"Sappiamo che la violenza alimenta solo nuova violenza ... sappiamo che si può essere contemporaneamente contro i dittatori e contro l'uso illegale della forza per sconfiggerli". Un appello di alcuni intellettuali dei Balcani contro la guerra.
Si chiamerà Oneworld South East Europe è sarà collegato con la rete Oneworld che raccoglie in tutto il mondo portali "voce" del mondo non governativo e della società civile.
I Balcani stanno a dimostrare quanto sia illusoria la teoria delle guerre umanitarie o della guerra per la pace. Come è illusorio pensare che alla democrazia si arrivi con i bombardamenti. La redazione aderisce allo sciopero generale.
Un appello per la continuazione del cammino di riforme e democrazia intrapreso dalla Serbia arriva da un gruppo di associazioni ed ONG serbe, tra le quali anche le Donne in Nero.
Uno sferzante articolo a firma di Giulio Marcon, Presidente ICS, pubblicato sul settimanale Carta. Un ulteriore contributo al percorso di dibattito avviato dall'Osservatorio sulla cooperazione allo sviluppo
Il quotidiano Korrieri pubblica un articolo secondo il quale due dei più noti sportivi albanesi, entrambi sollevatori di pesi, minacciano di lasciare il paese se il governo non darà loro un adeguato sostegno economico.
Il Patriarca latino di Gerusalemme, l'arcivescovo di Sarajevo, la cui posizione durante il conflitto bosniaco era stata perlomeno ambigua rispetto all'uso della violenza, ed il Patriarca di Babilonia dei Caldei, firmano una lettera comune contro la guerra
Insieme sugli sci. E' questa la nuova piccola sfida vinta dal Tavolo trentino con il Kossovo che, grazie a progetti creativi, è in questi anni riuscito a mettere in contatto e a confronto ragazzi serbi, albanesi e rom.
In Montenegro, la scorsa settimana, su iniziativa del settimanale 'Monitor' e di alcune ONG locali, si è svolto il primo dibattito pubblico sulle violazioni dei diritti umani. Il dibattito è coinciso con la ricorrenza del sequestro di Strpci.
Un'iniziativa singolare: raccogliere centinaia di giovani studenti che dalle capitali balcaniche si riuniranno strada facendo per raggiungere la città di Graz. Dalla Grecia all'Austria, un modo per stimolare la collaborazione e gli scambi culturali.
Una conversazione con un serbo e con un albanese del Kosovo. La voglia di partire, di andarsene e la responsabilità per quel che è accaduto e che pesa sull'altro. L'articolo è stato pubblicato su Social Press.
Sono 183 sino ad ora in BiH le domande di obiezione di coscienza accolte. Ma la maggior parte dei ragazzi è ancora in attesa di essere chiamata a svolgere il servizio.
Albania: abbiamo intervistato lo scrittore Fatos Lubonja, molto noto per le sue battaglie sui diritti umani. Si è espresso pubblicamente contro la guerra in Iraq e i politici albanesi accodati agli USA. E ne ha pagato il prezzo.
Scarsa la partecipazione dei cittadini alla manifestazione contro la guerra in Iraq, che sabato 15 febbraio ha raggruppato poche centinaia di persone, per lo più rappresentanti di ONG. Tuttavia i media hanno seguito con cura l'evento.
In un documento comune, viene ribadito il proprio NO alla guerra. "Non vogliamo essere semplicemente i soccorritori delle vittime di guerre ingiuste". Una sensibilità maturata probabilmente anche dalle vicende del Kossovo
La rete delle Agenzie della democrazia locale continua ad espandersi. I partenariati tra associazioni ed autorità locali europee e balcaniche arrivano sino al Kossovo. Apre infatti una nuova Agenzia a Gjilan.
Nasce una Federazione delle ONG serbe. Un passo importante per il terzo settore, sia per i futuri rapporti con le istituzioni governative sia per la tutela delle ONG più piccole.
Il 16 febbraio è morto uno dei più conosciuti e autorevoli scrittori serbi. Una breve scheda e alcuni commenti di scrittori e letterati che lo commemorano.
Una donna ogni quattro in Bulgaria dichiara di aver subito "violenze domestiche". E le istituzioni non danno risposte. Solo alcune ONG tutelano i diritti delle vittime. Il testo è in inglese.
Centinaia di attivisti appartenenti a formazioni diverse hanno manifestato sabato 15 febbraio nella capitale macedone. Un reportage sulla manifestazione e le dichiarazioni di alcuni partecipanti.
Secondo un sondaggio effettuato da una rete di centri giovanili bosniaci, il 71% dei giovani sarebbe disposto a lasciare il Paese se solo si presentasse l'opportunità.
Associazioni femminili in testa e molte altre ONG montenegrine hanno partecipato ieri ad una manifestazione di protesta contro la guerra. La manifestazione si è svolta nella capitale Podgorica, davanti al consolato statunitense.
Negli anni '90 si è verificata una forte urbanizzazione. Meta preferita Tirana, dove dopo il 1996 le nuove costruzioni sono state il doppio rispetto alla media nazionale.
Un progetto ambizioso e una rivista mensile interamente dedicati all'integrazione europea dei paesi balcanici. Ce ne parla uno dei fondatori il dott. Jovan Teokarevic.
Secondo una proposta di legge da poco formulata, il settore non governativo potrebbe ricevere parte dei proventi delle lotterie e di altri giochi simili.
Un reportage da Ljublja, cittadina mineraria nel nord della Bosnia. Vittima del crollo della Jugoslavia e del suo sistema produttivo. Vittima della guerra e della tragedia di sfollati e rifugiati.
Una ricerca condotta dal Centro per la democrazia e i diritti umani (CEDEM), ha mostrato un calo di fiducia dell'elettorato montenegrino verso il governo e i partiti di opposizione. Una tendenza che dimostrerebbe una maggiore maturità.