Primo Piano

6 ottobre

06/10/2017 - 

Dignità

In Macedonia una rete di Ong chiede si torni indietro alla vecchia legge sull'aborto, prima che venisse emendata dai conservatori del VMRO-DPMNE. A loro avviso la legge vigente mina la dignità ed i diritti delle donne. Un articolo di Sinisa Jakov Marusic.

Vivono in condizioni tutt'altro che dignitose e la situazione rischia di esplodere. Sulle isole greche continuano gli approdi di richiedenti asilo – 2800 lo scorso mese di agosto – e le strutture ricettive sono al collasso. L'approfondimento di Marina Rafenberg.

In settimana poi un tuffo nel passato con le 'venderigole' di Trieste, con un articolo sui trascorsi africani della Jugoslavia e con un approfondimento su memoria degli anni '90 in Bosnia e fiction TV; poi – tra le molte pubblicazioni – anche l'attualità con un punto sulla situazione politica in Romania e le reazioni nei Balcani al referendum catalano sull'indipendenza. Buona lettura!

Bloc notes: Macedonia: si avvicinano le elezioni locali; Affare Agrokor: Todorić vuole citare in giudizio lo stato croato; Il referendum catalano tra Belgrado, Zagabria e Sarajevo

Save the date! Il 18 ottobre a Rovereto "Sopravvivere a Sarajevo", evento a cui interverrà, per OBCT, lo storico Marco Abram

29 settembre

29/09/2017 - 

Geometria

E' stato per vent'anni un punto fermo della politica dei Balcani ma ora Milorad Dodik, presidente della Republika Srpska, una delle due entità costitutive della Bosnia Erzegovina, vede erodersi lentamente il suo potere. L'approfondimento di Giovanni Vale.

La sua parabola era in discesa libera: dopo la fuga dalla Georgia gli era stata revocata anche la cittadinanza ucraina, dove aveva ricoperto per un certo periodo il ruolo di governatore di Odessa. Ma, come spesso accaduto nella sua carriera politica, Mikhail Saakashvili, ex presidente georgiano, sembra per ora riuscito un'altra volta ad invertire rotta. L'articolo di Oleksy Bondarenko.

In settimana inoltre un punto sullo stato dei media indipendenti in Serbia; la Brexit ed i marmi del Partenone; la situazione dei malati mentali in Azerbaijan; una testimonianza dalle aule del tribunale in cui, in Turchia, si sta tenendo il processo contro i giornalisti del settimanale Cumhuriyet. Buona lettura!

Bloc notes: Turchia: i due leader dell'HDP candidati per il Premio Sacharov 2017

22 settembre

22/09/2017 - 

Minoranze

Il 17 settembre scorso si è tenuto a Belgrado il Gay Pride. Per la prima volta con la presenza del capo del governo e di alcuni ministri. Ancora pochi però i cambiamenti positivi riguardo i diritti della popolazione LGBT nel paese. L'articolo di Antonela Riha.

Oltre 61 milioni di persone andranno al voto in Germania domenica 24 settembre per eleggere il prossimo Bundestag. Fra questi vi saranno anche 1,2 milioni di cittadini di origine turca: non dovrebbero essere determinanti sull’esito di una consultazione che i più danno per vinta dalla cancelliera uscente Angela Merkel. Ma il fattore Turchia è emerso più volte nella campagna elettorale. L'articolo di Marzia Bona.

In settimana poi il referendum sull'indipendenza del Kurdistan iracheno osteggiato sia da Baghdad che da Ankara; un'inchiesta su un flusso di decine di milioni di dollari di armi dal Pentagono ai ribelli siriani via sud-est Europa; la tragica odissea legale in Turchia di Nuriye Gülmen e Semih Özakça, i due insegnanti in carcere da maggio e in sciopero della fame da più di sei mesi. Buona lettura!

Bloc notes: Morti da Dieselgate: ad est sono di meno; Juncker apre ai Balcani, ma solo dopo di lui; Migranti, viaggio senza fine sul Mar Nero; Bosnia Erzegovina: un progetto di legge per mettere fine alla segregazione nelle scuole

15 settembre

14/09/2017 - 

Criminali

Sono forse criminali? Quale la loro colpa, fare bene il proprio mestiere? Dissentire? Esprimere le proprie opinioni? In settimana ripreso a Istanbul il processo ai lavoratori del quotidiano Cumhuriyet, accusati di terrorismo. Gli imputati restano dietro le sbarre, su richiesta dell'accusa. La cronaca del nostro corrispondente Dimitri Bettoni.

E' responsabile dell'uccisione di migliaia di civili durante la Seconda guerra mondiale. Ciononostante a Pavle Đurišić, comandante cetnico, nel nord del Montenegro alcune associazioni vogliono dedicare un monumento. Il dibattito nel paese raccontato da Veseljko Koprivica.

In settimana poi la disinformazione come strategia delle autorità in Serbia; un'analisi statistico-semantica del discorso di Juncker sullo stato dell'Ue; il ritorno nei paesi d'origine di mogli e figli di combattenti dello Stato Islamico; le visite, in Bosnia, del primo ministro croato Andrej Plenković e del presidente serbo Aleksandar Vučić; la storia di Likuna, ragazza georgiana, da un grave incidente alla partecipazione alle Paralimpiadi di Rio 2016; la trasformazione in museo della mitica Galeb, la nave di Tito. Buona lettura!

Save the date! Il 19 settembre a Tirana si terrà "After the 2017 Western Balkans Summit of Trieste: What are the European Perspectives of the Region?", interverrà la direttrice scientifica di OBCT Luisa Chiodi; Il 22 settembre a Bergamo OBCT promuove "Il Parlamento in città: protagonisti a tutela dell'ambiente"

Bloc notes: Contare le parole che contano; Romania: un referendum per impedire il matrimonio tra persone dello stesso sesso

8 settembre

07/09/2017 - 

Lavatrice

E' stata titolata “La lavatrice azera”: in settimana il Guardian, autorevole quotidiano londinese, è uscito con un'inchiesta in collaborazione con il centro OCCRP dove si evidenziano schemi di riciclaggio – gestiti dall'élite dell'Azerbaijan - di miliardi di euro di dubbia provenienza. Noi, a corollario, abbiamo pubblicato un pezzo a firma di Arzu Geybullaeva sulla dura repressione, nel paese, di ogni voce critica e di ogni dissidenza.

Anche il quotidiano Repubblica si è occupato di lavatrici: in un'inchiesta sulla plastica nel mondo sottolinea la pericolosità delle microplastiche che si diffondono nell'ambiente in vari modi, anche attraverso il lavaggio di tessuti quali il pile. Sul tema noi abbiamo pubblicato un articolo a firma di Marzia Bona e Lorenzo Ferrari nel quale andiamo a vedere, nei Balcani ma non solo, dove finiscono i rifiuti che i turisti della stagione estiva si lasciano dietro.

Abbiamo poi pubblicato un'imperdibile intervista a Drago Hedl, giornalista e scrittore di Osijek, Croazia; un reportage sugli ultimi pescatori del Danubio; un commento su turismo e sostenibilità in Albania; un approfondimento sul cambio di denominazione di Piazza Tito nel cuore di Zagabria e, sempre su quest'argomento, una curiosa indagine su quante piazze e vie, nei Balcani, portano ancora il nome del Maresciallo. Buona lettura!

Save the date! Il 9 settembre a Rovereto, l'Associazione TrentinoEuropa promuove "La nuova Europa riparte da te" tra i numerosi ospiti la direttrice scientifica di OBCT Luisa Chiodi; il 22 settembre a Bergamo OBCT promuove "Il Parlamento in città: protagonisti a tutela dell'ambiente"

Bloc notes: Turchia, Wikipedia pirata contro la censura; Mogherini: i Balcani sono una mia priorità; Via Egnatia: è un inganno?

1 settembre

31/08/2017 - 

Acque

Mediterraneo, acque tombali. Il dramma delle migliaia di migranti affogati nel tentativo di attraversare da sud a nord il Mare Nostro continua da anni. Eppure nel dibattito pubblico europeo emerge il paradossale concetto di “reato di solidarietà”. Ma è la mancanza di quest'ultima a violare regole e principi europei, non la sua dimostrazione concreta e quanto mai necessaria. Un articolo di Luisa Chiodi.

Erano chiamati i tedeschi del Danubio ed erano arrivati nei Balcani nel XVIII secolo. Le acque del fiume hanno ormai portato via una memoria che a pochi interessava conservare. Un reportage di Jean-Arnault Dérens, Laurent Geslin e Simon Rico che ci accompagna da Ulm, in Germania, sino alla Voivodina.

In settimana poi il nuovo governo monocolore in Albania; la crisi diplomatica tra Serbia e Macedonia con due articoli a firma di Ilcho Cvetanoski e Teofil Pančić; il percorso artistico di Nikola Šarčević e dei suoi Millencolin; la recensione di una mostra sull'utilizzo politico della memoria fotografica nell'Albania del Novecento di una mostra. E molto altro. Buona lettura!

Save the date! Il 9 settembre a Rovereto, l'Associazione TrentinoEuropa promuove "La nuova Europa riparte da te " tra i numerosi ospiti la direttrice scientifica di OBCT Luisa Chiodi; il 22 settembre a Bergamo OBCT promuove "Il Parlamento in città: protagonisti a tutela dell'ambiente"

Bloc notes: Via Egnatia: comunità in cammino; Bulgaria, un'estate di fuoco; Albania, Rama presenta il nuovo governo

25 agosto

24/08/2017 - 

Stigma

In Armenia, troppo spesso, le persone diversamente abili vengono stigmatizzate ed emarginate. C'è però chi, a questo stato di cose, si oppone. Lilit Arakelyan, in settimana, ci ha raccontato la storia di Vardine.

Nei nostri boschi e sulle nostre montagne non è facile convivere con i grandi predatori. Lupi e orsi hanno subito per decenni lo stigma popolare che in Europa ha quasi portato alla loro estinzione. Ora non è più così ma la convivenza implica il rispetto di difficili equilibri. La situazione in Slovenia raccontata da Charles Nonne.

Abbiamo poi pubblicato un'analisi a firma del giornalista belgradese Branko Čečen su cos'è e cosa non è giornalismo investigativo; un quadro sulla disarmante violazione dei diritti dei lavoratori nei supermercati del Kosovo; un approfondimento sulla compravendita di diplomi in Bosnia che sta mettendo a repentaglio il futuro del paese e infine un articolo che cerca di dare risposta ad una domanda che può sembrare banale: quanti sono gli albanesi in Italia? . Buona lettura!

Bloc notes: Via Egnatia: sporcarsi i piedi di terra; Macedonia: incendio nella discarica di Tetovo, la rabbia degli abitanti; Romania-Bulgaria, si pensa a nuovo ponte sul Danubio; Via Egnatia: una rete culturale che appartiene alla contemporaneità; I Balcani: una destinazione turistica sempre più popolare

11 agosto

10/08/2017 - 

Crossover

C'è chi - come il gruppo musicale dei Meszecsinka, di cui ha scritto in settimana Gianluca Grossi – fa della mescolanza, del crossover tra stili e linguaggi, il proprio punto di forza.

C'è chi invece del crossover ha paura e che dalla vicinanza di lingue e abitudini non ha tratto collaborazione ma muri. E' il caso di Macedonia e Bulgaria che solo ultimamente stanno tentando un timido avvicinamento. Gli articoli di Francesco Martino da Sofia e Ilcho Cvetanovski da Skopje.

Chi invece, suo malgrado, è obbligata a fare crossover è Houda, ragazza marocchina. Parrucchiera a domicilio e, alcune volte, nelle stesse case, insegnante di francese. Il destino di molti immigrati in Italia raccontato da Adela Kolea. Buona lettura ed arrivederci, per la prossima newsletter, al 25 agosto!

Bloc notes: La Croazia, i dazi doganali e i numeri dell'agricoltura nel paese

4 agosto

04/08/2017 - 

Giudizi

Ribaltando la sentenza di primo grado, la Corte di Appello di Ancona ha concesso protezione internazionale a un cittadino albanese minacciato dal Kanun, il codice consuetudinario albanese secondo cui il disonore si può riscattare solo con spargimento di sangue. Approfondimento di Nicola Pedrazzi.

Un giudizio storico è invece quello espresso dall'artista Filip Jovanovski su Skopje 2014, progetto simbolo dell’ex premier Gruevski volto a trasformare la capitale e celebrare il nazionalismo. Giovanni Vale racconta come, col cambio di governo in Macedonia, l’arte delle proteste colorate sia salita al potere e cerchi di de-estetizzare il vecchio regime.

Si è conclusa venerdì scorso la prima udienza del processo che vede coinvolti 17 tra giornalisti e personale del quotidiano turco Cumhuriyet. In un dossier abbiamo raccolto per i lettori materiali e aggiornamenti su questo processo.

28 luglio

28/07/2017 - 

Verso Est

In questi ultimi anni il flusso dei turisti che scelgono i Balcani come meta delle loro vacanze è in costante aumento. In Serbia il settore turistico cresce stabilmente del 10-15% all'anno, anche per merito degli italiani. Boom di presenze anche per la Bulgaria da quando Ryanair, gigante delle compagnie aeree low-cost, ha collegato Sofia con 18 destinazioni europee. I pezzi di Lorenzo Ferrari e Francesco Martino.

Ad Est, verso la Romania e la Bulgaria si dirigevano durante gli anni della Guerra fredda anche molti cittadini della DRR; non per turismo ma per cercare da lì una possibile via di fuga verso l'Occidente. Purtroppo i servizi segreti della Repubblica democratica tedesca (STASI) e della Repubblica socialista di Romania (Securitate) erano pronti a ricacciali indietro. L'approfondimento di Marina Constantinoiu e Istvan Deak.

In settimana abbiamo poi raccontato il processo che si sta svolgendo in Turchia a 17 tra giornalisti e amministratori del quotidiano Cumhuriyet; abbiamo ripreso l'inchiesta del portale di giornalismo investigativo serbo KRIK che denuncia le collusioni tra potere politico, tifoserie e ambienti criminali in Serbia; infine abbiamo parlato degli scioperi alla Fiat di Kragujevac e dell'incerto destino dell'Agrokor, gigante dell'economia croata.

Bloc notes: L’Albania ha un nuovo Capo dello Stato; Kosovo, politica nel limbo.