La via della Seta del terzo millennio trasporta carne umana. Il suo terminale in terra turca è Izmir: qui arrivano i muhajirin che, come Mussa Khan tentano la via dell’Egeo, per finire troppo spesso in fondo al mare. Per cercarlo, bisogna entrare a Basmane, porta d’Europa degli ultimi
Distanza, viaggio e precarietà non bastano a privare i rifugiati afghani delle proprie radici. Anche a Gaziantep si riunisce la "Jirga", il consiglio degli anziani, che siedono per affrontare il tema doloroso dell'esilio, ma anche i problemi quotidiani di chi vive di in bilico tra presente amaro e futuro incerto
I kaçakçılar, i trafficanti di esseri umani, non hanno biglietti da visita, né uffici di vendita. Si confondono tra la gente nei vicoli, nelle caffetterie, nella piazza davanti alla moschea. Sfuggenti, invisibili, onnipresenti sulla rotta dei migranti, potrebbero essere l'unico mezzo per ritrovare le tracce di Mussa Khan
Il fiume Evros, al confine tra Grecia e Turchia è l'ultima porta aperta verso l'Unione Europea per i migranti e richiedenti asilo politico. Una strada rischiosa, segnata da decine di incidenti e vittime. Grecia e Ue, intanto, non riescono ad uscire dalla logica della crisi permanente. Nostro reportage
Ancora fermi a Van e di Mussa Khan nessuna notizia. Prosegue il viaggio tra i muhajirin afgani intrappolati nella città turca, nel limbo dell'asilo temporaneo in attesa di proseguire il viaggio, magari anche illegalmente, attraverso Grecia e Italia
"Di notte, a Yuksekova, l’esercito ha l'autorizzazione di sparare a vista. Se vai lassù sii molto, molto prudente". Continua, anche su OBC il viaggio alla ricerca di Mussa Khan, rifugiato afgano in cammino verso un sogno chiamato "Europa". Un sogno che, troppo spesso, si paga con la vita
Mesi, anni, sempre in movimento. Respinti, invisibili, ai margini. E' questo il destino dei muhajirin afgani, alla tenace ricerca del sogno chiamato "Europa". Da oggi, con le puntate del blog "Mussa Khan", raccontiamo la loro odissea, attraverso Turchia, Grecia e Italia, fino alla stazione Ostiense di Roma
Proseguono i rimpatri dalla Francia di cittadini bulgari e rumeni di etnia rom. L'iniziativa del presidente Sarkozy, oltre a mettere in evidenza lo stato di malessere in Europa (e la tentazione dello “zingaro” come capro espiatorio) riporta alla luce tensioni mai sopite all'interno dell'Ue
Sfruttano le possibilità dei mezzi di comunicazione elettronici e quelle dei voli low cost. Vivono divisi tra il "qui" del paese di origine e il "là" di quello che hanno scelto per lavorare. Utilizzano identità multiple. Sono gli "euro-nomadi", gruppo in continua crescita anche in Bulgaria
Per i moldavi l'Europa è una febbre. L'aspirazione collettiva ad entrare nel cerchio magico dei Ventisette traspare nella pubblicità e nei nomi delle piazze. Nel segno della libertà di movimento. Anche se la piccola Repubblica fa ancora i conti con nostalgie e ricatti economici del grande Vicino russo
Milana allevava pulcini. Poi cominciarono a bombardare il villaggio dove viveva e fu costretta a fuggire dalla Cecenia in Inguscezia. Ma da vera “businesswoman”, come ama definirsi, non si è fatta abbattere dalle difficoltà
Un fenomeno in crescita, favorito da fattori economici, politici, ma anche culturali. È il razzismo, che trova radici sempre più profonde in Italia e in Europa, e a cui il Vecchio continente fatica a dare risposte sostanziali. OBC ne ha parlato con l'antropologa Annamaria Rivera
Firmato a Bruxelles un nuovo accordo che semplifica le procedure burocratiche per i cittadini georgiani diretti nei Paesi Ue. Intanto l'Iran ha addirittura abolito i visti per chi arriva da Tbilisi, tra preoccupazioni e rassicurazioni
Sono 350mila gli "orfani bianchi" che vivono in Romania senza uno o entrambi i genitori, migrati per garantire ai figli un futuro migliore. Questi i dati presentati dall'Associazione Albero della Vita durante il convegno "Left Behind", tenutosi lo scorso 26 maggio a Milano
Sono molto attive nel fare pressioni a livello internazionale per richiedere il riconoscimento del genocidio degli armeni. Meno per l'indipendenza del Karabakh. Il complesso rapporto tra associazioni della diaspora armena e Karabakh, visto da Stepanakert
Sono le migrazioni con un biglietto di ritorno, temporanee. Risposta ottimale alla fluidità del mercato del lavoro globale e alla paure "dell'altro" che vorremmo nelle nostre fabbriche ma non nelle nostre piazze? Non sempre, forse quasi mai. Un approfondimento
Due sportelli informativi a Scutari e Tirana, per migranti verso l'estero e di rientro nel paese di origine, aperti da Acli-Ipsia nell'ambito di un progetto di cooperazione. A due anni dall'avvio, emerge un nuovo quadro del flusso migratorio albanese sia sul piano quantitativo sia qualitativo. Un'intervista
La crisi aggrava in Slovenia la già precaria condizione dei lavoratori, specie se immigrati. Nei loro confronti i sindacati denunciano violazioni triplicate rispetto alla media nazionale: dal mancato pagamento dei salari alla scarsa sicurezza sul lavoro
Nei Balcani il passaporto bulgaro è uno dei più richiesti, soprattutto dai criminali. Sui quotidiani di Sofia si parla apertamente di "mafia dei passaporti". Ora in Bulgaria una nuova legge vuole rendere più trasparenti le procedure di rilascio del documento, a scapito di intermediari e pratiche corruttive
Quello che sembrava un esodo di massa da Serbia e Macedonia verso l'Unione europea, grazie alla liberalizzazione del regime dei visti, si è rivelata una truffa in grande stile. False agenzie di viaggio trasportavano migranti verso Bruxelles in cambio di poche centinaia di euro
Migrazione e sviluppo in un'ottica di redistribuzione della ricchezza. In questo estratto dal report European Social Watch per il 2009, un'analisi delle politiche europee e delle posizioni delle ONG
La barriera linguistica rappresenta un forte ostacolo all'integrazione delle donne balcaniche in Trentino. Un'analisi della situazione e una panoramica delle iniziative nel territorio provinciale
La comunità rumena in Trentino Alto Adige ha contribuito alla riconferma del liberal-democratico Băsescu. Osservatorio Balcani e Caucaso era davanti al seggio allestito a Trento, a raccogliere le storie di chi votava
Sono migliaia ed hanno dovuto lasciare le loro case a seguito delle guerre intra-nazionali in Georgia. Come vivono oggi questi sfollati, dove hanno trovato rifugio? Quale il livello di integrazione con il resto della popolazione?
Sono circa 90mila i moldavi che risiedono in Italia, con tassi di crescita doppi rispetto alle altre nazionalità. Lo rileva il recente rapporto di Caritas-Migrantes. Tra le difficoltà del vivere all'estero si diffonde la "Sindrome Italia", il male oscuro dei clandestini e dei figli dei migranti
In Bulgaria, a pochi mesi dal crollo del Muro nel 1989, il regime comunista provocava l'esodo verso la Turchia di 360mila cittadini bulgari di etnia turca. L'esodo di massa, rimasto alla storia col nome di "grande escursione", ha lasciato cicatrici profonde su chi l'ha vissuto. Nostro reportage
Durante il cosiddetto "processo di rinascita" il regime comunista bulgaro cambiò con la forza i nomi di chi apparteneva alle minoranze musulmane. Ma c'è chi si rifiutò e pagò con lunghi anni di prigione. Un racconto di vita
Le discriminazioni contro la minoranza turca in Bulgaria durante il cosiddetto "processo di rinascita" negli anni '80. Il caso della professoressa Süleymanoğlu, docente di filologia costretta a cambiare nome e lavoro. Un interessante contributo al nostro dossier: Il lungo '89
L'immigrazione in Italia dai primi anni '90 ad oggi attraverso lo sguardo dello scrittore Mihai Butcovan. Il lento ma inesorabile incattivirsi del clima contro gli immigrati, la sicurezza usata come esca elettorale, la scelta di scrivere in italiano. Un'intervista ripresa da Bota Shqiptare
Woodstock incontra il movimento No Global in una settimana di attivismo e dibattiti al campo ''No Border'' sull'isola di Lesbo, primo scalo di molti migranti nel loro viaggio verso l'Europa. Un reportage