Sono passate due settimane dalla morte di Alija Izetbegovic, il primo presidente della nuova Bosnia ed Erzegovina. La vita va avanti, ricordi e memorie restano divisi.
Il premier messo alle corde dai nuovi scandali di corruzione, dalle proteste dei lavoratori, dalle incerte votazioni sulla fiducia al governo e dalle recenti richieste degli alleati politici dovrà indire le elezioni anticipate cui a lungo si era opposto
Sui media albanesi pubblicata un'autodenuncia per trafficking. Un giovane albanese ne spiegato le dinamiche ad un quotidiano di Tirana. Nella drammatica indifferenza dell'opinione pubblica.
Tudjman e Milosevic avevano piani precisi per dividere la Bosnia Erzegovina tra Serbia e Croazia. Lo ha confermato Ante Markovic in una testimonianza resa di fronte al Tribunale dell'Aja.
Lo scorso fine settimana si è svolto in Bulgaria il secondo turno delle elezioni amministrative. Riportiamo un articolo di Paolo Modesti, curatore del sito Bulgaria-Italia
Prosegue la collaborazione tra Osservatorio sui Balcani e Scenari verso Est, la trasmissione di RAI News 24 dedicata alla regione balcanica e condotta da Angelo Saso. Tema di questa settimana la crisi politica in Serbia e il TPI dell'Aja.
Manette ai polsi di Agim Ceku, a capo del TMK. Arrestato in Slovenia in base ad un mandato di cattura internazionale emesso da una corte serba. Ceku è stato poi rilasciato su forti pressioni UNMIK.
La stampa albanese commenta ampiamente in questi giorni la mancata nomina lo scorso 23 ottobre, da parte del Parlamento, di due nuovi ministri proposti dal premier Fatos Nano.
Due bulgari su tre non vanno a votare per le elezioni locali. Vittoria di Pirro per i socialisti, crollo del partito dell'ex zar Simeon. Un articolo di Andrea Ferrario, pubblicato su Notizie Est.
I mega centri commerciali sono i maggiori rivali della influente Chiesa croata. Per assecondarla, nell'imminenza delle elezioni, il governo di centro sinistra decide di vietarne la apertura domenicale. Ma il 70% del clero croato è per l'HDZ.
I nuovi dettagli sull'omicidio del premier serbo dischiudono la possibilità che il potere di Belgrado non abbia interesse a rivelare tutti i dettagli sull'attentato a Ðinđić
Ad inizi ottobre la privatizzazione di 22 aziende pubbliche è stato bloccato per poi essere, lo scorso 22 ottobre, nuovamente confermato. Ancora una volta emergono gli ostacoli allo sviluppo del Kossovo posti da uno status giuridico indefinito.
La notizia della morte dell'ex presidente bosniaco ha avuto grande eco sui media croati. In primo piano ricordato il rapporto conflittuale e di "collaborazione strategica" con Franjo Tudjman. Il presidente Mesic scrive un elogio funebre.
Le accuse contro i quattro generali serbi, sia della polizia che dell'esercito, mosse dal Tribunale de L'Aja hanno, con ogni probabilità, conferito l'ultimo colpo al già indebolito governo della Serbia
In carcere alcuni dirigenti di due aziende bulgare accusate di aver violato l'embargo ONU sulle armi verso il Sudan. Intanto il governo bulgaro s'aspetta che l'entrata nella NATO aumenti il fatturato dell'industria d'armamenti nazionale.
La scorsa estate è apparsa sui quotidiani belgradesi la notizia che il movimento giovanile Otpor stava per entrare in politica con un proprio partito. Ne parliamo con Nenad Đurđević responsabile di Otpor per i rapporti con l'estero.
Dal sistema strutturale organizzato dall'HDZ alla illegalità diffusa di oggi, il problema della corruzione resta uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo del Paese. Riflessioni a margine della pubblicazione di un rapporto globale sul fenomeno.
Domenica 19 ottobre è morto a Sarajevo Alija Izetbegovic. Aveva abbandonato la vita politica nel 2000. Nazionalista musulmano, presidente del Partito dell'Azione Democratica, è stato protagonista dei "dieci anni più difficili" della Bosnia Erzegovina
E' passata una settimana dalle elezioni amministrative. L'opposizione di Berisha denuncia brogli ma l'OSCE afferma che la tornata elettorale si è svolta in modo regolare.
Il primo dialogo ufficiale è stato utilizzato dalle delegazioni di Priština e Belgrado per la loro lotta politica interna. Da Belgrado scrive Željko Cvijanović
Sesto cardinale nella storia della Chiesa della Croazia, Josip Bozanic, di Fiume, si distingue dall'orientamento della maggioranza dell'episcopato del proprio Paese.
Iniziati i negoziati di Vienna ma il clima teso e poco costruttivo della vigilia non muta. I colloqui avviatisi nella capitale austriaca s'annunciano difficili. Ma almeno serbi ed albanesi si sono seduti allo stesso tavolo.
Intervista con Martina Iannizzotto, Returns Officer dell'UNMIK a Belgrado, sullo storico incontro tra la delegazione di Pristina e quella di Belgrado tenutosi ieri a Vienna
Oggi verranno aperti ufficialmente a Vienna i negoziati tra Belgrado e Pristina. Se ne dibatte in modo acceso anche in una Bulgaria che teme che l'instabilità del Kossovo si propaghi sino alla confinante Macedonia.
Il 14 ottobre dovrebbero iniziare a Vienna i negoziati tra Pristina e Belgrado. Ma alla vigilia di quello che è senza dubbio uno dei momenti cruciali per il futuro Kossovo emerge drammatica la fragilità sia dell'UNMIK che delle istituzioni kossovare.
Una normativa approvata dal governo albanese innesca una serie di polemiche sulla partecipazione delle forze di polizia al controllo dei seggi elettorali. Il rischio di fallimento delle elezioni, potrebbe compromettere l'avvicinamento dell'Albania alla UE
Il primo ministro croato Ivica Racan si è recato ieri a Bruxelles per rispondere alle inquietudini sollevate dalla decisione del Parlamento croato. In discussione i tempi della adesione alla Ue
Un'indagine sull'opinione pubblica mette in mostra il calo di fiducia nel governo, ma il partito di maggioranza, DPS, e il suo presidente rimangono al primo posto dei favoriti. Una situazione piuttosto contraddittoria