Primo Piano

26 febbraio

26/02/2016 - 

Struzzi

Abbiamo lasciato per anni i paesi confinanti con la Siria ad affrontare da soli una crisi umanitaria spaventosa e ci siamo ricordati della guerra in Medioriente solo quando i profughi hanno preso la rotta balcanica. Adesso da struzzi ci stiamo trasformando in bestie feroci, disposti a tutto per arginare l'afflusso di richiedenti asilo. Arriveranno lo stesso.

Adottare retoriche paranoiche e scelte securitarie, per far crescere le paure, per guadagnare facili punti politici, per non dover assumersi responsabilità nel trovare soluzioni ad una crisi complessa non è umano e rischia di distruggere l'Europa e farci pagare un prezzo enorme.

Noi non ci stiamo. La prossima settimana una sezione del nostro portale sarà a disposizione delle notizie e delle segnalazioni di voi lettori su chi ha deciso di reagire all'attuale deriva prendendosi delle responsabilità, agendo, provando a capirne di più. Questa settimana intanto abbiamo monitorato la situazione lungo la rotta balcanica; abbiamo descritto la vergognosa storia di un ”supereroe” antimigranti in Bulgaria; abbiamo evidenziato il clima di stato d'assedio che si sta diffondendo in Slovenia, nonostante la presenza di richiedenti asilo sia assolutamente limitata.

Bloc-notes: 'Safe Passage Now': una Marcia per i diritti dei rifugiati; Montenegro nella NATO, più sì che no; Turchia – Bulgaria, sgarbi diplomatici; Macedonia, elezioni posticipate al 5 giugno; Nuove regole lungo la rotta balcanica

19 febbraio

19/02/2016 - 

Imbarazzo

E' il terzo governo in 12 mesi e probabilmente non durerà molto. La Moldavia sta sprofondando sotto il peso della corruzione della classe politica al governo che si ammanta solo a parole degli ideali europei. L'imbarazzo di Bruxelles in un approfondimento di Danilo Elia.

Non ha che l'imbarazzo della scelta. Alcuni analisti in Serbia sostengono che l'attuale premier Aleksandar Vučić starebbe considerando l'ipotesi di scendere in campo per la poltrona presidenziale. Le analisi di Dragan Janjić e Francesco Martino.

In settimana poi un reportage sui cosiddetti non-SIA, quei rifugiati e migranti che non provengono da Iraq, Siria e Afghanistan e che vengono bloccati lungo la rotta balcanica; un'intervista a Zoran Zaev, leader dell'opposizione in Macedonia; un reportage sugli sconfitti della transizione in Bulgaria; il tentativo in Georgia di introdurre una legge sulla blasfemia. Buona lettura.

Bloc-notes: Are you Syrious? Vestiti ed informazioni; Addio a Srđan Dizdarević, attivista per una Bosnia Erzegovina senza discriminazioni; La Bosnia Erzegovina consegna la propria candidatura all'UE

Save the date! Il prossimo 26 novembre la Federazione nazionale della stampa italiana promuove a Roma un incontro sulla repressione della libertà di espressione in Azerbaijan. Tra gli altri interverrà anche il corrispondente di OBC Simone Zoppellaro.

12 febbraio

12/02/2016 - 

Rock

Sbarcati a Lesbo hanno iniziato a distribuire ai turisti copie del loro primo disco, l'unica cosa che si erano portati con sé. In settimana abbiamo incontrato il cantante dei siriani Khebez Dawle, che con gli altri tre componenti della band ha attraversato tutti i Balcani per raggiungere, infine, Berlino.

C'è un'ironia tutta balcanica nel definire Happy Machine l'alambicco utilizzato da molte famiglie in Bosnia Erzegovina per distillare la grappa. Ed è così che i Dubioza Kolektiv, storica band di Sarajevo, hanno titolato il loro ultimo album, uscito oggi. Un'intervista con il loro bassista, Vedran Mujagić.

In settimana poi la battaglia per salvaguardare il lago di Ohrid, oasi di ricchezza e diversità ambientale, oggi minacciato dai programmi del governo di Skopje; l'Albania e il suo controverso rapporto - anche dal punto di vista legislativo - con il passato autoritario; le responsabilità degli intellettuali bosniaci sul fallimento dell'esperienza dei Plenum. E molto altro! Buona lettura.

Bloc-notes: Censimento in Bosnia Erzegovina: dopo tre anni i risultati?; Premio Dink a Anna Mazzone; Armenia: le critiche dell'OSCE sul referendum costituzionale; Turchia, i ricorsi sul coprifuoco nel sud-est avranno la priorità davanti ai giudici di Strasburgo; Belgrado: intitolata via a Srđan Aleksić; Rotta balcanica, morte nella neve

5 febbraio

05/02/2016 - 

Inquietudini

Inquietano le notizie che continuano ad arrivare dalla Turchia. Di fatto, il sud-est del paese, è in guerra: sarebbero, nei soli ultimi sei mesi, quasi mille i morti tra soldati turchi, militanti del PKK curdo e civili. In settimana la nostra corrispondete Fazıla Mat ci ha riportato una tragica e emblematica vicenda avvenuta nella città di Cizre.

Con il nuovo governo la Croazia rischia di rimanere prigioniera del suo passato più nero: ci racconta il perché Francesca Rolandi, in un suo editoriale. Spostandoci di poco più a nord il nostro corrispondente Stefano Lusa ha intervistato il ministro degli Esteri sloveno Karl Erjavec: tutte le inquietudini dell'Europa nei confronti di profughi e migranti.

In settimana poi abbiamo analizzato il collasso del sistema sanitario in Ucraina; abbiamo portato alla luce la vicenda del master ERMA a Sarajevo e di come la necrosi istituzionale del paese pesi sul futuro; abbiamo poi – tra le molte altre cose - pubblicato un'ampia rassegna su come potrebbe evolvere il processo di pace a Cipro nel corso del 2016. Buona lettura!

Bloc-notes: L'Azerbaijan condannato a Strasburgo per maltrattamenti contro un giornalista; Grecia, la CEDU in difesa dei diritti dei detenuti; Turchia, altre due condanne a Strasburgo; Isole greche e rifugiati, nomination al Nobel per la Pace

29 gennaio

29/01/2016 - 

1989, 1974, 2016

Dopo il grande allargamento all'Europa dell'est pochi hanno pensato che si sarebbe necessariamente dovuti arrivare ad una nuova sintesi, che l’est avrebbe certamente fatto sentire il suo peso a livello comunitario. In un commento di Stefano Lusa l'Europa di oggi vista dalle sue periferie e forti paralleli con il 1989.

L'Europa dei muri non è solo quella dell'ungherese Orban o del filo spinato che solca i paesaggi rurali dell'Istria. Le enclave spagnole in Nordafrica, Ceuta e Melilla, da anni sono circondate da reticolati che le separano dal Marocco. Nel 1974 un gruppo di hippy jugoslavi percorreva il percorso al contrario rispetto a quello tentato dai migranti di oggi. Un amarcord di Azra Nuhefendić.

In settimana poi articoli di attualità - dal dibattito sul nuovo governo in Croazia ai primi passi verso l'elezione del presidente in Kosovo – e approfondimenti culturali, dedicati allo "Spinoza jugoslavo", Kalmi Baruh e ad una mostra a Roma dedicata alla figura di Maometto II, il sovrano che poco più che ventenne conquistò Costantinopoli.

Bloc-notes: In viaggio verso lo “stato islamico” e ritorno; Istanbul, scontro sugli orti storici di Yedikule; Sarajevo, l'arresto di Radončić; Sofia, il volo da brivido tra i blok; Turchia, illegale per la CEDU la chiusura del partito curdo DTP nel 2009

Da non perdere! Si tengono domani, sabato 30 gennaio, le premiazioni del Trieste Film Festival dove verrà assegnato, per la prima volta, il Premio Osservatorio Balcani e Caucaso

22 gennaio

22/01/2016 - 

Hollywood

Sembra una pagina della sceneggiatura di un film d'azione hollywoodiano quanto è accaduto alla vigilia di Natale a Lyutvi Mestan, leader di uno dei partiti al governo in Bulgaria: Gli è stata ritirata la scorta e lui e famiglia si sono precipitosamente rifugiati nell'ambasciata turca. Vicende personali, intrighi locali e geopolitica in un approfondimento da Sofia di Francesco Martino.

Non è Hollywood ma è quasi più bella. Nella magnifica Trieste inizia oggi il Trieste Film Festival, dedicato al cinema del sud est Europa. E' la prima edizione senza Annamaria Percavassi, sua ideatrice e direttrice artistica, scomparsa recentemente. Ci sarà anche un Premio Osservatorio Balcani e Caucaso.

Sono sempre più tese le relazioni tra i paesi dell'area del Caucaso e del vicino Medioriente. E il conflitto in Siria rischia di allargarsi. Matteo Pugliese ci racconta delle sanzioni dell'Abkhazia alla Turchia, Marilisa Lorusso delinea le relazioni intricate tra Turchia, Russia e Armenia, Gilda Lyghounis il dramma dei bambini non accompagnati siriani che attraversano il Mar Egeo.

Bloc-notes: Kosovo, il Parlamento europeo approva l'accordo d'associazione; Rotta balcanica, corsa nel gelo; Moldavia: nuovo governo tra le proteste; HWR: continuano gli abusi contro i migranti in Bulgaria; Macedonia: elezioni anticipate il 24 aprile, ma nessun accordo; Crimini UÇK, l'Olanda ospiterà la Corte Speciale

15 gennaio

15/01/2016 - 

Silenzio

Ferdinando detto Fer, ha scritto non molto tempo fa agli amici, da un piccolo paesino della Carnia. Su Danilo Kiš, a ottant'anni dalla nascita, c'era a suo avviso troppo silenzio. Il nostro Božidar Stanišić era tra i destinatari di quella missiva. La sua risposta sulle nostre pagine.

E' un'insolita quiete quella che regna nei quartieri più turistici di Istanbul in questi giorni, dopo l'attentato di martedì scorso. Inquieta la mancanza del caos creativo di questa grande città. In settimana abbiamo pubblicato l'approfondimento di Dimitri Bettoni e le corrispondenze radio di Fazıla Mat.

Ridurre al silenzio. E' questo che le autorità azere dimostrano di volere rispetto a chi dissente. A farne le spese non solo giornalisti e attivisti locali, ma anche giornalisti italiani, finiti su una sorta di lista di proscrizione. In cui è presente anche il giornalista di Osservatorio Balcani e Caucaso Simone Zoppellaro. Abbiamo raccontato in settimana l'intera vicenda.

Bloc-notes: Trieste Film Festival: il premio OBC fra le novità; Oscar 2016: le nomination dell'est; Macedonia, arrivano le dimissioni di Gruevski; Istria, una marcia per la pace lungo i confini; Turchia: arrestato e malmenato il giornalista Nedim Oruç; Sarajevo verso la candidatura UE? Ma Bruxelles ricorda le questioni in sospeso; Crisi politica, il Commissario UE Hahn torna in Macedonia. Mentre continua la crisi dei profughi

8 gennaio

08/01/2016 - 

Montagne

I Monti Šar sono uno di massicci più rilevanti dei Balcani. Ospitano la specie a rischio della lince dei Balcani, popolazioni primordiali di pini macedoni e sui loro pendii si può trovare anche la grande genziana gialla, pianta medicinale in via di estinzione. Ora sembra concreta la possibilità di tutelarli da deforestazione e cemento dichiarandoli parco nazionale. Un approfondimento del nostro Ilcho Cvetanoski.

Chi sta dietro la montagna? Nel linguaggio comune in Turchia l’espressione “salire in montagna” richiama immediatamente l’esperienza dei giovani curdi che hanno abbandonato la loro vita quotidiana per arruolarsi nel PKK. È di quella montagna che parla un libro recentemente pubblicato di Bejan Matur, poetessa turca. La recensione di Francesco Marilungo.

Non sono appassionati dei monti ma piuttosto di mare, sole e spiagge. Sono i 4 milioni di russi abituati ogni anno a trascorrere le loro vacanze sulle coste anatoliche. Dopo l'abbattimento del caccia SU-24 russo da parte di Ankara però la Turchia è divenuta destinazione sconsigliata ai viaggiatori provenienti da Mosca. Ne approfitterà la Grecia? Un approfondimento di Gilda Lyghounis. Questo e molto alto in questi giorni su OBC. Buona lettura!

23 dicembre

23/12/2015 -  Roberta Bertoldi

2015

Ci stiamo avvicinando alla fine dell'anno ed è inevitabile volgere indietro lo sguardo a quel che è stato il nostro lavoro. Molti gli anniversari importanti che cadevano quest'anno ai quali abbiamo dedicato dei dossier di approfondimento. I cento anni dal Genocidio armeno e i vent'anni da quello di Srebrenica, gli accordi di pace di Dayton. La cronaca ci ha portato a seguire migranti e rifugiati lungo la rotta balcanica, la crisi politica macedone, i giochi europei di Baku e la salvaguardia del Mare Adriatico minacciato dai progetti di estrazione petrolifera. Infine il lavoro al progetto sulla libertà dei media in Europa ci ha ricordato quanto sia importante tutelare questo diritto e promuovere il dibattito pubblico transnazionale.
Per i nostri 15 anni abbiamo festeggiato con il convegno Transeuropa. Reti di società civile e pubblicato i tre relativi Position paper.
E poi decine di incontri pubblici e docenze.

Oltre a tutto questo, il nostro lavoro quotidiano: questa settimana si è parlato degli scontri tra forze di sicurezza turche e PKK nel sud-est della Turchia, del conflitto istituzionale aperto tra Banja Luka e Sarajevo, dello scontro tra opposizione e maggioranza in Albania, di confini e filo spinato negli articoli di Francesca Rolandi e Stefano Lusa e tanto altro ancora.

Questa è l'ultima newsletter del 2015 e dandovi appuntamento all'8 gennaio prossimo, auguriamo a tutti Buone Feste!

Bloc notes: Uranio impoverito, ancora un morto; Grecia, approvate unioni civili per le coppie omosessuali; Kosovo, le condizioni dell'UE per la liberalizzazione dei visti; Trasporti ed energia, il Montenegro apre altri due capitoli negoziali con l'UE

18 dicembre

18/12/2015 - 

La legge

In Armenia tramite referendum è stata recentemente approvata una riforma costituzionale che permetterà al presidente in carica di continuare a governare, questa volta nei panni di primo ministro. Legge e politica in un approfondimento a firma di Marilisa Lorusso.

Da Yerevan all'Olanda: il Tribunale dell'Aja ha ribaltato il verdetto emesso in primo grado a carico di Jovica Stanišić e Franko Simatović riaprendo la discussione sulle responsabilità di Belgrado per i crimini commessi in Bosnia Erzegovina e Croazia: l'analisi di Caterina Bonora. Un giudice che si è sentito diffamato e un giornalista condannato a risarcirgli 20mila euro: la vicenda di Dražen Ciglenečki, giornalista del quotidiano fiumano Novi list ed i commenti di esperti e giornalisti in un approfondimento di Sven Milekić.

In settimana poi una recensione di "Non luogo a procedere", il romanzo di Claudio Magris che narra gli orrori della Risiera di San Sabba a Trieste; la finanziaria di Tsipras in Grecia; la strada tutta in salita per uscire dall'impasse politica in Macedonia; un fumetto firmato Operazione Colomba in cui si raccontano le vendette di sangue in Albania e infine le tradizioni millenarie delle montagne della Strandzha, al confine tra Bulgaria e Turchia.

Bloc-notes: Arrestato per corruzione l'ex presidente serbo-montenegrino Svetozar Marović; Macedonia-Grecia, prove di soluzione sulla questione del nome?

Cassetta degli attrezzi! OBC ed ECPMF sono lieti di presentarvi il Resource Center, la cassetta degli attrezzi per la libertà dei media. Clicca qui per saperne di più!