Il Partito Socialdemocratico, al potere in Romania, ha rimosso dal loro incarico sette ministri del proprio governo. È stato annunciato ieri. Di fatto la mossa è un tentativo da parte del leader del partito, Liviu Dragnea, di rafforzare la sua presa sul potere mettendo ai margini le voci che in passato hanno criticato il suo operato.
L’annuale corteo in ricordo della ribellione alla giunta dei colonnelli, condotta dagli studenti del Politecnico nel novembre di 45 anni fa, è sfociato in disordini. Tensioni antigovernative ad Atene e Salonicco
Il 2018 passerà alla storia come uno degli anni più rocamboleschi e intensi della vita politica armena dal 1991: elezioni presidenziali, nuova costituzione, una sorta di rivoluzione, e all'ultimo, a dicembre, elezioni parlamentari anticipate
Alla commemorazione dei cento anni dall’armistizio della Prima guerra mondiale il presidente serbo si è dovuto accomodare in una posizione defilata rispetto ai principali leader mondiali. Una situazione percepita in Serbia come umiliante che reca con sé dei messaggi politici importanti
A gennaio la Romania assumerà la presidenza di turno del Consiglio dell'UE. Gli europarlamentari hanno espresso tutte le loro preoccupazioni ed hanno trovato una sponda nello stesso Presidente romeno Iohannis
“Nei giorni scorsi ho ricevuto numerose minacce di morte. Ora mi trovo a Budapest, dove ho chiesto asilo politico alle autorità ungheresi. Sarò sempre fedele alla causa macedone, non mi arrenderò mai”.
L'Ungheria è stata la prima a riconoscere l'indipendenza a Kiev ma ora le relazioni tra i due paesi sono molto tese. Oggetto del contendere la situazione della minoranza ungherese in Ucraina. E la Russia, soddisfatta, sta a guardare
In Europa il fascismo ritorna come ideologia, non con le camicie nere e la guerra ma nella sua sostanza. Le opinioni di storici e giuristi sulla situazione in Serbia e le analogie col resto d'Europa
Lo spostamento della linea di demarcazione del confine tra Cecenia e Inguscezia ha causato ampie proteste tra gli ingusci. La paura? Essere assimilati dalla Cecenia di Kadyrov
Come da previsioni la Georgia andrà al ballottaggio per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica. Quello che non era previsto è che lo scarto tra i due candidati favoriti fosse esiguo
In Croazia imperversa la polemica sull'elezione, alla Presidenza tripartita bosniaca, di Željko Komšić. Zagabria e l'HDZ, dalle due parti del confine, preferivano l'ambiguo Dragan Čović
Pristina ha ufficialmente avviato, con il sostegno degli Stati uniti, la trasformazione delle sue forze di sicurezza in forze armate. Un processo che durerà a lungo
I cittadini della Georgia, il prossimo 28 ottobre, votano per l'ultima volta per eleggere il presidente della Repubblica. Dopo il 2024 il presidente sarà infatti eletto da un collegio elettorale composto da parlamentari e amministratori locali e regionali
Un gruppo di membri dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa spinge affinché si dibatta, in assemblea, una mozione di condanna nei confronti dell'Azerbaijan per corruzione e violazione dei diritti umani
Casapound annuncia sulla sua pagina Facebook un "Corteo per il centenario della vittoria italiana" per il prossimo 3 novembre a Trieste e al contempo un concerto in serata a Fiume. Le reazioni dalla Croazia
Col supporto di alcuni deputati dell'opposizione, il governo di Skopje ha fatto partire il processo di modifica di costituzione e nome del paese. Un percorso che nasce tra le polemiche e che dovrebbe terminare non prima di gennaio 2019
Non si terrà nessuno dei tre referendum per i quali, in Croazia, alcune iniziative civiche di stampo conservatore avevano raccolto le firme. Il numero minimo di quelle necessarie non è stato raggiunto
Tra le prime cose che ha intenzione di fare Milorad Dodik, appena eletto alla presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina con la tornata elettorale del 7 ottobre scorso, vi è la nomina del regista Emir Kusturica come consigliere del presidente. Lo ha rivelato lo stesso Dodik in un'intervista pubblicata dal belgradese Večernje novosti.
Dopo colloqui durati più di vent’anni, nell’agosto scorso è stato firmato l’accordo tra i cinque paesi che si affacciano sul bacino del Caspio per definirne lo status giuridico. Ecco cosa stabilisce
I risultati delle recenti elezioni in Bosnia Erzegovina lasciano presagire che per i prossimi quattro anni la situazione rimarrà uguale a prima, se non peggiore. Inoltre la nascita di un'internazionale nera sembra coinvolgere, dopo molti altri paesi europei, anche la BiH
Un commento dai toni fortemente sarcastici sulla recente elezione di Milorad Dodik alla presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina, scritto dall’editorialista di Buka, settimanale di Banja Luka
Uno dei membri della nuova presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina sarà l'ultranazionalista serbo-bosniaco Milorad Dodik. Un approfondimento sulla figura di Dodik e sulla situazione nel paese, per voce del collaboratore di OBCT Alfredo Sasso su Radio24 (10 ottobre 2018)
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A Sarajevo e Banja Luka festeggiano i nazionalisti, mentre rimangono i dubbi relativamente al possibile boicottaggio delle istituzioni statali e della Federazione da parte del partito nazionalista croato HDZ. Un'analisi
È in corso in Grecia il maxi-processo nei confronti dei neo-nazisti di Alba dorata. Un caso che mette alla prova le capacità della società greca di rigettare le pulsioni di intolleranza e odio cresciute all'ombra della crisi economica
Fallito in Romania, per mancato raggiungimento del quorum, un referendum voluto per vincolare costituzionalmente il matrimonio esclusivamente come unione tra un uomo e una donna
In Romania è fallito il referendum, organizzato su iniziativa della Coalizione per la Famiglia e appoggiato dalle chiese ortodossa, romano-cattolica e greco-cattolica, per vietare i matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Per ora dai risultati sulle presidenziali, gli unici di cui si dispone, non emergono segnali di cambiamento. In Republika Srpska Milorad Dodik vince con un risultato superiore addirittura alle aspettative. Un'analisi
Domenica 7 ottobre i cittadini bosniaci vanno al voto. Non è previsto alcun sensibile cambiamento dell'attuale panorama politico. Solo la morte sospetta di un giovane di Banja Luka potrebbe far saltare i piani dei nazionalisti. Il collaboratore di OBCT Alfredo Sasso ai microfoni di Radio Popolare (5 ottobre 2018)
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A Srđan Puhalo, sociologo e analista politico bosniaco, abbiamo chiesto delle imminenti elezioni in Bosnia Erzegovina, delle interferenze degli attori stranieri nel paese e del concetto di “paura di essere politicizzati”
Il secondo di una serie di racconti brevi che prendono spunto dal percorso formativo “Ex Jugoslavia, una guerra postmoderna. Viaggio nel cuore dell'Europa” realizzato nel settembre scorso dall'Istituto storico di Modena