Martedì 20 novembre. Nikolay Kolev “Bosiya” (lo Scalzo), dissidente di lungo corso, poeta pubblicista e (colorita) figura della transizione bulgara, si presenta davanti al parlamento di Sofia con un sacchetto pieno di pomodori marci. E' solo.
Procede a tempo di record la costruzione dell'autostrada in Kosovo. La "Rruga Dr. Ibrahim Rugova", naturale proseguimento delle quattro corsie che già connettono la costa albanese al confine col Kosovo (e che dovrebbero arrivare al confine con la Serbia, a Merdare) è ora completata fino a Duhël, poco dopo Suharekë/Suva Reka.
“Gotovina out, Sanader in”. Così ha twittato il giornalista dell’Economist Tim Judah appena avuta la notizia della sentenza in primo grado per l’ex premier croato Ivo Sanader. Sì, perché in Croazia ancora non si erano spenti i riflettori per la recente e sorprendente assoluzione all’Aja del generale Gotovina che già i media stanno virando sul caso Sanader.
Il conflitto siriano rischia ogni giorno di sconfinare nei paesi vicini e in particolare in Israele e Turchia mentre la fuga dei civili oltreconfine è incessante. L'emergenza siriana e il problema dei profughi sono stati temi dell'incontro a Roma del 12 novembre tra il ministro degli Esteri turco Davutoğlu e l'omologo ministro Terzi.
Innalzato nella seconda metà del XVII secolo da Sveti Vasilije (San Basilio d'Ostrog), il monastero di Ostrog (parola slavo-antica che significa “luogo fortificato”) si abbarbica su una formazione rocciosa che domina la piana di Bjelopavlići, tra Nikšić e Danilovgrad, in Montenegro.
Inizio 1900. Sofia, nuova capitale della Bulgaria, liberata da appena vent'anni, cresce a ritmi tumultuosi. Il nuovo quartiere “Aligina Mahala” (oggi in pieno centro) ha bisogno di una chiesa. I fondi sono già stati raccolti, ma il politico e rivoluzionario Petko Karavelov ha un'idea diversa: