Lo scorso mercoledì il pubblico ministero Bllerim Tominaj ha chiesto pene severe per i due ex membri della Guardia repubblicana accusati di aver ucciso, il 21 gennaio 2011, tre persone durante una protesta antigovernativa.
Ingresso principale del Tribunale di Sofia, in fondo alla centralissima zona pedonale del boulevard Vitosha. Nel raggio poche centinaia di metri la sede delle principali istituzioni del paese, tra cui Presidenza e Consiglio dei Ministri. Difficile immaginare un luogo che rappresenti meglio l'autorità di uno stato.
Ai margini estremi del cimitero ortodosso/cattolico di Pristina, una tomba del 1944 porta testimonianza della presenza in città della comunità ebraica, oggi scomparsa. Agosto 2011.
A sei mesi dalla data prevista per l’ingresso della Croazia nell’Unione europea sono ancora 7 i paesi che non hanno ratificato l’accordo di adesione per la Croazia.
Qualche tempo fa ho ritrovato un vecchio libro che avevo comprato ai tempi dei miei studi in Polonia in un negozietto di libri usati di Cracovia. Dopo averlo trascurato per tanti anni, mi sono finalmente deciso a leggerlo.
La polizia ha disinnescato una bomba trovata stamane alle 11.00 davanti al bar Bonkampo in via Husnije Repca a Mostar a due passi dal Bulevar, la via che durante la guerra era la linea del fronte tra Mostar est e Mostar ovest.
Alla fine, il monumento è andato giù. Anzi su. Ieri mattina, alle prime luci di una livida alba d'inverno, la pala del bulldozer l'ha sollevato di peso, depositando la grossa stele di marmo su un camion parcheggiato pochi metri più in là. Intorno, in un silenzio quasi irreale, decine di agenti della gendarmeria serba armati fino ai denti, e alcune troupe di giornalisti. Il camion è poi partito, uscendo dalla città, destinazione ignota.
Il portale di estrema destra croato Hrvatski List ha pubblicato un articolo minatori o nei confronti del giornalista e scrittore Giacomo Scotti, definito un “bastardo italo-serbo”.
“La chalga si ama o si odia, e non lascia nessuno indifferente. E' un tema di discussione scandaloso e passionale, che divide la società bulgara proprio perché non riguarda soltanto un genere musicale, ma piuttosto una scelta culturale, una 'way of life'”.
Siamo alle battute finali: i giannizzeri di Mehmet Fatih (Maometto il Conquistatore) hanno lanciato l'ultimo e decisivo assalto alle mura di Costantinopoli. Il comandante generale della difesa, il genovese Giovanni Giustiniani Longo è ferito per la seconda volta e si ritira. Ogni speranza è persa, inizia il fuggi-fuggi e la razzia della città prostrata: sull'Impero romano d'Oriente cala l'ultimo tragico tramonto.