"Nel paese c'è un presidente che ha il potere de facto, non è un presidente dal ruolo simbolico ... che lo si voglia o no, il sistema amministrativo della Turchia è cambiato. Ora, quello che si dovrebbe fare è di aggiornare questa situazione de facto all’interno del quadro giuridico della Costituzione".
La rete ecologista SOS za Jadran (SOS per l'Adriatico) ha ottenuto pochi giorni fa un altro importante sostegno alla propria campagna contro il progetto governativo di trivellazioni in Adriatico.
Più di 50mila persone si sono riversate ieri nelle strade di Sarajevo per accogliere come eroi i ragazzi della squadra di pallacanestro vincitori dell'oro nel Campionato FIBA Europe U16. Oltre a cittadini e cittadine della capitale, gente arrivata con pullman da Pale, Banja Luka, Tuzla, Mostar, Bihać, Kljuć o con propri mezzi dai villaggi della Bosnia centrale.
In conflitto continuo con il presidente Klaus Johannis, dopo essere stato sconfitto alle presidenziali, ed in difficoltà con il suo stesso partito social-democratico, il premier romeno Victor Ponta sembra ora intenzionato a giocare la carta del nazionalismo per rilanciarsi.
Si è tenuta giovedì scorso, nella prestigiosa cornice dell'Aula Baratto dell'Università Cà Foscari, la celebrazione del trentesimo anniversario del Corso estivo di lingua e cultura armena a Venezia.
Si è tenuta allo stadio Mikheil Meskhi di Tbilisi domenica sera l'inaugurazione dei Giochi Olimpici Europei Giovanili, ufficialmente EYOF (European Youth Olimpic Festival).
Sembra sgonfiarsi l'iniziativa – voluta dal presidente della Republika Srpska Milorad Dodik ed approvata dal parlamento di Banja Luka lo scorso 16 luglio – di tenere un referendum sul sistema giudiziario e procura in Bosnia Erzegovina, accusati di lavorare “contro gli interessi della Srpska” e di occuparsi “soprattutto di indagare i serbi”.