I fondi di coesione Ue possono dare nuovo slancio allo sviluppo delle aree montane in Slovenia. Nella tranche 2021-2027 molte le opportunità per migliorare i servizi pubblici e la qualità della vita delle comunità locali
La Commissione europea ha prorogato di altri sei mesi l'originale scadenza data alla Georgia per adempiere alle 12 raccomandazioni necessarie per ottenere lo status di paese candidato all'UE. Una possibilità in più, che potrebbe però andare sprecata dato che il partito di governo, Sogno georgiano, non perde occasione per attaccare l'UE e i suoi rappresentanti
Lo scorso 19 luglio, dopo otto anni di attesa, l'Albania ha finalmente partecipato alla prima conferenza intergovernativa in qualità di paese candidato all'Unione europea. Si avvia così il processo negoziale di adesione, sul quale tuttavia già potrebbero pesare questioni bilaterali irrisolte con la Grecia
Alla radice del conflitto in corso, c’è anche la diversa percezione che i vari paesi europei hanno della sconfitta del nazifascismo e del crollo dell’Unione Sovietica. Una “guerra simbolica” che andava avanti da tempo
Nel 2017 nasceva a Zagabria lo “Zicer”, il Centro per l’innovazione, spazio del comune destinato a sviluppare e ad accompagnare imprese innovative. Lo Zicer ospita oggi un’ottantina di aziende e rappresenta il fiore all’occhiello della città. Ne abbiamo parlato con il suo direttore, Frane Šesnić
All’interno dell’UE, i paesi balcanici sono tra quelli che investono meno nella ricerca e nell’innovazione. I fondi europei danno un contributo positivo, ma il divario col resto d’Europa tende comunque ad allargarsi. Le ragioni sono molteplici
Sono 12 le condizioni poste dalla Commissione europea affinché Tbilisi ottenga lo status di candidato entro la fine dell'anno. Il governo ha adottato un proprio vago programma per raggiungerle mentre continua nella sua retorica anti Ue
Il Vertice europeo del 23-24 giugno ha gettato un'ombra sui Balcani occidentali, mettendo in stand-by ogni prospettiva di integrazione. Tuttavia, i giovani della regione si sentono da tempo europei, condividendo gli stessi valori e interessi di altre parti del continente
L'avvocato esperto di media Andrea Di Pietro commenta positivamente il pacchetto anti-SLAPP della Commissione Europea e sostiene la necessità di promuovere eventuali iniziative di formazione destinate agli operatori della giustizia, per riconoscere e combattere le cause vessatorie che minaccino la libertà di espressione e il diritto dei cittadini a partecipare al dibattito pubblico
Il nuovo governo sloveno ha promesso, entro fine anno, la rimozione delle famigerate barriere di filo spinato anti-migranti al confine con la Croazia. Non sarà un “liberi tutti”, ma solo la sostituzione di un rozzo meccanismo di controllo con altri più sofisticati
Il percorso europeo della Macedonia del Nord si sta strasformando in una farsa ed i suoi cittadini rischiano di pagarne drammatiche conseguenze. Una ricostruzione passo per passo
L’intelligenza artificiale e gli algoritmi sono al centro del nuovo regime di controllo della mobilità dell'UE. Decisioni automatizzate ad alto rischio vengono prese su vite umane. Si tratta di un mercato emergente da molti miliardi, non regolamentato e con applicazioni "intelligenti" distopiche. Che ha in Grecia il suo laboratorio a cielo aperto
Il secondo di una serie di approfondimenti sulle implicazioni tecnologiche della cosiddetta "Fortezza Europa" e sugli esistenti e potenziali abusi in essere: l'impatto dei sistemi di sorveglianza sulle popolazioni vulnerabili, il denaro per i droni di Frontex e il monitoraggio del movimento dei cittadini all'interno dello spazio europeo
Il primo di una serie di approfondimenti sulle implicazioni tecnologiche della cosiddetta "Fortezza Europa" e sugli esistenti e potenziali abusi in essere. Partiamo da una descrizione dei principali sistemi in uso in Europa per gestire la mobilità delle persone attraverso le frontiere europee e attraverso i suoi paesi
Risolvere in fretta la questione economica relativa ai giornalisti, spingere più a fondo sulle SLAPP, le querele bavaglio, usare gli strumenti dello stato di diritto per migliorare le condizioni dei media. Sono queste le parole chiave di Maja Sever, la prima donna a guidare la Federazione europea dei giornalisti (EFJ)
Come se la guerra non fosse abbastanza, le sfide che interessano i rifugiati LGBT+ che fuggono dall’Ucraina sono molte, specifiche e complesse. Comprenderle e farvi fronte è fondamentale per garantire una protezione adeguata per questi gruppi vulnerabili
Abbiamo firmato una lettera rivolta alle autorità romene per richiedere trasparenza e tempestività nelle indagini sul caso della giornalista Emilia Șercan
A differenza di Moldavia e Ucraina, la Georgia al recente Consiglio europeo non ha ottenuto lo status di paese candidato ma solo la prospettiva europea. Le azioni del governo hanno allontanato il paese caucasico dall'UE e alzato il livello di scontro con la presidente Salomè Zourabishvili
Con la caduta del governo riformista di Kiril Petkov, la Bulgaria torna nell'instabilità politica che l'ha caratterizzata negli ultimi anni, e va verso ennesime elezioni anticipate in autunno. Nel frattempo resta da risolvere la questione del veto al percorso europeo della Macedonia del nord
Grazie all’attività di denuncia di media, università e società civile, l’Unione europea prende coscienza dei rischi connessi alle tecnologie duali di sorveglianza. Un nuovo regolamento prova a riportare sotto controllo il commercio di strumenti che offrono capacità di intrusione, sorveglianza e repressione senza precedenti
Open Balkan è ben lungi dall'essere una vera e propria organizzazione internazionale e un’effettiva unione doganale tra i Balcani occidentali. Nonostante i proclami dei promotori, ad oggi non è stato fatto alcun passo concreto in tale direzione
Un tempo il paese più in linea con l'UE di tutto il Partenariato orientale, oggi la Georgia rischia di vedersi rifiutare lo status di paese candidato i prossimi 23 e 24 giugno, per quando è prevista la decisione del Consiglio UE. Nel frattempo i cittadini scendono in piazza con lo slogan “Torniamo a casa, in Europa”
Lo smartworking può garantire più opportunità lavorative in aree rurali e di montagna? Vi è una nuova sensibilità verde che spinge i giovani a scegliere la vita in montagna? Quali le misure per combattere uno spopolamento endemico in alcune parti d’Europa delle aree rurali? Ne abbiamo parlato in un webinar promosso assieme a Il Sole 24 Ore con Carla Lostrangio di Euromontana, Filippo Barbera di Riabitare l'Italia e Francesco Martino di OBC Transeuropa
Quella della Commissione europea era una presa di posizione attesa dopo il viaggio a Kiev del cancelliere tedesco Olaf Scholz, del presidente francese Emmanuel Macron, del primo ministro italiano Mario Draghi e del presidente romeno Klaus Iohannis. Ed è puntualmente arrivata venerdì scorso . La Commissione ha invitato i 27 leader Ue a concedere immediatamente lo status di candidato alla Moldavia e all'Ucraina in occasione del vertice UE del 23-24 giugno.
I programmi di riqualificazione ed efficientamento energetico nel settore edilizio sono cruciali per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 voluto dalla Commissione europea. Se ne è discusso la scorsa primavera durante la "Settimana europea delle macroregioni 2022"
A poco più di due mesi di distanza da un articolo sul viaggio degli esuli cubani verso l'UE, torniamo sull'argomento con le voci dei diretti interessati raccolte a Bihać, in Bosnia Erzegovina. Con un focus particolare: la comunità LGBT
In questa seconda metà di giugno sono molti i summit europei previsti. In questo lungo editoriale, il co-fondatore dell'European Stability Initiative, spiega perché occorra dire sì senza esitazione alla candidatura Ue dell'Ucraina
La politica migratoria dell'Unione europea si è rivelata spesso brutale nell'ultimo decennio: respingimenti, ostacoli, accordi con governi e organizzazioni violente, inefficienze e ritardi. L'afflusso dei profughi ucraini in fuga dalla guerra potrebbe portare alcune novità – ma anche far emergere nuove discriminazioni. Ne parliamo con Rossella Vignola
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Con l'aggressione all'Ucraina, Armenia e Azerbaijan sembrano più orientate verso Bruxelles che verso Mosca. I tre incontri tenutisi tra dicembre 2021 e maggio 2022 tra UE, Armenia e Azerbaijan per negoziare un accordo di pace in Nagorno Karabakh hanno portato ad esiti positivi