Primo Piano

11 dicembre

11/12/2015 - 

Due

Due giri di consultazioni non sono bastati in Croazia per arrivare ad un accordo per la formazione di un nuovo governo. MOST, di fatto ago della bilancia, non si è schierato al fianco di nessuno dei due contendenti storici della politica croata, il Partito socialdemocratico e l'HDZ. E' sempre più probabile il ritorno alle urne.

Sono due le mete di viaggio recenti dei rappresentanti dell'Abkhazia, regione secessionista della Georgia: Venezuela e Repubblika Srpska. Il presidente di quest'ultima, Milorad Dodik, ha colto l'occasione per ribadire il diritto all'autodeterminazione delle due entità, spingendo per l'ennesima volta sull'ipotesi della disgregazione della Bosnia Erzegovina.

In settimana poi, tra le varie pubblicazioni, l'estradizione in Italia di Hanefija Prijić, il cittadino bosniaco considerato responsabile dell'uccisione di tre pacifisti italiani nel 1993; conseguenze e retroscena delle dimissioni in Serbia del ministro della Difesa Bratislav Gašić negli articoli di Antonela Riha e Dragan Janjić; un'intervista al presidente de-facto del Nagorno-Karabakh e infine Nico Staiti, professore di etnomusicologia all'Università di Bologna ci ha raccontato la musica tradizionale del Kosovo.

Save the date! Il 12 dicembre a Tirana (ALB) la direttrice scientifica di OBC Luisa Chiodi interviene alla conferenza The Albanian Student Movement And Political Change in Albania, 1990-1991 organizzata dalla New York University.

4 dicembre

03/12/2015 - 

Turchia

La Turchia dei nostri giorni riassume in sé molti dei drammi e delle inquietudini che tormentano il nostro continente: le contraddizioni della guerra all'Isis, le centinaia di migliaia di persone in fuga dalle guerre mediorientali, i difficili rapporti con la Russia e infine il contrasto tra tutela dei diritti umani e interessi geopolitici.

Ne abbiamo parlato in settimana, analizzando l'accordo raggiunto sui migranti tra Ue e Turchia, e denunciandone la miopia; dando voce ai giornalisti turchi, repressi duramente se si discostano dalla narrativa governativa; approfondendo la drammatica uccisione dell'avvocato Tahir Elçi e tracciando uno scenario sulle possibili conseguenze dell'accresciuta tensione tra Ankara e Mosca.

In settimana poi la solidarietà balcanica, un seme di speranza per le relazioni nella regione; la Crimea, rimasta al buio, dove prosegue l'integrazione del territorio con la Russia; la bufala, in Serbia, del colpo di stato e la campagna di crowdfunding dell'associazione Scorpio, che fa scoprire alle ragazzine e ragazzini bosniaci gli ambienti naturali del proprio paese. Buona lettura!

Bloc-notes: Il Montenegro invitato a far parte della NATO; Turchia, giornalisti a rischio; Rotta balcanica, anche la Macedonia alza un muro

Save the date! Il 12 dicembre a Tirana (ALB) la direttrice scientifica di OBC Luisa Chiodi interviene alla conferenza The Albanian Student Movement And Political Change in Albania, 1990-1991 organizzata dalla New York University.

Il 9 dicembre a Trento Marzia Bona di OBC introduce il film "A perfect day" di Fernando León de Aranoa

27 novembre

27/11/2015 - 

Modelli

Per Zlatko Dizdarević, ex direttore della sarajevese Oslobodjenje, gli Accordi di pace di Dayton – che posero fine alla guerra in Bosnia Erzegovina - non possono essere un modello per altre situazioni di conflitto, avendo comportato la distruzione della società bosniaca e il saccheggio delle risorse del paese. Un suo intervento.

In Svizzera gli albanesi rappresentano una minoranza rilevante. Ed aspirano ad essere una "minoranza modello". Ma questo concetto, se assunto come categoria, è un mito ed ha come contraltare la stratificazione sociale e l'ineguaglianza. Un approfondimento di Lura Limani pubblicata in collaborazione con Fabrikzeitung.ch.

In settimana poi, tra le altre cose, la cooperazione in campo energetico di Grecia e Israele; i dieci anni di Save the Dogs in Romania; la satira e la minoranza azera in Iran; un'analisi del calo del numero dei cittadini albanesi residenti in Italia; un'intervista al giornalista turco Bülent Mumay; un approfondimento su una recente aggressione ad un membro del Consiglio anticorruzione in Serbia; l'arresto di due giornalisti del quotidiano turco Cumhuriyet. Buona lettura!

Bloc-notes: Siria, jet turchi abbattono bombardiere russo; Bosnia Erzegovina: bomba a Zavidovići; Sarajevo: le indagini sull'attentato

TRANSEUROPA: Il 21 novembre scorso si è svolto il nostro convegno internazionale "Transeuropa. Reti di società civile". Nella pagina dedicata all'evento sono ora disponibili tutte le video registrazioni della giornata

20 novembre

19/11/2015 - 

Attenzione

L'attenzione internazionale sulla rotta balcanica sta andando progressivamente scemando. Nonostante questo i paesi dell'area continuano a dover affrontare un massiccio afflusso di persone. Questa settimana abbiamo pubblicato un approfondimento di Francesca Rolandi sulle reazioni a quanto sta avvenendo della politica e della società croata.

L'attenzione sulla libertà dei media ed il loro pluralismo non è mai stata alta nel dibattito pubblico di molti paesi europei. Ed è paradossale. Ma come dimostra la vicenda di Brankica Stanković – intervistata in settimana - non basta essere una delle giornaliste più note della Serbia per evitare la marginalizzazione, che parte innanzitutto dai propri colleghi giornalisti: le conseguenze del coraggio di dire la verità.

Di rifugiati, accoglienza, libertà dei media e futuro dell'Europa dibatteremo domani, a Rovereto. OBC festeggerà infatti i suoi 15 anni di attività con un convegno internazionale e una festa. Un momento per incontrarsi e per rilanciare l'importanza della conoscenza reciproca in un'Europa ferita, ma ciononostante piena di risorse e vitalità. A prestissimo!

Vai al programma di TRANSEUROPA. Reti di società civile

Bloc-notes: Sarajevo: le indagini sull'attentato; Sparatoria a Sarajevo, rischio terrorismo;

13 novembre

13/11/2015 - 

Transeuropa

Sabato 21 novembre ci ritroviamo tutti a Rovereto, per un convegno internazionale e per festeggiare assieme i 15 anni di attività di Osservatorio Balcani e Caucaso. Un'occasione d'incontro per noi importante, che arriva dopo un anno molto difficile, nel quale voi lettori, amici, appassionati delle aree che seguiamo ci avete dato un aiuto fondamentale.

E' stato infatti il caloroso sostegno che ci avete dimostrato a permettere che il nostro progetto non venisse radicalmente ridimensionato. Purtroppo il futuro è ancora incerto ma siamo più convinti che mai che si debba continuare ad investire sulla conoscenza reciproca, sull'Europa casa comune e aperta, sul superamento delle fratture, tra ovest ed est, che ancora esistono.

Per questo, nel pomeriggio di sabato 21, dibatteremo con numerosi e prestigiosi ospiti dell'Europa a vent'anni dalla firma degli Accordi di pace di Dayton, che posero fine alla guerra in Bosnia; dell'esodo lungo la rotta balcanica e delle sue implicazioni; di libertà dei media e pluralismo come pilastro cruciale per le nostre democrazie. Augurandoci di potervi incontrare di persona, questo il link al programma della giornata.

Bloc-notes: Sofia, paesaggio urbano; Germania, migliaia di richiedenti asilo balcanici a rischio rimpatrio; La commissione Ue presenta i nuovi “Progress report”; Kosovo, per tre voti niente UNESCO

6 novembre

05/11/2015 - 

Vado

Il premier Victor Ponta non è riuscito a resistere alla pressione della piazza. “Me ne vado per senso di responsabilità” ha dichiarato in settimana dimettendosi. Decine di migliaia di cittadini erano scesi in strada la notte precedente chiedendo che qualcuno si assumesse le responsabilità politiche per il rogo di un discopub in centro a Bucarest, dove hanno trovato la morte 32 giovani.

Chi invece non se ne andrà, ed anzi ha consolidato il suo potere è il presidente turco Erdoğan. Il suo partito, l'AKP, ha vinto le elezioni e torna al governo in solitaria. La vittoria, nata in un contesto di gravissime violenze, porta stabilità ma nasconde non poche zone d'ombra.

Un altro che non se ne va – ma in questo caso era ben noto anche prima del momento elettorale tenutosi domenica – è il presidente dell'Azerbaijan Aliyev. Il suo partito ha ottenuto 70 seggi su 125 . Una miriade di piccoli partiti a lui fedeli si son presi il resto.

Bloc-notes: Romania: il premier Ponta si dimette; Elezioni in Azerbaijan; Elezioni in Turchia: vince l’AKP

A Rovereto la festa con OBC! Sabato 21 novembre siete tutti invitati per l'evento speciale TRANSEUROPA. Reti di società civile . Una conferenza internazionale e un momento di festa per i 15 anni di OBC e per continuare il rilancio in una situazione non facile per la cultura in Italia. Un traguardo da festeggiare con voi che, seguendoci tutti i giorni e mobilitandovi a migliaia la scorsa primavera, ci avete consentito di raggiungere!

Save the date! A Rovereto, il 13 novembre, Luisa Chiodi, direttrice scientifica di OBC, introduce e modera l'incontro Sarajevo, il Tribunale delle donne. Un approccio femminista alla giustizia, promosso dalla Casa delle Donne. A Torino, il 12 novembre, Andrea Rossini,giornalista di Osservatorio Balcani Caucaso, interviene al seminario Vent'anni da Dayton .

30 ottobre

30/10/2015 - 

Nero

Uniformi nere, come l'ideologia a cui si ispirano. In Croazia Branimir Glavaš, condannato per crimini di guerra, non solo può candidarsi ed entrerà con tutta probabilità in parlamento, ma ha anche costituito una milizia di partito senza che nessuno glielo impedisse. La Croazia, la destra e le imminenti elezioni politiche in questo approfondimento di Drago Hedl.

La prossima, sarà una domenica nera per la democrazia azera. Si voterà per il nuovo parlamento ma non vi è alcuna speranza che i cittadini possano esprimere liberamente il loro voto. Intanto l'Osce decide di non monitorare le elezioni perché le autorità azere le hanno posto troppi vincoli. L'articolo di Arzu Geybullayeva.

Domenica primo novembre si vota anche in Turchia. Elezioni cruciali segnate dal tragico attentato di Ankara, dal conflitto turco-curdo, dalla volontà di potenza sempre più manifesta del presidente Erdoğan. In settimana abbiamo intervistato il candidato dell'HDP Musa Piroğlu, che da sempre si batte per i diritti dei disabili; Selin Kori dell'associaizone Oy ve Ötesi, che si occupa di monitoraggio elettorale e infine Soli Özel, docente all’Università Kadir Has di Istanbul ed editorialista di Haber Türk.

Bloc-notes: Un mese di cultura italiana in Bosnia Erzegovina; Dortmund: arrestato Hanefija Prijić; Kosovo: firmato l'Accordo di Stabilizzazione e Associazione con l'UE; Solimano alla conquista del Sud America

A Rovereto la festa di OBC! Sabato 21 novembre siete tutti invitati per l'evento speciale TRANSEUROPA. Reti di società civile. Una conferenza internazionale e un momento di festa per i 15 anni di OBC e per continuare il rilancio in una situazione non facile per la cultura in Italia. Un traguardo da festeggiare con voi che, mobilitandovi a migliaia, ci avete consentito di raggiungerlo!

Save the date! A Rovereto, il 6 novembre, Luisa Chiodi, direttrice scientifica di OBC, introduce la tavola rotonda organizzata nell'ambito del convegno internazionale "Profughi/Rifugiati. Spostamenti di popolazioni nell’Europa della Grande guerra 1914-1918. Alle radici di un problema contemporaneo"

23 ottobre

23/10/2015 - 

Ordine pubblico

Continua il flusso di migliaia di persone che stanno attraversando i Balcani in fuga dalla guerra. Negli ultimi giorni è stata coinvolta direttamente la Slovenia che – denuncia il nostro corrispondente Stefano Lusa – purtroppo sta gestendo la situazione come se si trattasse di una questione di ordine pubblico e non di una catastrofe umanitaria. Sul tema, in settimana, anche un reportage di Giovanni Vale e le denunce sulle violenze della polizia bulgara contro i migranti raccolte dal nostro inviato Andrea Rossini.

Mano pesante quella della polizia montenegrina sabato scorso contro il Fronte Democratico che da settimane sta scendendo in piazza chiedendo le dimissioni del premier e nuove elezioni, denunciando corruzione imperante e brogli elettorali: sgomberato con la forza l'accampamento dei dimostranti davanti al parlamento, perché “non autorizzato”.

In settimana, tra le altre cose, un sondaggio che vede per protagonisti i giovani del sud-est Europa; l'acuirsi del conflitto tra Armenia e Azerbaijan analizzato dal giornalista Thomas De Waal; la sfida di Tsipras, in Grecia, agli oligarchi sulle frequenze tv; il rilancio dell'agricoltura georgiana attraverso le cooperative e l'annaspare della ricerca scientifica in Bulgaria. Buona lettura!

Bloc-notes: UNESCO, passo avanti per il Kosovo; Internet Forum a Stoccolma; Crisi politica in Macedonia: trattative bloccate, UE frustrata; Moldavia: il furto del secolo e la guerra tra oligarchi; Montenegro: sei giorni per le dimissioni di Đukanović

A Rovereto la festa di OBC! Sabato 21 novembre siete tutti invitati per l'evento speciale TRANSEUROPA. Reti di società civile. Una conferenza internazionale e un momento di festa per i 15 anni di OBC e per continuare il rilancio in una situazione non facile per la cultura in Italia. Un traguardo da festeggiare con voi che, mobilitandovi a migliaia, ci avete consentito di raggiungerlo!

La Newsletter della scorsa settimana non vi è mai arrivata per un problema tecnico, ora risolto. Ce ne scusiamo.

primo piano prova

13/10/2015 -  Roberta Bertoldi

Primo piano

27 agosto 2015. Un camion abbandonato lungo la corsia d'emergenza dell'autostrada A4, non lontano dalla capitale austriaca Vienna. Al suo interno vengono rinvenuti i corpi senza vita di 71 persone: 59 uomini, 8 donne e 4 bambini. Sono rifugiati siriani , morti soffocati nel tentativo di raggiungere il sogno di una nuova vita nel cuore dell'Europa . Il camion viaggiava col logo di un allevamento di polli slovacco e con targa ungherese. Le indagini di polizia, però, puntano il dito in un'altra direzione: sei delle sette persone di nazionalità bulgara (il settimo è afghano).

La crisi dei rifugiati ha riempito lo spazio informativo nei Balcani. I profughi, però, sono spesso rimasti ai margini dell'attenzione: sui media dell'area, a farla da padrone sono state strumentalizzazioni e diatribe politiche.

La crisi dei rifugiati ha riempito lo spazio. I profughi, però, sono spesso rimasti ai margini dell'attenzione: sui media dell'area, a farla da padrone sono state strumentalizzazioni e diatribe politiche

Bloc notes: Il massacro di Ankara; Macedonia: rimandata al 20 ottobre la discussione della legge sulle intercettazioni;

Da non perdere: A Bruxelles una conferenza che ha visto riunirsi i giornalisti investigativi di tutta Europa. E dove è stato lanciato l'ECPMF.

9 ottobre

09/10/2015 - 

Geometria

A Mostar si è riusciti a far quadrare il cerchio? Per Rodolfo Toè per la prima volta qualcosa sembra muoversi nella città erzegovese dove sono ancora forti le divisioni dopo il conflitto degli anni '90.

Rimanendo in Bosnia: il percorso di integrazione europea del paese sembra senza fine, più retta quindi che segmento. Ciononostante Davide Denti racconta di un'improvvisa accelerata che prevede, entro Capodanno, la presentazione della candidatura ufficiale.

Il “Piano Merkel”, proposto dal centro studi ESI per la gestione dell'attuale crisi rifugiati, non è costituito da un numero infinito di punti: sono solo due i principali. La Germania accetti 500.000 profughi all'anno, permettendo si consegnino le domande d'asilo direttamente in Turchia; la Turchia accetti che chi passa illegalmente i suoi confini con la Grecia e la Bulgaria possa essere immediatamente rimandato indietro. Buona lettura!

Bloc-notes: Macedonia: rimandata al 20 ottobre la discussione della legge sulle intercettazioni; Secondo Nobel per la Turchia; Romania e Bulgaria: addio a Schengen; Serbia, 5 ottobre 2000: 15 anni dalla rivoluzione democratica; Moldavia: ridateci il miliardo!

Save the date! La direttrice scientifica di OBC Luisa Chiodi partecipa l'11 e 12 ottobre a Trento, nell'ambito del festival Religion Today alla presentazione dei film "Tito's glasses" e "Isceljenje - Healing"