delle ultime 24 ore ha provocato panico tra gli investitori. Qual è la genesi di questa crisi nell'analisi di Dimitri Bettoni, corrispondente di OBCT da Istanbul, su Radio Popolare (10 agosto 2018)
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Da quando i vertici dello stato hanno dichiarato di voler combattere la criminalità organizzata, in Serbia sono stati commessi 37 omicidi a sfondo mafioso e il numero di morti è in costante aumento
Tremila e duecento costruzioni abusive verranno abbattute con una procedura d'emergenza solo nella regione dell'Attica. Il governo greco, guidato dalla sinistra radicale di Alexis Tsipras ha così annunciato le prime misure dopo i devastanti incendi dello scorso 23 luglio, che hanno provocato la morte di 91 persone e centinaia di feriti.
Da cinque anni il governo azero conduce una dura repressione contro tutte le voci dissenzienti. Ora attorno ai partiti di vera opposizione c'è terra bruciata
Con una controversa sentenza, lo scorso 27 luglio la Corte costituzionale bulgara ha deciso che la Convenzione di Istanbul, approvata nel 2011 dal Consiglio d'Europa con l'intento di prevenire e combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica, va contro i principi della Costituzione.
Col nuovo sistema presidenzialista, Erdoğan consolida la sua posizione di potere. Numerosi gli esponenti del mondo degli affari nel nuovo esecutivo, nonostante il rischio di conflitto di interessi
Come promesso, appena insediatosi al governo il nuovo premier armeno Nikol Pashinyan ha avviato una campagna anti-corruzione su larga scala, che negli ultimi mesi ha portato a decine di arresti e dimissioni eccellenti
È possibile in Kosovo un governo di sinistra? Una riflessione sulle origini storiche ed ideologiche, sulle divisioni e le aspettative della sinistra politica in un paese dominato negli ultimi due decenni dalle logiche sociali ed economiche del liberismo conservatore
Un paese in trance, con i prelievi bancomat saliti in pochi giorni del 30%: è così che la Croazia ha seguito l'avventura della sua nazionale ai mondiali in Russia. Tra birre e i politici a sgomitare per arrampicarsi sul carro dei vincitori, dove però è salito il cantante ultranazionalista Thompson
Nel Caucaso del Sud vicende diverse hanno portato nel corso dell'anno a nuovi capi di governo. Nel caso della Georgia si è ormai vicini anche alle elezioni presidenziali
Le elezioni del mese scorso in Turchia hanno segnato il passaggio da un regime parlamentare a uno presidenziale, dominato dalla figura politica di Recep Tayyp Erdoğan. Una panoramica in questa intervista col professor Ödül Celep dell'Università Işık di Istanbul
Dritan Zagani è stato un ex funzionario di polizia albanese che ha ottenuto l’asilo politico in Svizzera dopo essere stato in carcere per diversi mesi a suo dire per aver denunciato la collusione tra governo albanese e narcotrafficanti. Lo abbiamo incontrato
Le parate di Danijel Subašić hanno portato la Croazia alle semifinali del Campionato del mondo. E smontato inesorabilmente le logiche e la retorica nazionalista. Un editoriale
"La Turchia come paese e noi in quanto membri della società di questo paese siamo stati sottoposti a un esperimento che prende il nome di 'Islam moderato e democrazia'". Conversazione con la scrittrice e giornalista Ece Temelkuran
L’Azienda elettrica del Montenegro è di recente diventata azionista di maggioranza della miniera di carbone di Pljevlja, ma a guadagnare da questa controversa acquisizione non sono stati i cittadini
12 ambasciate hanno chiesto al governo di Bucarest di rinunciare alla riforma del codice penale. Ma il Partito social-democratico si stringe attorno al suo leader Liviu Dragnea che, senza modifiche legislative, rischia il carcere per corruzione
Come era prevedibile l’accordo raggiunto tra Skopje e Atene sul nome della Macedonia, ora (Nord) Macedonia, ha scatenato polemiche interne in Grecia, evidenziando il tatticismo dei partiti politici
Le elezioni del 24 giugno hanno dimostrato definitivamente che non basta un regolare svolgimento del voto a definire democratica la legittimazione del potere. Un commento
Il presidente Recep Tayyip Erdoğan e il blocco di alleanza guidato dal suo AKP (Partito della giustizia e dello sviluppo) sono usciti vincitori dalle elezioni presidenziali e legislative tenutesi ieri in Turchia.
L'accordo sul nome tra Atene e Skopje è stato raggiunto. In Macedonia (del Nord), però, la strada per la ratifica resta lunga e complessa, mentre l'opposizione ha annunciato lotta dura contro l'intesa
Accanto alle elezioni legislative, il 24 giugno in Turchia si tengono le prime elezioni presidenziali. Il significato di questa nuova fase costituzionale nel paese, nel commento del corrispondente di OBCT, Dimitri Bettoni, a Radio Città del Capo (23 giugno 2018)
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L'economia giocherà un ruolo fondamentale nelle elezioni in Turchia di domenica 24 giugno. Abbiamo fatto una panoramica con la professoressa Gül Günver Turan, presidente dell'Associazione "Turchia - Unione Europea", già docente di Economia dell'Università di Istanbul
Domenica prossima, oltre un milione e mezzo di diciottenni andranno a votare per la prima volta. Un'analisi delle tendenze tra i giovani in Turchia e dell'impatto che potrebbero avere sul risultato in vista di un appuntamento elettorale decisivo per il paese
Mancano 2 giorni al doppio voto, legislativo e presidenziale in Turchia. Per i più non si tratta di elezioni ordinarie, ma di impedire che l’autoritarismo del governo di Recep Tayyip Erdoğan si radichi ancor di più nel paese.
Le legislative e presidenziali di domenica 24 giugno, che dovevano svolgersi nel 2019, sono state anticipate per volere di Erdoğan. I motivi di questa scelta nell'analisi di Dimitri Bettoni, corrispondente di OBCT da Istanbul, ai microfoni di Radio InBlu (22 giugno 2018)
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