Dopo essere già stati alle urne lo scorso aprile, domenica i bulgari ritornano a votare per le politiche, alla ricerca di una maggioranza in grado di mettere fine al lungo periodo di instabilità emerso dalle prolungate proteste di piazza del 2020
I giorni precedenti sono stati caratterizzati da dure polemiche con le istituzioni europee, ma martedì 6 luglio, davanti all'Europarlamento, nel suo intervento per l'avvio della presidenza slovena dell'Ue, il premier Janez Janša ha vestito i panni del leader moderato
Nata come espressione politica della lotta armata degli albanesi in Macedonia del Nord, la DUI oggi tenta a sorpresa di riposizionarsi come movimento verde. Una svolta che però lascia in molti perplessi
Decine di arresti la scorsa settimana nella capitale croata tra i più stretti collaboratori dell'ex sindaco Milan Bandić, morto a febbraio di infarto. Varie inchieste portano alla luce un sistema di potere segnato da nepotismo e corruzione
Oc Media ha intervistato una serie di analisti politici sulle implicazioni della "Dichiarazione di Shusha", sottoscritta recentemente da Azerbaijan e Turchia
Nonostante le forti proteste di donne e attivisti, la Turchia ha deciso di uscire dalla Convenzione di Istanbul, sottoscritta dieci anni fa per lottare contro le violenze di genere. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [4 luglio 2021]
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In questa intervista per il quotidiano belgradese Danas, il filosofo, scrittore e traduttore croato Srećko Horvat parla del risveglio della speranza che nei Balcani possa finalmente accadere una vera svolta politica e sociale
In Georgia la recente riforma della giustizia, e il tema dell'indipendenza della magistratura, ha giocato un ruolo importante nella soluzione della crisi politica tra governo e opposizione, grazie anche alla mediazione UE
La Macedonia del Nord è oggi pienamente Europa solo nel calcio. Il paese è condannato ad una lunga attesa che mette in risalto tutte le contraddizioni della strategia di allargamento ai Balcani occidentali dell'Unione europea. Un commento
L'11 luglio si vota in Moldavia per le politiche anticipate. Maia Sandu mira ad una maggioranza parlamentare che possa cementare, con un governo fedele, la sua vittoria alle presidenziali dello scorso anno
L'omicidio di una giovane donna, Deniz Poyraz, ha riportato alla cronaca i violenti attacchi contro il partito pro-curdo HDP. Il successo della formazione politica è scomodo per molti in Turchia, e oggi il partito lotta per evitare di essere vietato dalle autorità giudiziarie
Trent'anni fa la Slovenia proclamava la propria indipendenza. Ora il pendolo che ha portato Lubiana verso Occidente sembra accelerare all'indietro, e i modelli non sono più Parigi o Berlino, ma piuttosto Budapest e Varsavia, con le loro democrazie illiberali
L'annuncio in Serbia che la compagnia britannico-australiana Rio Tinto vorrebbe aprire una miniera e uno stabilimento per la lavorazione della jadarite ha incontrato numerose proteste sia da parte degli attivisti ambientali locali che dell'opposizione al governo. L'esecutivo minimizza i rischi e propone un referendum
Vittoria netta ottenuta dal primo ministro uscente Nikol Pashinyan alle elezioni politiche anticipate tenute domenica scorsa in Armenia. Il principale partito che siederà all'opposizione non riconosce però ancora l'esito elettorale
Il Montenegro è scosso da una nuova e seria crisi politica e istituzionale, dove giocano un ruolo chiave i rapporti tra i vari partiti di governo e opposizione, i rapporti tra i leader politici in seno alla maggioranza, le influenze esterne, sia provenienti dalla regione che dei grandi attori internazionali
Dopo una campagna elettorale divisiva, alle politiche anticipate ha vinto il partito del premier uscente Nikol Pashinyan. Uno scacco per i nazionalisti che lo accusavano della disfatta militare in Nagorno Karabakh. Molte le sfide che attendono il paese, come emerge dall'analisi di Marilisa Lorusso, collaboratrice di OBCT (21 giugno 2021)
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Alle elezioni parlamentari di domenica 20 giugno “Contratto civile” di Nikol Pashinyan ha ottenuto il 54% dei voti seguito con il 21% di "Alleanza armena" guidato da Robert Kocharyan il quale però contesta i risultati. Ne ha parlato la collaboratrice di OBCT Marilisa Lorusso a"Effetto giorno" su Radio24 (21 giugno 2021)
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Domenica 20 giugno l'Armenia va a elezioni politiche anticipate, come già è accaduto nel 2018. Tra i candidati, molti sono protagonisti degli ultimi trent'anni di storia post-sovietica. Il panorama elettorale, per voce della collaboratrice di OBCT Marilisa Lorusso, in "Esteri" di Radio Popolare Network (18 giugno 2021)
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Con un governo traballante, senza una maggioranza certa in parlamento, il gioco del primo ministro Janša sembra essere quello di continuare a buttare benzina sul fuoco, senza concedere nulla ad alleati e avversari
È la seconda volta di fila che in Armenia si vota anticipatamente per il parlamento. Il prossimo 20 giugno si presenteranno ai cittadini molti dei protagonisti degli ultimi trent'anni di storia post-sovietica
Paula Petričević, filosofa, femminista, pacifista e attivista dell’associazione “Anima” di Kotor fa il punto sulla situazione attuale del Montenegro a quindici anni dalla dichiarazione di indipendenza. Intervista raccolta dal settimanale "Monitor"
La Bulgaria si avvicina a nuove elezioni anticipate - previste per il prossimo 11 luglio - tra scandali e colpi di scena, come le sanzioni imposte a sei cittadini bulgari da parte del dipartimento del Tesoro USA. Uno scenario incerto, ma che lascia intravedere il tramonto politico dell'ex-premier Boyko Borisov
Nonostante alcuni esempi positivi, in Macedonia del Nord il riciclo resta a livelli estremamente bassi. Secondo esperti e osservatori, il paese deve elaborare in fretta una strategia a lungo termine nella gestione dei rifiuti
Non accenna a diminuire la crisi post guerra tra Armenia e Azerbaijan. A preoccupare le frequenti tensioni in luoghi di frontiera, ridisegnata dopo il conflitto. Ancora incerte le sorti dei prigionieri sulle quali è intervenuto recentemente il Parlamento europeo con una sua risoluzione
Svolta radicale domenica scorsa al secondo turno delle amministrative croate: Zagabria sarà, per la prima volta negli ultimi venti anni, guidata da un sindaco di 40 anni, cresciuto come attivista nelle strade della capitale. Cambiamenti significativi anche in altre città
Dopo la morte di Amfilohije la Chiesa ortodossa serba ha ordinato il nuovo metropolita per il Montenegro: sarà, in segno di continuità con il passato, il vescovo Joanikije. Una nomina preceduta da polemiche, a partire da un grottesco viaggio a Belgrado del premier montenegrino Krivokapić
Secondo la storica Jelena Đureinović è sempre più evidente come nell’ultimo decennio la leadership al potere in Serbia abbia cercato di piegare la narrazione storica ai propri fini politici
Dopo le dimissioni dell'austriaco Valentin Inzko – che ha ricoperto la carica per dodici anni – giovedì 27 maggio i paesi che supervisionano l'applicazione degli accordi di pace in Bosnia Erzegovina hanno eletto un nuovo Alto rappresentante: si tratta del tedesco Christian Schmidt, già ministro dell'Agricoltura nell'esecutivo della cancelliera Merkel, che dovrebbe entrare in carica a partire dal prossimo 1 agosto.
Benché manchi un anno circa alle elezioni amministrative della capitale serba, il partito di governo SNS ha già iniziato a sondare alleanze e candidati presentabili. Tra i favoriti l'ex campione di pallanuoto e sindaco di Novi Beograd Aleksandar Šapić, leader dell'Alleanza patriottica serba (SPAS)
Pacatamente e senza peli sulla lingua Ardian Vehbiu, brillante intellettuale albanese, descrive l’attuale situazione in Albania, le colpe dell’Italia e dell’UE, lo strapotere di Edi Rama e il bisogno di ritrovare un sogno guida