Murat Uyurkulak è uno degli scrittori più rappresentativi dell’opposizione turca. In Tol. Storia di una vendetta, recentemente uscito in italiano, racconta la Turchia dopo il colpo di Stato del 1980
E' l'ultimo libro uscito in Italia per la casa editrice Nottetempo della scrittrice Dubravka Ugrešić. Una riflessione sull'Europa del Novecento, in particolare quella dell'est. Recensione
Storie di identità sospese, la difficoltà di fare i conti col passato e il significato di essere bosniaci in Italia, sono i temi dell'ultimo libro della scrittrice Elvira Mujčić
In occasione della presentazione a Rovereto, sabato 11 giugno, dell’edizione italiana del romanzo L’isola di Meša Selimović, una riflessione sull’autore e sui suoi romanzi
Lo scrittore azero Akram Aylisli, cui le autorità azere hanno recentemente impedito la partecipazione al Festival Letterario Incroci di civiltà, scrive al presidente Ilham Aliyev per descrivere il senso profondo della propria opera
Dal 15 febbraio in libreria il romanzo L’isola di Meša Selimović. Il commento di Božidar Stanišic su questa straordinaria opera di uno dei più importanti autori del Novecento europeo
Armin T. Wegner fu uno dei pochi scrittori che osò sfidare il Terzo Reich. Fu testimone inoltre del genocidio armeno. La sua storia raccontata da Gabriele Nissim nel lbro La lettera a Hitler. Una recensione
Nel romanzo d'esordio di Ismet Prcić, giovane scrittore bosniaco trapiantato in California, la guerra esplode, inesorabile, nella propria interiorità. Una recensione
Una tragica sinfonia ispirata alla società bulgara post-comunista. Dove denaro e sesso sono gli elementi che condizionano più di tutto le relazioni tra gli individui. Una recensione
Vincitore nel 2014 del prestigioso premio letterario serbo NIN col romanzo “La casa della memoria e dell’oblio”, Filip David è uno degli scrittori serbi più noti all'estero. Nostra intervista
Quest'anno ricorrono i sessant'anni dalla scomparsa di Isak Samokovlija (1889-1955), scrittore e drammaturgo, uno dei sefarditi sarajevesi sopravvissuti al pogrom nella Seconda guerra mondiale
Berislav Blagojević, classe 1979, è una delle voci più brillanti e poliedriche della nuova letteratura bosniaco erzegovese. E' l'autore di Tiši od vode [Più calmo dell’acqua, 2013], un requiem sulla guerra privo di ogni schermo ideologico sulle perduranti contraddizioni del dopoguerra. Intervista
Un viaggio attraverso tutto il '900, dalla Grecia agli Stati uniti e ritorno. La deriva di una madre, il dolore dei suoi figli, ciò che non si sapeva in famiglia che infine viene detto. Una recensione
È stato l’autore jugoslavo più letto nel dopoguerra. Criticato da Tito e da Đilas, era amato dal pubblico come scrittore dei partigiani e insieme di narrativa per l'infanzia. Il suo patrimonio di racconti proveniva dalla krajina bosniaca, la sua tomba fu un ponte di Belgrado
La vera storia di Euglent, un adolescente che dall'Albania approda in Italia. Il racconto di viaggi illegali per raggiungere l’Europa e altre migliaia di storie cui il protagonista darà voce. Una recensione
Soldato con l'uniforme imperiale, Miloš Crnjanski affronta in prima persona la Grande guerra e ne scrive nei suoi diari. Vicino ai suoi contemporanei europei per temi e sensibilità, ne prende le distanze per lo stile e la lirica della sua prosa
Nel libro di Misho Loncarevic, Balcanoides, si intrecciano, come facce di una stessa medaglia, le storie di tre giovani appartenenti ad etnie diverse, divenuti insieme ufficiali militari e amici, sullo sfondo dei tragici avvenimenti che portarono alla dissoluzione della ex-Jugoslavia. Recensione
Seconda prova letteraria del regista armeno Vasken Berberian, "Sotto un cielo indifferente" è un testo coinvolgente, che sembra fatto apposta per sfidare la rappresentazione più comune di quello che è il vero protagonista del romanzo: il popolo armeno. Nostra recensione
E' stato un grande dell'espressionismo serbo ed europeo, contemporaneo dei principali rappresentanti dell’avanguardia serba: Miloš Crnjanski, Rastko Petrović, Stanislav Vinaver. Un ritratto del poeta Dušan Vasiljev, a 90 anni dalla morte
Cinque anni di carcere, in cui ebbe la sua formazione da scrittore, grazie all'incontro con il grande poeta turco Nâzim Hikmet. Di Orhan Kemal possiamo oggi leggere in Italia "La casa di mio padre". Una recensione
La presentazione della nuova edizione del libro Il giardino nero di Thomas de Waal, ha riunito a Tblisi, in Georgia, analisti e peacemakers di Armenia e Azerbaijan per discutere delle possibili soluzioni al conflitto "congelato" del Nagorno Karabakh
Lo scrittore bosniaco Hasan Kikić resta un autore poco tradotto e poco conosciuto all'estero. Eppure “Provincija u pozadini”, la sua opera migliore, è un romanzo sociale che parla al mondo intero e pone in risalto l’altra faccia del fronte della Grande guerra: la fame, la miseria e la disperazione viste con gli occhi di un bambino di nove anni
Una storia di famiglia, lunga tre generazioni, dalla Jugoslavia inizi '900 alle guerre degli anni '90. Una recensione pubblicata in collaborazione con Il Gioco degli Specchi
Il 24 marzo 1994 si suicidava Ana Mladić, figlia del noto generale Ratko Mladić accusato di crimini di guerra, ora all'Aja sotto processo. Perché Ana prese la pistola del padre e si tolse la vita? A questa domanda ha cercato di dare una risposta la scrittrice spagnola Clara Usòn con il romanzo “La figlia” (ed. Sellerio, tr. di Silvia Siche). Una recensione
“Tefteri” di Vinicio Capossela è un libro scritto con passione per la materia - ovvero il rebetiko, il genere per eccellenza della musica greca - e che commuove anche per l’amore nei confronti della Grecia che emerge prepotente. Una recensione
A 120 dalla nascita di Miloš Crnjanski, a Belgrado si rinnova l'interesse per la sua opera, mentre in Italia purtroppo è ancora scarsamente tradotto e conosciuto. Lo scrittore Božidar Stanišić ripercorre i ricordi di infanzia e alcuni momenti della vita da adulto trascorsi in compagnia dei libri di uno dei massimi rappresentanti delle letterature slave del XX secolo
"Non è un libro di facile lettura, né tanto meno facile da tradurre. Costantemente mi ha messo in condizione di confrontarmi con i miei limiti personali, con i pregiudizi radicati talmente bene persino dove credevo fermamente che non ci fossero". Una recensione