In Serbia, Chiesa e Stato si accordano per trasferire le spoglie di Nikola Tesla, da decenni esposte nel museo a lui dedicato, presso il tempio ortodosso di San Sava. Un’iniziativa anomala che incontra le resistenze del pubblico, degli scienziati e degli eredi del grande luminare
Il 4 marzo scorso il presidente della Repubblica italiana è atterrato in Albania. Un breve reportage del soggiorno tiranese di Giorgio Napolitano: un giorno e tanti onori, ma non privi di sostanza politica
Mihajlo Mihajlov è conosciuto come il 'dissidente n.2' nella Jugoslavia di Tito. Docente e autore di numerosi saggi sulla letteratura russa venne più volte incarcerato, poi emigrato all'estero e privato della cittadinanza jugoslava. A ottant'anni dalla sua nascita ripercorriamo la sua storia
L'élite politica e l'opinione pubblica armena si dividono sugli eventi di Kiev. La questione più discussa è se la rivoluzione ucraina potrebbe diffondersi in Armenia
Senza esclusione di colpi lo scontro ai vertici del potere in Turchia, iniziato con la maxi operazione anti-corruzione lo scorso dicembre. Ora il premier Tayyip Erdoğan viene coinvolto direttamente da intercettazioni "bollenti", che il premier definisce però una macchinazione per rovesciarlo
Dopo oltre venti giorni di manifestazioni diminuisce la partecipazione ai cortei, ma cresce l'importanza delle assemblee popolari, i Plenum, che ottengono i primi risultati. A Banja Luka i veterani si mobilitano contro il governo della Republika Srpska
In Montenegro i cittadini, sull'onda delle proteste bosniache, sono scesi in strada. Ma è altamente improbabile che il governo cada sotto il peso di proteste di massa, molto più probabile che il cambiamento arrivi con le elezioni
In pieno anno elettorale il governo del socialdemocratico Victor Ponta perde i pezzi ma non la maggioranza. Si sfalda l'alleanza con i liberali, che hanno ritirato in questi giorni i propri ministri. Pronto ad entrare l'UDMR della minoranza ungherese
Oggi come ieri, quelli che pretendono di conoscere la sostanza degli avvenimenti e negano la possibilità di emancipazione sbagliano, in particolare in Bosnia Erzegovina. Commento e analisi dell'attuale crisi bosniaca
Con la revisione della “politica linguistica” in Daghestan si vorrebbero proclamare lingue ufficiali tutte le lingue parlate sul territorio della repubblica, ma non mancano le difficoltà
A meno di nuovi ed inaspettati colpi di scena, al quarto tentativo Mitrovica nord avrà finalmente un sindaco. Si tratta di Goran Rakić, rappresentante della “lista governativa”, l'Iniziativa civica serba. Secondo dati non ancora definitivi, Rakić ha ottenuto ieri la maggioranza assoluta dei voti (52%), vincendo già al primo turno. A recarsi alle urne, come al solito, sono stati in pochi, appena il 20,6% dei circa 28mila aventi diritto.
In Ucraina l'opposizione in piazza con le bandiere dell'Ue, la Serbia inizia i negoziati per l'adesione all'Ue mentre Erdogan va a Bruxelles per riavviare le trattative. Francesco Martino (OBC) nell'approfondimento di Radio Popolare (21 febbraio 2014)
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Nuovi scontri nella capitale ucraina. Il palazzo che ospita il governo e il Parlamento sono stati evacuati e dalla ripresa degli scontri il nuovo bilancio è di decine di morti. Danilo Elia (OBC) ai microfoni di Radio Onda d'Urto (21 febbraio 2014)
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La Bosnia Erzegovina deve tornare ad essere una priorità per l'Europa: serve un nuovo Piano Marshall per portarla sulla strada dell'Unione Europea. L'appello di Wolfgang Petritsch, ex Alto Rappresentante a Sarajevo
Operation vote è un programma per promuovere il diritto al voto degli stranieri comunitari nei paesi che li ospitano. Una rassegna sulla comunità romena in Italia, in vista delle sempre più vicine elezioni europee
Da Maribor a Taksim, passando per Sarajevo, un'ondata di proteste scuote i paesi della periferia mediterranea. Al centro della rivolta ci sono i beni comuni e la necessità di proteggerli di fronte al fallimento del neoliberismo e dei processi di democratizzazione
Il referendum indipendentista in Găgăuzia, le aspirazioni russe della Transnistria le pressioni di Mosca e le sirene dell'Europa. Tutti gli ostacoli di Chişinău sulla via per Bruxelles
Le proteste in corso in Bosnia Erzegovina e il prossimo voto per il Parlamento europeo. Una riflessione che parte dal movimento di solidarietà con i Balcani negli anni '90. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Perché le proteste in Bosnia Erzegovina sono iniziate proprio ora? Quali gli scenari possibili? Un'intervista a Vedran Džihić, ricercatore dell’Istituto austriaco per la politica internazionale e docente di Scienze politiche all’Università di Vienna
“In Republika Srpska, l'incendio delle istituzioni federali è stato descritto come un attacco alla RS, un mantra che – per quanto assurdo possa sembrare – colpisce nel segno”. Intervista a Aleksandar Trifunović, direttore del portale informativo Buka, di Banja Luka
Lo stato dei media in Serbia non è certo paragonabile a quello dei regimi più autoritari del mondo, ma non è nemmeno una situazione da tollerare e tanto meno da elogiare. Sono anni che la situazione non è rosea, ma dalle ultime elezioni è gravemente peggiorata Un approfondimento
Il racconto della rabbia e dell'indignazione dei cittadini bosniaci. Le possibilità di un nuovo soggetto politico collettivo e un appello accorato a non disperdere questo prezioso patrimonio di energia. Il commento di Larisa Kurtović
Mancano meno di tre mesi alle elezioni per il Parlamento europeo. In Croazia la battaglia per il posto a Strasburgo e Bruxelles è già iniziata, non senza sorprese
I dimostranti si stanno organizzando in Forum civici nei diversi centri coinvolti dalle proteste. Contromanifestazioni in Republika Srpska. A Sarajevo oggi arriva il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoğlu
Media ufficiali e social network stanno fornendo versioni diverse, e parallele, di quanto sta avvenendo in questi giorni in Bosnia Erzegovina. L'analisi di Paulina Janusz
Le proteste dopo la rivolta di venerdì, le richieste dei dimostranti, i movimenti nel paese e nella regione. L'Europa di fronte alla crisi del sistema bosniaco
I cittadini di Tuzla, luogo da dove sono partire le proteste e che in questi giorni sembrano i meglio organizzati, hanno reso pubblico un proclama con le richieste per i governanti. Riceviamo e volentieri pubblichiamo la versione italiana del documento
Dopo i disordini di venerdì scorso la situazione in Bosnia Erzegovina cerca lentamente di tornare alla normalità. Le proteste continueranno anche nei prossimi giorni, intanto i manifestanti ottengono le dimissioni di vari premier cantonali
Dopo settimane di protesta e scontri tra studenti e polizia, il rettore dell'Università di Pristina Ibrahim Gashi si è dimesso. Gashi è accusato di aver ottenuto il titolo accademico in modo irregolare: un episodio che getta luce sul difficile stato dell'istruzione in Kosovo
La protesta iniziata mercoledì dagli operai di Tuzla si è estesa a tutto il paese. A fuoco le sedi dei governi cantonali di Tuzla, Zenica e Sarajevo, dove è stata attaccata anche la Presidenza