Dalla situazione in Ucraina prima dello scoppio della guerra, fino alla situazione oggi sul terreno e all'andamento dei negoziati nell'analisi di Giorgio Comai di OBCT, esperto di questioni post-sovietiche, ai microfoni di Radio Onda d'Urto (7 aprile 2022)
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Ai profughi ucraini è garantita una procedura di protezione speciale accelerata, ma i sistemi di accoglienza esistenti hanno centinaia di migliaia di richieste in sospeso che hanno fatto accumulare, in media, oltre 15 mesi di ritardo
Azra Nuhefendić, giornalista e scrittrice bosniaca, collaboratrice di OBCT, è intervenuta a Radio Marconi in occasione del trentennale dell'inizio dell'assedio della sua città, Sarajevo. Il suo racconto di allora, il suo sguardo sul conflitto attuale in Ucraina (6 aprile 2022)
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A 30 anni dall'inizio dell'assedio della capitale della Bosnia Erzegovina, Sarajevo, la giornalista e scrittrice nonché collaboratrice di OBCT Azra Nuhefendić ha ricordato quegli anni che rappresentano una ferita mai rimarginata, alla trasmissione "Esteri" di Radio Popolare (6 aprile 2022)
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Cominciava trent'anni fa, il 5 aprile 1992 l'assedio di Sarajevo: la capitale bosniaca sarebbe rimasta isolata e sotto i bombardamenti dell'esercito serbo-bosniaco per quasi quattro anni. Un anniversario che cade proprio mentre la guerra è tornata in Europa. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [5 aprile 2022]
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Sono passati trent'anni dall'inizio dell'assedio di Sarajevo. E con esso, una guerra durata quattro anni che, come scrive Azra Nuhefendić, nessuno tra i cittadini si aspettava, ma che in realtà era stata programmata per dividere il paese
L'Abkhazia va alla guerra, anzi alle guerre. Da un lato c’è la partecipazione diretta al conflitto in Ucraina, dall’altro c’è quella meno cruenta ma reale per la propria indipendenza (da Mosca), messa in forse da un contesto che diventa sempre più imprevedibile
Mentre la guerra continua a devastare l'Ucraina, l'onda lunga dell'invasione russa provoca scossoni anche nel Caucaso: l'Ossezia del sud, regione separatista della Georgia, ha annunciato l'intenzione di tenere un referendum per unirsi alla Federazione russa. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [2 aprile 2022]
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La mancata creazione di un’unica azienda responsabile dell’intero sistema radiotelevisivo pubblico della BiH e il costante calo delle entrate derivanti dal canone radiotelevisivo: sono questi i motivi principali della pessima situazione in cui versa il servizio pubblico della Bosnia Erzegovina
Anastasia Danilova è la direttrice dell'associazione di tutela e promozione dei diritti Lgbt Genderoc con sede a Chișinău. L'abbiamo incontrata, per capire qual è la situazione dopo un mese di guerra
Dopo oltre un anno di cessate il fuoco, interrotto da qualche scambio a fuoco sulle linee transfrontaliere, si è tornati a sparare in Nagorno Karabkah. Nonostante la presenza dei peacekeeper russi il 24 e 26 marzo scontri a fuoco hanno causato almeno 3 morti tra gli armeni
Un racconto di ciò che avviene in Moldavia, fra la capitale Chișinău dove “sostano” la maggior parte dei profughi fino al confine sud di Palanca, verso Odessa. Le testimonianze raccolte da DINAMOpress
Al di là della strumentalizzazione criminale che ne sta facendo il Cremlino i movimenti di estrema destra hanno caratterizzato le dinamiche politiche in Ucraina negli ultimi vent'anni. Un punto sulla situazione
A distanza di oltre tre decenni dallo scoppio delle guerre jugoslave, continuiamo a chiederci come si possa costruire una società pacifica. Cosa fanno oggi le principali organizzazioni pacifiste croate? Quali sono le loro priorità? Come il ricambio generazionale incide sulle loro attività?
Dayton, Bruxelles, Tuzla. Tre luoghi da cui parte l'analisi di Roberto Belloni sul dopoguerra nell'ex Jugoslavia e sulla presenza, spesso fallimentare, della comunità internazionale. Una recensione
Era un insegnante di geografia, a Mosca. Ma nel parlare della guerra in Ucraina ai suoi ragazzi non ha seguito le linee guida dettate dal Cremlino. E' stato licenziato ed ha lasciato il paese. La storia di Kamran Manafly
La guerra in Ucraina sta mettendo a dura prova la Georgia. La presidente della Repubblica Salomè Zourabishvili critica maggioranza e opposizione invitandole ad agire unite in vista degli interessi nazionali, in primis il percorso verso l'Ue. Il partito al governo, Sogno Georgiano, le risponde cercando di portarla davanti alla Corte costituzionale
Il think tank con sede a Berlino ha sviluppato una proposta per garantire accoglienza ai milioni di profughi di guerra provenienti dall'Ucraina. "Il calcolo di Putin è spietato: espellendo i civili, spera non solo di demoralizzare gli ucraini e costringerli ad arrendersi, ma anche di far rivoltare l'UE contro l'Ucraina e tradirla. Questo non deve accadere"
Il mondo politico della Macedonia del Nord si è schierato compattamente contro l'invasione russa dell'Ucraina. Nella pancia del paese, però, non mancano voci di sostegno alla “leadership forte” di Putin, alimentate dal risentimento per le porte ripetutamente chiuse dall'UE
Nell'autunno del 1994 sul pannello di presentazione della XIV Rassegna Internazionale di Satira e Umorismo “Città di Trento” lo studio d'Arte Andromeda aveva deciso di titolare la rassegna "Cessate il fuoco" in relazione al conflitto che si stava consumando in ex Jugoslavia. Ha deciso ora di riproporre quelle opere, firmate anche da artisti ucraini e russi, che i visitatori potranno acquistare per una raccolta fondi dedicata ai profughi ucraini
Nella guerra in Ucraina finora sono andate distrutte almeno la metà delle infrastrutture costruite per la transizione energetica. Il consorzio di aziende che fa parte dell’Associazione ucraina per le energie rinnovabili intende portare davanti ai tribunali internazionali competenti le autorità russe per chiedere un risarcimento
Dopo nove mesi di aspre discussioni mediate dall'Unione Europea e dagli Stati Uniti, nessun accordo è stato raggiunto sulla riforma della legge elettorale. Per i croati dell'HDZ, "nessuna condizione è stata soddisfatta per lo svolgimento di elezioni generali il prossimo ottobre"
La guerra in Ucraina sta generando conseguenze in diversi paesi dell'ex URSS. In Georgia ha provocato l'accelerazione della richiesta di candidatura all'UE e l'ingresso nella NATO, mentre è iniziato l'arrivo di cittadini russi in fuga, provocando nel paese reazioni contrastanti. L'analisi di Marilisa Lorusso, collaboratrice di OBCT (23 marzo 2022)
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L'aggressione russa all'Ucraina stravolge molti scenari, anche per la Macedonia del Nord. Abbiamo intervistato il ministro degli Esteri macedone Bujar Osmani su solidarietà europea, costi delle sanzioni alla Russia e possibili evoluzioni della diatriba con la Bulgaria che blocca il percorso di Skopje verso l'UE
Riusciranno i negoziati in corso tra Ucraina e Russia a portare al termine delle ostilità? Quali le richieste e posizioni espresse da Kiev e Mosca? Un commento
Fin dall’inizio dell’aggressione all'Ucraina il patriarca ortodosso di Bucarest Daniel ha chiamato i fedeli a impegnarsi nell’accoglienza di chi sta scappando dalla guerra. Una simile posizione è stata espressa anche dall’Unione delle chiese cristiane nella vicina Moldavia. Reportage
Membro Nato e con forti legami strategici ed economici con Mosca - ma anche con Kiev - la Turchia sta affrontando la sfida dell'aggressione russa all'Ucraina con estrema prudenza, nel tentativo di minimizzare i rischi, ma anche sfruttare le possibili opportunità