La premier serba Ana Brnabić ha affermato che il nuovo governo sarà filo-serbo, né di sinistra né di destra, né filo-occidentale né filo-russo, bensì proprio serbo. Il commento della sociologa e politica Vesna Pešić
Dalle elezioni locali di domenica 23 ottobre il partito del presidente Milo Đukanović, DPS, esce sconfitto su tutta la linea. Persi 11 dei 14 comuni che andavano ad elezioni, compresa la capitale Podgorica dopo ventiquattro anni di governo ininterrotto. Un’analisi del voto
Un appalto pubblico del valore di 20 milioni di euro "riservato" a un amico del presidente Klaus Iohannis. Nei sistemi di capitalismo clientelare, essere amici di chi detiene il potere può pagare e la lotta alla corruzione in Romania langue
Nessun candidato è uscito vincitore dalle presidenziali slovene di domenica 23 ottobre. Ballottaggio quindi fra tre settimane. La sfida sarà tra Anže Logar e Nataša Pirc Musar. Grossa sconfitta per il premier Robert Golob che non è riuscito nemmeno a portare il suo candidato al secondo turno
In Montenegro sembra proprio che il teatro faccia paura, soprattutto se ad andare in scena è un gruppo di artisti che critica il potere. A Podgorica è stato vietato lo spettacolo di Zlatko Paković "Pier Paolo Pasolini mette in scena il Giudizio universale". Ma, come spiega l'attore Slaviša Grubiša in questa intervista, lo spettacolo si terrà lo stesso
Tatjana Sekulić, docente di Sociologia dei fenomeni politici presso l'Università di Milano Bicocca, ne è convinta: "Il futuro non si costruisce con la violenza e la guerra". Per questo nutre forti speranze e fiducia nelle nuove generazioni, nel loro riconoscersi in una comunità che aspiri alla pace
Nata a Tuzla in Bosnia Erzegovina, nel 1994 a dieci anni nel pieno della guerra arriva come rifugiata coi genitori a Vienna. Da allora Alma Zadić non ha smesso di studiare e lottare per un mondo migliore. Entra in politica e diviene ministro della Giustizia, la prima ministra nella storia austriaca a non essere nata in Austria
Rapporti tra Armenia e Azerbaijan, tra Turchia e Armenia, tra secessionisti del Karabakh e Baku, ruolo di Turchia, Ue e Iran. Il conflitto del Nagorno Karabakh è complesso e trovare stabilità per la regione non è semplice
Le recenti azioni intraprese da Christian Schmidt, Alto rappresentante in Bosnia Erzegovina, hanno lasciato molti perplessi sulle sue reali buone intenzioni, tanto da augurargli l’immediata partenza
Le autorità romene già 10 anni fa affermavano di essere pronte per entrare in Schengen. Ora finalmente ci si aspetta il via libera dal Consiglio europeo di dicembre. “Per essere trattati come gli altri, dobbiamo forse bloccare i camion di grano verso l’Ue?”, si chiede polemico un europarlamentare romeno
Soso Gogashvili, ex vice capo dei servizi di sicurezza georgiani - e un tempo molto vicino al partito di governo Sogno georgiano - ha dichiarato di avere raccolto prove sui brogli elettorali di quest'ultimo durante le ultime presidenziali. Ora è in carcere e teme per sé e per la propria famiglia
L'opposizione scende in piazza a Banja Luka. Migliaia di persone protestano per denunciare presunti brogli elettorali e chiedono il riconteggio dei voti in tutta la Republika Srpska. Nel frattempo la Commissione elettorale centrale ha deciso di procedere al riconteggio dei voti in circa mille seggi elettorali in tutta la Bosnia Erzegovina
Ad una settimana dall'inizio delle lezioni, lo scorso 22 settembre, il governo albanese ha chiuso improvvisamente il collegio turco femminile ‘Mehmet Akif’ di Tirana. Una decisione drastica e motivazioni poco chiare. Nell'ombra l’ingerenza delle autorità turche
Giovedì 6 ottobre al Castello di Praga si è tenuta la prima conferenza della Comunità politica europea, dando seguito ad un'idea del presidente francese Emmanuel Macron dello scorso maggio. Sono 44 i paesi che fanno parte di questa nuova piattaforma di cooperazione, i cui temi sono sicurezza ed energia
Bassissima affluenza, migliaia le schede bianche o annullate. Divario notevole tra le proposte elettorali dei partiti etno-nazionalisti e le vere preoccupazioni dei cittadini. Un paese in ginocchio, che in dieci anni ha visto emigrare mezzo milione di persone. L'analisi di Giovanni Vale, corrispondente di OBCT, ai microfoni di Radio Popolare (6 ottobre 2022)
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Dopo circa 40 anni di lotte per i diritti LGBT in Slovenia, martedì 4 ottobre la Camera di Stato con un’ampia maggioranza ha approvato una modifica del Codice di famiglia che equipara in tutto e per tutto le coppie eterosessuali a quelle omosessuali. La battaglia però non è ancora finita
Con la seconda guerra del Nagorno Karabakh e il più recente conflitto tra Armenia e Azerbaijan dello scorso settembre, si sono affievolite le possibilità di un disgelo tra Armenia e Turchia. Tuttavia i due stati pare abbiano trovato un accordo segreto a danno dei curdi
Con un'affluenza del 50% a livello nazionale si sono concluse domenica 2 ottobre le elezioni generali in Bosnia Erzegovina. Si è votato per la presidenza dello stato, delle entità, e per il rinnovo dei parlamenti delle due entità e dei cantoni. I risultati dei voti
Alle elezioni anticipate di domenica 2 ottobre in Bulgaria, GERB, il partito dell'ex premier Boyko Borisov, torna ad essere la prima forza politica del paese con il 25% dei consensi. Le difficoltà però restano e non è detto che il parlamento riesca a esprimere una solida maggioranza
Domenica 2 ottobre si è votato di nuovo in Bulgaria, la quarta volta nell'ultimo anno e mezzo. Si delinea la vittoria del partito dell'ex premier Boyko Borisov, ma non sarà facile costruire una maggioranza di governo. La diretta di Francesco Martino di OBCT, sulla situazione nel paese all'indomani del voto (3 ottobre 2022)
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Domenica 2 ottobre la Bosnia Erzegovina è andata alle urne in una situazione molto complessa, di crisi economica e sociale, dove non mancano le spinte alla divisione su base "etnica". Ne ha parlato Giovanni Vale, corrispondente di OBCT, ai microfoni di Radio Popolare (2 ottobre 2022)
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Sono in corso le elezioni in Bulgaria, quarta volta nell'ultimo anno e mezzo. Prevista la vittoria del partito dell'ex premier Boyko Borisov, ma non sarà facile costruire una maggioranza di governo. Ne ha parlato Francesco Martino di OBCT al Gr di Radio Popolare (2 ottobre 2022)
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Domenica 2 ottobre i cittadini della Bulgaria andranno a votare per le elezioni parlamentari, le quarte elezioni in appena diciotto mesi, stavolta sotto il segno della guerra in Ucraina e dell'inflazione galoppante
Un’assemblea di cittadini in BiH ha proposto una via di uscita per l’annoso problema della riforma costituzionale, in attesa da anni dopo la sentenza Sejdić-Finci del 2009. Un’intervista a Nenad Stojanović
L'obiettivo è collegare nord e sud della Bosnia Erzegovina, nell'ambito di un corridoio internazionale per passeggeri e merci da Budapest al Mar Adriatico. L'idea, avviata oltre 20 anni fa, non è stata abbandonata ma i lavori, a causa di impedimenti e irregolarità, procedono a rilento
Il prossimo 2 ottobre si terranno elezioni politiche e presidenziali in Bosnia Erzegovina. Vi sono alcune sfide significative che tengono in sospeso il paese
In Montenegro è grave crisi politica. Di recente il presidente della Repubblica Milo Đukanović ha rifiutato di dare il mandato per formare un nuovo esecutivo al leader di Demos Miodrag Lekić, spingendo per elezioni anticipate. Una mossa che potrebbe valergli l'impeachment
Dopo Belgrado, Novi Sad. Il nuovo piano urbanistico minaccia le rive del Danubio e un'area naturale che "fa respirare" il fiume, fondamentale in caso di alluvione. L'amministrazione cittadina prosegue a spada tratta lungo la via del cemento
La mattina del 21 settembre il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che nel paese vi sarà una “mobilitazione parziale”. Non è ancora chiaro cosa questo comporti ma di certo, per i cittadini russi e per il conflitto siamo ad un momento di drammatici cambiamenti. Cosa ne pensano alcuni politologi russi
Nonostante i divieti del governo volti a limitare la manifestazione LGBT belgradese, sabato 17 settembre oltre diecimila persone hanno sfilato per le vie della capitale. Si può quindi parlare di un successo? Sì e no, il perché ce lo spiega Goran Miletić, direttore dell’Ufficio Europa e MENA al Civil Rights Defenders e tra gli organizzatori dell’Europride