La decisione di Parigi di inviare "carri armati leggeri" AMX 10 in Ucraina non cambierà certo le sorti della guerra, tuttavia ha creato un precedente e influenzato la posizione di altri stati riguardo all’invio di carri armati pesanti all’esercito ucraino
Siamo stati a Kryvyj Rih, città industriale nell’Ucraina centrale. Lì abbiamo indagato su cosa le organizzazioni dei lavoratori stanno facendo e su come hanno reagito al conflitto
In continuo peggioramento la situazione umanitaria in Nagorno Karabakh, a seguito del blocco del corridoio di Lachin, che lo collega con l'Armenia, da parte dell'Azerbaijan. Gli organismi internazionali chiedono a Baku di riaprire il corridoio
Dopo oltre sette anni di odissea giudiziaria e dopo aver trascorso quindici mesi di custodia cautelare con l'accusa di traffico di droga, il giornalista investigativo Jovo Martinović lo scorso 17 gennaio è stato assolto per la seconda volta dalla Corte d'appello. In attesa della sentenza definitiva, lo abbiamo sentito
L'Unione europea ha dato il via libera lo scorso 23 gennaio a una sua missione a lungo termine in Armenia (EUMA). Monitorerà il confine con l'Azerbaijan, impiegherà circa un centinaio di persone e sarà momentaneamente guidata da Stefano Tomat, alto funzionario del Servizio per l'azione esterna dell'UE
Le condizioni di salute dell'ex presidente georgiano Mikheil Saakashvili sono allarmanti e non compatibili, secondo i medici, con il regime carcerario a cui è sottoposto. Si moltiplicano nel paese e all'estero le richieste di scarcerazione e di trasferimento in un altro stato
Cinque anni fa veniva assassinato il politico serbo-kosovaro Oliver Ivanović, una figura molto importante per la comunità locale. Se il suo omicidio ha contribuito all’acuirsi delle tensioni in Kosovo, la sua soluzione potrebbe contribuire invece a migliorare le relazioni tra Pristina e Belgrado
Il prossimo 19 marzo si terranno le elezioni presidenziali in Montenegro. L'intramontabile e attuale presidente della Repubblica Milo Đukanović si candiderà di nuovo? L'opposizione avrà un unico candidato o ognuno andrà per suo conto?
Si protrae la crisi in Nagorno Karabakh sul corridoio di Lachin, importante via di collegamento tra l'Armenia e gli oltre centomila armeni karabakhi. Il blocco del corridoio messo in atto oltre un mese fa dall'Azerbaijan sta già avendo serie ripercussioni di carattere umanitario
Si è aperto ieri a Mitilene, a Lesbo, il processo relativo al più grande caso di criminalizzazione della solidarietà in Europa. La nuotatrice siriana Sarah Mardini, assieme ad altri 20 imputati, sarà perseguita per "spionaggio e traffico di esseri umani"
L'Albania non rinuncia al suo progetto di offrire la cittadinanza a stranieri che investono nel progetto di porto turistico che gli Emirati Arabi costruiranno a Durazzo. Con il rischio di mettere in pericolo la liberalizzazione dei visti per l'area Schengen
Lo scorso 15 dicembre il Consiglio europeo ha finalmente deciso di accogliere le raccomandazioni della Commissione europea e di concedere lo status di paese candidato alla Bosnia Erzegovina. Decisione che, secondo molti analisti, non comporterà grandi cambiamenti né vantaggi per i cittadini e l’economia della BiH. La strada verso l’UE è ancora tutta in salita
Nonostante i tentativi di mantenere vivi i negoziati di pace tra Armenia e Azerbaijan, la situazione sta precipitando. Baku, con un atto di forza che rischia di creare una situazione umanitaria insostenibile, ha tagliato il collegamento tra Armenia e Nagorno Karabakh
Era una decisione attesa ma non scontata. I ministri degli Esteri dell'Unione europea hanno dato il loro via libera alla concessione dello status di candidato alla Bosnia Erzegovina. Un gesto molto politico nei confronti dei Balcani occidentali, nel contesto della guerra in Ucraina.
Ieri in Montenegro i sostenitori del DPS di Milo Đukanović si sono radunati fin dal mattino davanti al palazzo del Parlamento. La situazione è rimasta tranquilla fino alla sera quando i manifestanti hanno lanciato torce infuocate e oggetti contundenti contro la polizia, che ha risposto con gas lacrimogeni. Un ingresso del Parlamento è stato leggermente danneggiato. La polizia ha dichiarato che gli aggressori erano mascherati. Due manifestanti sono stati portati al pronto soccorso, mentre nessun agente di polizia sarebbe rimasto ferito.
Un'indagine di un pool di polizie interazionali ha portato a decifrare messaggi criptati da gruppi di criminali in tutto il mondo. Con conseguenze anche in Bosnia Erzegovina: decine gli arresti
Carceri sovraffollate, carenza di personale, scarse attività per i detenuti, ma soprattutto il perpetrarsi all’interno del carcere di modelli di criminalità e violenza. Un report del Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura e dei Trattamenti Disumani e Degradanti
Il primo ministro sloveno Robert Golob starebbe dimostrando di avere le stesse mire di controllo del suo predecessore Janez Janša. A farne le spese stavolta è la ministra dell'Interno Tatjana Bobnar che, dopo aver denunciato pressioni politiche sulla polizia da parte del premier, ha deciso di dimettersi
Oggi si apre a Tirana il vertice UE-Balcani. Un avvio movimentato: l’opposizione albanese ha dichiarato che manifesterà per le strade della capitale albanese per denunciare la deriva autoritaria e antieuropea del premier Edi Rama. Sarà presente anche il presidente serbo Vučić, nonostante avesse annunciato che avrebbe boicottato l'evento.
A fine novembre la Romania ha ospitato numerosi vertici internazionali, a conferma della sua centralità strategica a seguito del conflitto in Ucraina. Una rassegna
Il recente attentato nel cuore di Istanbul ha riportato alla ribalta la questione della violenza politica in Turchia, ma anche riproposto in modo drammatico le limitazioni all’accesso ad un’informazione libera nel paese causate dalla nuova "legge sulla disinformazione"
L’Armenia è impegnata in una frenetica attività per garantire la propria sicurezza e integrità territoriale e lo fa in vario modo, dalle relazioni già consolidate con la Francia a quelle con l'Iran
La Serbia sospenderà l’emissione di targhe automobilistiche che fanno rifermento a città che si trovano in Kosovo. Il Kosovo, a sua volta, rinuncerà all’annunciata intenzione di multare i proprietari dei veicoli con targa serba che non hanno proceduto alla re-immatricolazione dei veicoli.
Sembrava cosa fatta o quasi, la presidenza di turno dell’Ue in capo alla Repubblica Ceca pensava di mettere all’ordine del giorno di oggi 23 novembre la questione della liberalizzazione dei visti per il Kosovo. Nei giorni scorsi era stato detto che durante l’odierna riunione degli ambasciatori UE, tecnicamente il Comitato dei rappresentanti permanenti (COREPER), si sarebbe persino adottato un testo per l’accordo sulla liberalizzazione dei visti per il Kosovo.
In Montenegro il braccio di ferro tra capo dello stato e parte dell'opposizione sta generando una crisi politica ed istituzionale senza precedenti. Blagota Mitrić, presidente della Corte costituzionale del Montenegro, cerca di fare il punto della situazione
Nuove rivelazioni riaprono lo scandalo sorveglianza in Grecia: decine tra giornalisti, politici e imprenditori erano nel mirino di servizi segreti e spyware. Chi dava gli ordini?
Le forze dell'ordine georgiane sono state riformate dai governi di Mikheil Saakashvili dopo la Rivoluzione delle rose nel 2003. Tuttavia è rimasto l'asservimento totale al governo di turno
Dopo più di sei mesi dalle elezioni, la Serbia finalmente ha un nuovo governo. Senza grandi spiegazioni il presidente serbo Aleksandar Vučić ha già annunciato che il nuovo esecutivo durerà solo due anni e sarà guidato per la terza volta consecutiva da Ana Brnabić
Un appalto pubblico del valore di 20 milioni di euro "riservato" a un amico del presidente Klaus Iohannis. Nei sistemi di capitalismo clientelare, essere amici di chi detiene il potere può pagare e la lotta alla corruzione in Romania langue
L'opposizione scende in piazza a Banja Luka. Migliaia di persone protestano per denunciare presunti brogli elettorali e chiedono il riconteggio dei voti in tutta la Republika Srpska. Nel frattempo la Commissione elettorale centrale ha deciso di procedere al riconteggio dei voti in circa mille seggi elettorali in tutta la Bosnia Erzegovina