Il ruolo della società civile nelle elezioni del 3 ottobre in Bosnia Erzegovina. Il potere di deridere e mobilitare, il successo di artisti e media attivisti in una competizione elettorale che ormai si svolge stabilmente a livello delle entità e non dello Stato. Le nuove voci della politica bosniaco-erzegovese
Un'analisi del voto del 3 ottobre in Bosnia Erzegovina, a partire dal dato della forte affermazione dei partiti socialdemocratici nella Federazione e in Republika Srpska. Le prospettive per la formazione di una coalizione di governo e per il percorso europeo del Paese
Secondo i primi risultati resi noti dalla Commissione elettorale centrale, Bakir Izetbegović, Željko Komšić e Nebojša Radmanović saranno i nuovi presidenti della Bosnia Erzegovina. Milorad Dodik si avvia invece a diventare il presidente della Republika Srpska. Astensione da record, un bosniaco su due è rimasto a casa
I rappresentanti dei principali partiti bosniaci si avviano allegri e fiduciosi verso l'appuntamento elettorale di domenica 3 ottobre. Osservatori e rappresentanti del settore non governativo, però, avvertono che la situazione nel Paese è catastrofica. L'intervento di Dodik a Srebrenica
Un'alternativa politica per l'entità serba di Bosnia e per il Paese. E' questa la battaglia di Zdravko Krsmanović, presidente del Nuovo partito socialista (NSP) e attuale sindaco della città di Foča, nel sud-est della Republika Srpska
La campagna elettorale per il voto del 3 ottobre in Bosnia Erzegovina: le divisioni in campo bosgnacco, le polemiche sul candidato croato alla presidenza, la mossa di Dodik. Slogan e candidati, il rischio astensione. La posta in gioco
Domenica 3 ottobre si svolgeranno le elezioni politiche in Bosnia Erzegovina. Europa, sviluppo e migliore qualità della vita sono le promesse della campagna elettorale, come nel 2006. Ma in questi 4 anni quasi nulla è cambiato. La lunga onda del passato, i programmi elettorali
In autunno la Bosnia va al voto. E i costi sono per lo più sulle spalle dei cittadini. Ogni anno pagano circa 10 milioni di euro per i partiti politici e le campagne elettorali. Esclusi stipendi e compensi degli eletti. Senza nessuna trasparenza e con continue violazioni di legge
Danis Tanović, regista bosniaco premio Oscar per il film No man's land, si prepara per le elezioni di ottobre. Il partito da lui fondato solo due anni fa, Naša Stranka, vuole sconfiggere la "spazzatura della storia". Nostra intervista
La capitale georgiana si prepara al voto per il sindaco domenica 30 maggio in un panorama media fortemente filogovernativo. Nonostante la città sia un'isola rispetto al resto della Georgia, grazie a tv locali che spezzano il monopolio informativo nazionale pro Saakashvili, tuttavia il candidato del governo è ampiamente favorito
In Georgia, uno dei leader della nuova coalizione di opposizione, punta al municipio della capitale Tbilisi. Possibile primo passo verso l'alternativa a Saakashvili alle presidenziali del 2013. Alla vigilia del primo test elettorale dopo la guerra dell'agosto 2008, una nostra intervista a Irakli Alasania
Lo pensa Lorenc Vangjeli, tra i più attenti analisti politici albanesi, secondo il quale in Albania si sta uscendo dalla fase di stallo e si arriverà ad elezioni anticipate. Le previsioni del politologo a pochi giorni dalla manifestazione in cui l'opposizione ritornerà nelle piazze
Svolta nelle elezioni a Cipro nord di domenica 18 aprile. I turco-ciprioti hanno premiato lo sfidante Eroglu contro il leader uscente Talat. Un possibile freno al cammino di unificazione con il sud greco dell'isola, visto che la proposta del primo punta alla divisione in due Stati. E Ankara corre ai ripari. In settimana nostri servizi sul tema
È iniziata la campagna elettorale per le elezioni parlamentari che si terranno il 23 maggio in Nagorno Karabakh. Con una peculiarità: tutti i partiti che prenderanno parte al voto sostengono un'unica piattaforma politica
Accuse di brogli nelle elezioni tenute domenica scorsa in Armenia per riempire un seggio vacante del parlamento nazionale. Esce sconfitta e in forte calo l'opposizione. Cresce l'indifferenza degli elettori
Ha vinto in modo netto. Ivo Josipović è il nuovo presidente della Croazia e ha distanziato al ballottaggio il suo rivale Milan Bandić di oltre 20 punti percentuali. Nonostante le accuse di essere un "senza Dio" e di voler riportare il paese al comunismo
Le elezioni locali in Azerbaijan sono state accompagnate da accuse di falsificazioni. La mancanza di reale potere per le amministrazioni locali e di una effettiva competizione democratica spiegano in buona parte la scarsa affluenza al voto
Dopo la sconfitta dell'Hdz al primo turno delle presidenziali l'ex premier Ivo Sanader ha deciso un suo improvviso rientro in politica, cercando di riprendere il potere con un putsch interno al partito. Ma gli è andata piuttosto male
Concluso il primo turno delle presidenziali croate. Grande sconfitta per la destra che resta esclusa dal ballottaggio. Passano al secondo turno Ivo Josipović (SDP) e Milan Bandić, sindaco di Zagabria ed ex membro del Partito socialdemocratico
Finalmente dopo oltre 400 giorni dalle amministrative e dopo estenuanti tentativi di elezione, la città di Mostar ha un nuovo sindaco: Ljubo Bešlić, in passato già sindaco della città sulla Neretva. Decisivo l'intervento dell'Alto rappresentante Valentin Inzko
Sergey Bagapsh, de facto presidente dell'Abkhazia, ha ottenuto quasi il 60% dei voti alle elezioni presidenziali di sabato, mentre il suo principale oppositore Khadzhimba si è fermato al 15%. Da Tbilisi, proteste e una cauta apertura
Oltre a giornalisti locali e internazionali, una Ong locale e rappresentanti di parlamenti stranieri osserveranno l'andamento delle elezioni. Polemiche sul comportamento del candidato d'opposizione Beslan Butba, proprietario di una tv e di un giornale in Abkhazia, il quale avrebbe violato le regole elettorali
Cinque anni fa, le elezioni per il presidente dell'Abkhazia, un territorio al tempo non riconosciuto da nessun Paese, avevano portato a uno scontro forte tra i sostenitori dei due principali contendenti, Bagapsh e Khadzhimba. Il prossimo 12 dicembre si ritrovano nuovamente uno contro l'altro
L'attuale presidente Bagapsh, l'ex vice-presidente Khadzhimba tornato all'opposizione, il magnate dei media locali Beslan Butba, il direttore della compagnia pubblica di navigazione Zaur Ardzinba, l'accademico Vitaly Bganba, candidatosi solo per presentare a un pubblico più vasto i risultati delle proprie ricerche. Tutti i candidati e i programmi per le incombenti elezioni
Le amministrative in Kosovo hanno messo ancora in evidenza il diverso approccio dei serbi a nord e a sud del fiume Ibar. Tra i primi, che vivono in un sistema separato, ha vinto il boicottaggio, tra i secondi, chi ha votato vede il controllo del potere locale come una necessità vitale
Vittoria sul filo di lana per Traian Băsescu, riconfermato al ballottaggio delle presidenziali in Romania col 50,4% dei voti. Una vittoria che arriva quasi insperata, visti i sondaggi degli ultimi giorni. Davanti a Băsescu restano però tutti i nodi politici ed economici rimasti ancora irrisolti
Pashinyan guidò la rivolta di Yerevan del marzo 2008. Oggi si è costituito rischiando una condanna da quattro a dieci anni di prigione e a sorpresa si candida alle elezioni indette per il 10 gennaio 2010
Dopo il primo turno delle amministrative in Kosovo, accordi e speculazioni in vista dei ballottaggi mettono in crisi la coalizione al governo a Pristina. Il tentativo del PDK di Thaci di dettare l'agenda politica dei partner dell'LDK, minacciando la crisi, si è però rivelato fallimentare
I socialisti albanesi non solo stanno boicottando il parlamento, ora scendono anche in piazza. Contestano le ultime elezioni, a loro dire caratterizzate da numerosi brogli. E il loro leader, Edi Rama, lancia un ultimatum al premier Berisha
Il presidente uscente Băsescu e il socialdemocratico Geoana al ballottaggio del prossimo 6 dicembre per eleggere il nuovo capo di stato romeno. Decisivo il voto dei liberali. Passa a grande maggioranza il referendum che trasforma il parlamento di Bucarest in unicamerale riducendo da 471 a 300 i parlamentari