Corruzione e fondi europei in Bulgaria. Era questo il tema scottante dell'inchiesta dei reporter investigativi Dimitar Stoyanov e Attila Biro, entrambi brevemente arrestati dalla polizia bulgara
Aveva bisogno di una vittoria ampia, Zoran Zaev, soprattutto nei numeri. Ne aveva bisogno per convincere parte dell'opposizione – i cui voti sono necessari nel parlamento di Skopje - a sostenere le riforme costituzionali essenziali per finalizzare gli accordi di Prespa. Un compromesso difficile, che vede cambiare il nome dello stato in Macedonia del Nord, ma che in cambio ottiene l'agognata via libera di Atene ai negoziati di adesione a Unione europea e NATO.
Al referendum consultivo tenutosi in Macedonia domenica 30 settembre sulla "questione del nome" è andato a votare solo il 36,84% degli elettori, molto sotto al 50% necessario per dare valore al risultato. Il commento di Francesco Martino di OBCT su Radio Onda d'Urto (1 ottobre 2018)
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Nonostante la Turchia abbia da poco approvato un nuovo piano economico finanziario, non sembra che sia in grado a breve di uscire dalla crisi che attraversa, a dirlo è il professore di economia Mustafa Durmuş
Pressioni internazionali, ottimismo del governo di Skopje, ma il risultato del referendum di domenica in Macedonia, col quale gli elettori decidono se accogliere il nuovo nome "Repubblica di Nord Macedonia" resta incerto
La recente visita del ministro degli Esteri russo ha messo a nudo non solo il soft power di Mosca nei Balcani, ma anche una sorta di contesa locale finalizzata alle imminenti elezioni politiche
Il prossimo 28 ottobre i cittadini georgiani eleggeranno per l'ultima volta il proprio presidente per via diretta. Quest'ultimo avrà comunque, rispetto ai suoi predecessori, poteri molto limitati. Come si sta preparando il paese al voto?
Alla viglia delle elezioni politiche in Bosnia Erzegovina, previste per il 7 ottobre prossimo, un approfondimento su una delle figure chiave della politica locale, Dragan Čović, leader dell’HDZ BiH
Un grave incidente stradale - e le relative polemiche sulla qualità delle infrastrutture stradali in Bulgaria - porta a un consistente rimpasto di governo. Ma il segnale forte dato dal premier Boyko Borisov non basta ad arrestare il suo calo di popolarità
Si fa sempre più forte la voglia di modifica dei confini tra Serbia e Kosovo, come possibile – seppur controversa - soluzione allo stallo diplomatico tra Belgrado e Pristina. A chiederla sono anche i rappresentanti dei comuni a maggioranza albanese della valle di Preševo, nel sud della Serbia, che ieri hanno incontrato a Pristina il presidente kosovaro Hashim Thaçi.
Con la sua recente visita in Kosovo, il presidente serbo Aleksandar Vučić ha rilanciato le prospettive di una ridefinizione del confine tra Serbia e Kosovo. Un'iniziativa controversa sia a livello regionale che internazionale
Il governo va al muro contro muro con la presidenza, togliendole i fondi. E intanto nel partito di maggioranza, i Social-democratici, emerge qualche voce critica rispetto al suo leader assoluto Liviu Dragnea
Al suo secondo mandato Shpend Ahmeti, già di Vetëvendosje! e ora del Partito socialdemocratico, spiega cosa vede nell’immediato futuro della capitale kosovara: solidarietà, sviluppo equo e giustizia sociale
Uno degli itinerari dell'iniziativa "Viaggio nella solitudine della politica". I partecipanti hanno attraversato, lo scorso agosto, i Balcani. Ne è emersa la conferma che questa regione europea continua a trasmettere suggestioni generalmente incomprese sulla post-modernità
Un articolo pubblicato sul più letto quotidiano croato ha sminuito le atrocità commesse nel campo di concentramento di Jasenovac, nel tentativo di riabilitare il regime ustascia della Seconda guerra mondiale e negare la sua complicità nell’Olocausto. Un commento
La campagna elettorale per le imminenti elezioni politiche in Bosnia Erzegovina sta entrando nel vivo. Il presidente della Republika Srpska Milorad Dodik alza i toni e cerca di sfruttare un quadro internazionale che va a suo vantaggio
Alimentare il mito dell'Albania da paese di emigranti a paese in grado di accogliere, nonostante gli albanesi continuino a lasciare il proprio paese. È questo che ha spinto il premier Rama a dichiarare di voler accogliere 20 migranti della Diciotti
L'offerta dell'Albania di accogliere alcuni dei migranti scesi dalla Diciotti è un gesto di solidarietà, ma giuridicamente non realizzabile. Un caso usato strumentalmente per fini politici, come emerge dall'analisi del collaboratore di OBCT Nicola Pedrazzi, ai microfoni di Radio Popolare (30 agosto 2018)
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Tweet e proclami, ma al momento nessun richiedente asilo della nave Diciotti si trova in Albania. Senza la volontà dei singoli la soluzione sbandierata dai governi è illegale. Un commento
Quello che succederà in Grecia senza l'aiuto finanziario esterno è ancora da vedere. Indipendentemente da ciò che dichiarano governo e opposizione, la crisi economica non è finita
Un progetto urbanistico che punta al superamento della "fase colorata" di Tirana proponendo soluzioni di rinnovamento attraverso un nuovo modello abitativo in una zona informale a nord del boulevard Zogu I. Una tesi di laurea. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Radio24 ha dedicato un focus alla Bosnia Erzegovina: dai migranti ammassati ai confini con la Croazia che tentano la via dell'Ue all'uso strumentale del tema migrazione nella campagna per le prossime politiche. Sono intervenuti Juan Matias Gil, capo missione di MSF per Serbia e Bosnia e Alfredo Sasso, collaboratore di OBCT (27 agosto 2018)
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Fare giornalismo investigativo nei Balcani è sempre più difficile. Lo conferma il recente caso delle gravi accuse del presidente della Republika Srpska Milorad Dodik contro Dino Jahić, caporedattore del Centro per il giornalismo investigativo della Serbia
La decisione di Zagabria di costruire un ponte sulla penisola di Pelješac, tagliando così il passaggio obbligato attraverso la Bosnia Erzegovina, mette a nudo l'atteggiamento del membro croato della presidenza tripartita bosniaca Dragan Čović
Sotto pressione per le ingenti proteste di strada il più potente politico della Romania Liviu Dragnea denuncia un tentativo di assassinio nei suoi confronti. Ma la polizia e le istituzioni preposte non ne hanno mai ricevuto notizia
In Serbia si parla sempre più di delimitazioni, demarcazioni, scambio di territori, in riferimento ad una imminente soluzione dell’annosa questione del Kosovo. Un’analisi del dibattito in corso