In Macedonia, in maggio, si dovrebbero tenere le elezioni amministrative, ma lo stallo istituzionale attuale impedisce che vengano indette. Nel frattempo i mandati di sindaci e consigli comunali arriveranno a termine e non si sa come le istituzioni locali potranno continuare a funzionare.
Lunedì 3 aprile il Presidente moldavo Igor Dodon e il direttore della Comunità economica eurasiatica, Tigran Sargsyan, hanno sottoscritto a Chișinău un “memorandum di cooperazione”, “evento storico” secondo il capo di stato moldavo.
Domenica 2 aprile l’Armenia ha rinnovato il suo parlamento. I risultati parziali, comunicati dalla Commissione elettorale centrale, riportano che il Partito Repubblicano del presidente Serzh Sarksyan ha ottenuto il 49,7 per cento dei voti mentre il partito di opposizione Armenia Prospera, di Gagik Tsarukyan si è fermato al 27,84 per cento.
Ieri, a seguito della sua visita in Macedonia, il Commissario Ue per l'allargamento Johannes Hahn ha invitato i leader politici macedoni a rispettare l'esito delle elezioni dello scorso 11 dicembre e formare al più presto un nuovo governo.
Ai confini esterni dell'Unione europea, alla frontiera tra Bulgaria e Turchia, gruppi di autoproclamanti “difensori dell'Europa” pattugliano i boschi alla ricerca di migranti che tentano di entrare nel paese, per poi proseguire lungo la “rotta balcanica” verso i paesi ricchi dell'UE.
Il Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite ha espresso “forte preoccupazione” sul “pericoloso deterioramento” della situazione nell'est dell'Ucraina ed ha chiesto che le parti fermino la violenza.
Dopo una campagna durata più di 5 anni "Eko-svest", "Front 21/42" ed il network "CEE Bankwatch" hanno salutato positivamente la decisione della Banca europeo per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) di cancellare il prestito di 65 milioni di euro per la costruzione della centrale idroelettrica di Boškov Most.
Tutta la Jugoslavia balla il rock’n’roll cantano nel 1988 gli Električni Orgazam , divertente band di Belgrado. Il brano diventa presto un successo commerciale. Pochi mesi dopo è tutto finito. La guerra incendia i Balcani, l’odio tra popoli un tempo uniti cresce giorno dopo giorno.
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