Dopo le parlamentari della scorsa settimana il futuro politico del Montenegro dipende dai partiti delle minoranze. Probabile, ma non certa, la collaborazione con la maggioranza uscente, guidata dal DPS di Đukanović. Il nostro inviato ha intervistato Genci Nimanbegu, eletto nelle fila del partito albanese "Forca"
La coalizione dell’ex premier Milo Đukanović ha vinto le elezioni parlamentari del Montenegro lo scorso 14 ottobre, ma non può governare da sola. Decisivo ora il ruolo dei partiti delle minoranze nazionali
Il presidente georgiano Mikheil Saakashvili ieri ha ufficialmente dato l’incarico di formare il governo al vincitore delle recenti elezioni parlamentari Bidzina Ivanishvili. Tra i nomi, persone note nel proprio campo che potrebbero fare bene, ma anche qualche figura vicina a Ivanishvili sostanzialmente priva di esperienza rilevante per il nuovo incarico.
Ex ambasciatore e ministro degli Esteri, docente alla Sapienza e alla Luiss di Roma, Miodrag Lekić oggi è alla guida della coalizione che cercherà, in Montenegro, di rovesciare il ventennale potere di Milo Đukanović alle elezioni di domenica 14 ottobre
Domenica scorsa era giorno di elezioni, a Srebrenica come a Sarajevo. Con una differenza notevole: mentre gli elettori della capitale, nella maggior parte dei casi, hanno dovuto fare pochi passi per andare al seggio, circa metà degli aventi diritto al voto a Srebrenica hanno dovuto affrontare un viaggio di diverse ore. Un reportage e una breve intervista al candidato sindaco Ćamil Duraković
Il 14 ottobre in Montenegro si terranno le elezioni parlamentari, le terze da quando il paese è diventato indipendente. In molti si chiedono se vi saranno finalmente significativi cambiamenti sulla scena politica dopo 22 anni di dominio assoluto del partito di Milo Đukanović
La Commissione Elettorale Centrale della Bosnia Erzegovina ha pubblicato sulla propria pagina internet i risultati provvisori relativi alle elezioni amministrative di domenica per 125 municipalità su 139.
Domenica 7 ottobre si terranno le elezioni amministrative in Bosnia Erzegovina. Nel Paese, che da mesi attraversa un difficile momento di crisi politica ed economica, i riflettori sono puntati su Srebrenica dove, per la prima volta, potranno votare solo gli attuali residenti e non quanti vi risiedevano prima della guerra
In vista delle elezioni parlamentari georgiane del 2008, avevo preparato uno schemino per mostrare ai lettori di Osservatorio come vari partiti e movimenti si fossero uniti per costituire coalizioni pre-elettorali.
Prima ancora che i dati definitivi del voto fossero resi pubblici, il presidente georgiano Mikheil Saakashvili in un messaggio video ha riconosciuto la sconfitta del proprio partito nelle contese elezioni legislative di ieri, 1 ottobre.
Dopo più di otto anni di governo ininterrotto di Saakashvili, caratterizzato da luci e ombre, le elezioni politiche del primo ottobre potrebbero essere l'inizio di una nuova fase per la Georgia. In cui l'opposizione sogna di vincere alle urne e non di fare la rivoluzione
È deciso. Il Montenegro andrà ad elezioni anticipate il prossimo 14 ottobre. Una mossa che favorisce il percorso di integrazione europea secondo il governo, ma per l'opposizione avverrà l'esatto contrario e il governo vuole solo evitare il malcontento popolare di un autunno-inverno che si prevedono caldissimi
In Grecia vince la tornata elettorale Nuova Democrazia, che ha ora i numeri per un governo di coalizione con il Pasok. Ma è proprio vero che il futuro dell'Europa dipenda così tanto dalla Grecia? Un commento del nostro inviato
Domenica 17 giugno la Grecia torna alle urne. Gli occhi dei greci e del mondo sono puntati sul giovane Alexis Tsipras, leader di Syriza, che potrebbe diventare il nuovo timoniere politico di un paese in mezzo alla tempesta
Sono veramente poche le novità delle elezioni serbe: alla guida del Paese saranno grosso modo le stesse forze politiche di prima, l’estrema destra è stata ridimensionata fino a sparire dal parlamento. Un’analisi del voto
Putin ha vinto le elezioni in Russia, sarà presidente fino al 2018. Al di là dei risultati e delle denunce di brogli, il 4 marzo 2012 è una giornata che, vista da Mosca, ha tanto da dire sulla situazione in Russia oggi. Una società civile in forte crescita, un sistema giudiziario che funge da muro di gomma a difesa del potere costituito e un nuovo, vecchio presidente che non riesce più a raccogliere l'entusiasmo della piazza
Il governo russo ha annunciato che alle presidenziali del 4 marzo le urne saranno trasparenti e che quasi tutti i seggi elettorali del Paese saranno dotati di webcam, con tanto di diretta web. Riusciranno le riprese a convincere gli scettici e a mostrare che davvero in Cecenia oltre il 99% degli aventi diritto si reca alle urne per votare compatto Vladimir Putin?
Dal 2009 in Moldavia non si riesce ad eleggere un Presidente. La coalizione al governo propone ora un referendum costituzionale per modificare le procedure elettive. Ma, sotto la pressione dell'opposizione, rimangono probabili elezioni politiche anticipate
In Ossezia del Sud, alle recenti presidenziali, sconfitto il candidato sostenuto dal Cremlino. Ma è uscita di fatto sconfitta anche la vincitrice del ballottaggio, Alla Dzhioeva, che si è vista annullare il voto dalla locale Corte suprema. Dopo questa tornata elettorale l'Ossezia del Sud è ben lontana dall'essere uno Stato indipendente e democratico
Maggioranza assoluta per la coalizione di centrosinistra Kukuriku, guidata dai socialdemocratici di Zoran Milanović. Pesante sconfitta per l’HDZ dell'ex premier Jadranka Kosor, travolto dagli scandali di corruzione. Crisi economica e giorni difficili attendono però il nuovo esecutivo
Tutti s'aspettavano la vittoria dei Democratici dell'ex premier Janez Janša. Ed invece ad ottenere la maggioranza relativa è stato a sorpresa Zoran Janković, con il suo partito "Slovenia positiva". Gli elettori che in passato lo avevano eletto con maggioranze schiaccianti sindaco di Lubiana ora gli hanno consegnato la poltrona di premier
Con una campagna elettorale fiacca e poco fantasiosa la Slovenia si appresta domenica prossima ad eleggere il nuovo parlamento. Favorito l'ex premier Janez Janša che si prepara a diventare il nuovo primo ministro. Il sindaco di Lubiana Zoran Janković, nuova icona della sinistra slovena, è dato al 20%. In caduta libera il partito socialdemocratico del premier uscente Borut Pahor
Domenica 13 novembre è giorno di elezioni in Ossezia del Sud. Si vota un referendum sulla lingua russa e per le presidenziali. 17 i candidati in queste ultime, un numero elevato che fotografa - più che pluralismo politico – frammentazione di cricche e interessi. Nel frattempo, voci a favore dell’unificazione dell'Ossezia del Sud con Ossezia del Nord e Russia si fanno sempre più insistenti
Mentre l’ex premier croato Ivo Sanader affronta il processo per corruzione, emergono altre prove sul malaffare del partito di governo HDZ, il cui consenso precipita ai minimi storici. Gli analisti politici ritengono che il centrosinistra abbia di fatto già vinto le elezioni in programma il prossimo 4 dicembre
Dopo le dimissioni del governo di centrosinistra il destino politico della Slovenia sembrava segnato. Alle elezioni anticipate del prossimo 4 dicembre era dato per vittorioso l'ex premier Janez Janša. Ma negli ultimi giorni le cose sono radicalmente cambiate
Le elezioni presidenziali del 26 agosto in Abkhazia sono state vinte da Aleksandr Ankvab, già presidente ad interim dell'autoproclamata repubblica caucasica. Le reazioni del Cremlino, le dichiarazioni del vincitore sui rapporti con la Georgia
Una crisi politica cronica e tre mesi di ricorsi e contestazioni seguite alle elezioni amministrative dell'8 maggio. Alla fine anche Tirana ha un nuovo sindaco: Lulzim Basha, ex ministro dell'Interno. Il sindaco uscente, Edi Rama, rinuncia alle manifestazioni di piazza e promette il ritorno dell'opposizione in parlamento
Dopo la vittoria del Partito Giustizia e Sviluppo AKP alle elezioni politiche del 12 giugno scorso, in Turchia si apre il dibattito sulla necessità di una modifica più profonda della costituzione. Il Primo ministro Erdoğan cerca ora l’appoggio degli altri partiti del panorama parlamentare per modificare la carta fondamentale in maniera condivisa
Il sindaco uscente Dorin Chirtoacă, rappresentante dell'Alleanza, ha conquistato il 50,6% al ballottaggio delle elezioni amministrative nella capitale moldava tenutesi lo scorso 19 giugno. Ma il Partito comunista, il cui candidato è risultato sconfitto, ha ottenuto 26 seggi su 51 nel consiglio comunale. La coalizione di governo, l'Alleanza per l'integrazione europea, ha vinto in gran parte dei comuni nel resto del Paese