Non lo chiameranno più ''Georgakis'' (''Giorgino''). L'ultimo esponente della dinastia politica dei Papandreu ha dominato la tornata elettorale in Grecia dello scorso 4 ottobre. I socialisti hanno ora la maggioranza assoluta in parlamento e si apprestano a governare
La Romania, soffocata dalla crisi economica, rischia ora anche lo stallo politico. Il premier democratico liberale Emil Boc si trova a guidare un esecutivo di minoranza dopo le dimissioni dei ministri socialdemocratici. Sullo sfondo la lotta tra Basescu e Geoana per le presidenziali di novembre
In Georgia le proteste di piazza contro il presidente Saakashvili non sembrano aver portato alcun risultato. Il nuovo obiettivo dell'opposizione è ora la carica di sindaco della capitale
Fine dell'era Voronin in Moldavia. Dopo 8 anni, il leader comunista lascia la presidenza per consentire l'elezione a premier del liberal democratico Vlad Filat. Integrazione europea e soluzione della crisi in Transnistria le sfide del nuovo esecutivo
Dopo le elezioni politiche dello scorso luglio la Moldavia attraversa una fase di transizione istituzionale. Gli sconfitti, il Partito dei comunisti, lasciano le stanze dei bottoni, i vincitori, l'Alleanza per l'integrazione europea, le occupano. Non senza frizioni
E' crisi politica in Grecia. Il premier Karamanlis annuncia le elezioni anticipate per il 4 ottobre prossimo. Nonostante i sondaggi diano i socialisti del Pasok in vantaggio di qualche punto, il premier greco è disposto a rischiare il tutto per tutto
Il leader dei comunisti moldavi Voronin chiude le porte al dialogo con l'Alleanza per l'Integrazione Europea, uscita vincitrice alle ultime elezioni, e cerca i numeri per varare una "coalizione patriottica di centrosinistra". In Moldavia resta alto il rischio dello stallo istituzionale
Il presidente croato Mesić chiede ufficialmente che vengano rimossi i simboli religiosi dai locali pubblici. Una mossa che irrita fortemente la locale Chiesa cattolica e, secondo gli analisti, favorirà la destra alle prossime elezioni presidenziali
La nuova coalizione di governo moldava, l'"Alleanza per l'integrazione europea", deve rinunciare ad ogni tentativo di vendetta politica nei confronti dei comunisti, e inaugurare una politica culturale di riconciliazione. Un commento dell'ex capo missione OSCE in Moldavia Louis O'Neill
Dopo difficili trattative, rese complicate dalla caccia alle cariche istituzionali, nasce l' "Alleanza per l'Integrazione Europea", che dovrebbe garantire la nascita del prossimo esecutivo in Moldavia. Molti nodi restano però irrisolti, primo fra tutti quello dell'elezione del nuovo presidente
Dalla Romania si seguono con attenzione gli sviluppi nella vicina Moldavia. I risultati delle elezioni del 29 luglio sono stati definiti "successo dell'opposizione democratica" dal presidente Băsescu. Bucarest spera di rilanciare rapporti divenuti tesi negli ultimi mesi
Le elezioni anticipate in Moldavia disegnano un nuovo panorama politico: i comunisti perdono la maggioranza e l'opposizione può formare il nuovo governo. Resta però sul tavolo il problema più spinoso, l'elezione del nuovo capo di stato. Il rischio è quello di instabilità perdurante
In Moldavia, la campagna elettorale per le politiche si è conclusa in un clima di forte scontro politico. Dopo le violenze seguite alle elezioni del 5 aprile, e il fallimento di quella tornata elettorale, i cittadini moldavi sono chiamati oggi di nuovo alle urne
Non un mero esperimento populista, ma il frutto di un fenomeno nuovo nel panorama politico bulgaro. Il sociologo Andrey Raychev analizza cause profonde e prospettive alla base del risultato elettorale dello scorso 5 luglio, segnato dal trionfo dell'"animale politico" Boyko Borisov. Un'intervista
Si terranno il 29 luglio, in piena estate, e di mercoledì, le nuove elezioni in Moldavia. Secondo l'opposizione, un escamotage del governo comunista per abbassare l'affluenza alle urne. Lo stesso partito comunista, però, sembra meno compatto e dà segni di divisione interna
Nuovo leader del centro destra e vincitore delle recenti elezioni politiche, sarà il prossimo primo ministro bulgaro. Ma chi è e da dove viene Boyko Borisov, da tutti conosciuto come "Fratellone Boyko"? La storia della sua ascesa politica
Netta vittoria del movimento di centrodestra GERB, e del suo carismatico leader Boyko Borisov.Gli elettori bulgari mandano a casa il vecchio esecutivo, incapace di combattere efficacemente corruzione e criminalità, e danno fiducia all'attuale sindaco di Sofia
I risultati delle elezioni politiche albanesi non sono ancora definitivi, ma il premier uscente Sali Berisha ha già dichiarato vittoria e si prepara a formare il nuovo esecutivo di centro destra grazie al decisivo supporto dell'LSI, partito di sinistra guidato dall'ex-premier Ilir Meta
Vittoria del movimento GERB di Boyko Borisov (che raggiunge il 40%), sconfitta dei socialisti del premier uscente Sergey Stanishev. Le elezioni in Bulgaria, segnate da alta affluenza cambiano il panorama politico del paese. Nei prossimi giorni le analisi e gli approfondimenti di OBC
La Bulgaria va alle urne alla ricerca di forze nuove che sappiano tirare il paese fuori dai vecchi problemi di corruzione e criminalità organizzata. Favorito è Boyko Borisov, sindaco di Sofia e leader di GERB, incertezza però sulla possibile formula per la formazione del prossimo esecutivo
A tre giorni dalle elezioni in Albania ancora non si hanno i risultati ufficiali. Lo spoglio è molto lento e i due partiti maggiori, quello di Rama e quello di Berisha, mantengono per ora un testa a testa
Nonostante in Iran vi sia un'ampia minoranza azera, poco meno di un quarto della popolazione, in Azerbaijan autorità e media pubblici hanno sostanzialmente ignorato le proteste che avvenivano dall'altra parte del confine
Farmacista, 32 anni, rappresentante della comunità rom in Croazia. Nura Ismailovski, eletta nelle liste del SDP, è la prima donna rom a sedere nel consiglio comunale di Zagabria. Il suo obiettivo sarà l'integrazione e l'inclusione dei rom nella società croata
L'Albania ha di fronte a sé un difficile test da superare per poter avanzare lungo il percorso dell'integrazione europea: le elezioni politiche del 28 giugno. Nella cronaca della nostra corrispondente le posizioni dei partiti e la campagna elettorale
Secondo i dati ufficiali, il partito al potere ha ottenuto un'ampia vittoria alle recenti elezioni del sindaco di Yerevan. L'opposizione dell'ex-presidente Ter-Petrosyan non si rassegna e scende in piazza
Stanno volgendo alla fine i lavori per la maggiore opera pubblica che sia mai stata costruita in Albania. Almeno questo è il messaggio che il premier Sali Berisha ha voluto trasmettere agli albanesi alla vigilia dell'attuale campagna elettorale, il 31 maggio scorso.
Alle elezioni europee in Bulgaria vince il sindaco di Sofia Boyko Borisov e la sua nuova formazione politica GERB. Si è votato per Strasburgo con lo sguardo alle ormai prossime elezioni politiche. Che potrebbero sancire la fine dell'attuale coalizione di governo guidata dai socialisti
La scorsa domenica si sono tenute le amministrative in tre comuni in Serbia. Successo per il Partito serbo del progresso, corrente guidata da Nikolić ed uscita dal Partito radicale serbo meno di un anno fa. Una vera disfatta per il Partito di Šešelj. Mentre il partito di Tadić perde moderatamente
In Romania le elezioni europee sono state caratterizzate da un alto astensionismo. Per molti analisti non si tratterebbe di euroscetticismo ma piuttosto conseguenza di una campagna elettorale giocata più sul gossip che sui temi europei. Tiene l'attuale coalizione di governo
In controtendenza rispetto alla maggioranza dei paesi europei che hanno votato per l'europarlamento, la Grecia guarda a sinistra. Il partito del premier Karamanlis perde quasi nove punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni. I socialisti di Papandreu diventano il primo partito nel paese