Politica

Vasyl’ Stus, poeta e dissidente ucraino

24/12/2020 -  Martina Napolitano

La figura del poeta Vasyl’ Stus è da mesi in Ucraina al centro della polemica politica. Una monografia a lui dedicata è stata posta sotto sequestro da un tribunale di Kiev. Ma chi era e perché se ne è tornato a discutere? Ci aiuta a capirlo Alessandro Achilli, intervistato da Martina Napolitano

Macedonia del nord: censimento sì, censimento no

23/12/2020 -  Aleksandar Samardjiev Tetovo

Il 2021 per la Macedonia del nord dovrebbe essere l’anno del nuovo censimento generale, dopo il fallimento di quello del 2011. Molte questioni restano però irrisolte: a preoccupare soprattutto l’inclusione degli emigrati e il delicato capitolo degli equilibri etnici

Elezioni a Mostar: 12 anni dopo, finalmente il voto

22/12/2020 -  Elvira Jukić-Mujkić

Dopo 12 anni senza voto, a Mostar domenica si è tornati alle urne per le amministrative. Si sono riaffermati i partiti etno-nazionali HDZ e SDA ma gli elettori hanno gettato anche i semi di una possibile alternativa

Interferenza esterna: sui grandi temi l'UE dà le sue risposte migliori

22/12/2020 -  Giorgio Comai

Nelle ultime tre settimane la Commissione europea ha annunciato nuovi atti e strategie, tra cui il Piano d'azione per la democrazia europea, la Legge sui mercati digitali e la Strategia UE per la sicurezza informatica. Le preoccupazioni in merito all'interferenza straniera sulle democrazie Ue sta portando a risposte che vanno nella giusta direzione

Bosnia Erzegovina, 25 anni dopo Dayton: il triplice dilemma

17/12/2020 -  Alfredo Sasso

Se diagnosticare i numerosi sintomi nel loro insieme appare semplice, individuare l'origine primaria della stagnazione post-Dayton e avanzare la soluzione corrispondente non lo è affatto. Cosa, oggi in Bosnia Erzegovina, non funziona e perché?

Mostar al voto dopo 12 anni

17/12/2020

Sono passati dodici anni dall’ultima volta che si è votato a Mostar, Bosnia Erzegovina, per le amministrative. Ora si tornerà finalmente alle urne domenica 20 dicembre.

Venticinque anni dopo Dayton, c’è ben poco da gioire

16/12/2020 -  Dunja Mijatović

Ad un quarto di secolo dalla fine della guerra in Bosnia Erzegovina, il paese è ancora ostaggio di élite politiche nazionaliste. Ora spetta ai cittadini ridiventare protagonisti. Il commento della Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa

Albania: la rabbia e la disperazione dei giovani di Tirana

16/12/2020 -  Andi Bushati

L'8 dicembre scorso Klodian Rasha, 25 anni, è stato ucciso da un agente di polizia. Da allora sono scesi in piazza i giovani di Tirana e ci sono stati violenti scontri con la polizia. L'omicidio, per quanto tragico possa essere, è sufficiente a spiegare questa esplosione di rabbia? Un editoriale

Bosnia Erzegovina, sala d'attesa per grandi cambiamenti

15/12/2020 -  Ahmed Burić Sarajevo

25 anni fa l’Accordo di Dayton pose fine alla guerra in Bosnia Erzegovina. Fu un accordo di pace e non volto a costituire uno stato. Oggi fare appello a Dayton è diventato un modo per frenare lo sviluppo del paese e l'integrazione europea. La nuova amministrazione americana potrebbe però fare la differenza

Parlamentari 2020 in Romania: dove si è votato chi?

11/12/2020

Come spesso capita, per illustrare i risultati delle elezioni parlamentari tenutesi lo scorso 6 dicembre in Romania, molti media hanno utilizzato mappe descrittive del voto colorando le diverse regioni con la tinta corrispondente al partito più votato in ciascuna. È un buon modo per mostrare i risultati nei paesi dove si vota con un sistema maggioritario puro, ma in Romania invece si usa un sistema elettorale proporzionale.

25 anni dopo Dayton: intervento internazionale e bisogno di giustizia sociale

11/12/2020 -  Aline Cateux

Dopo la guerra in Bosnia Erzegovina si è arrivati ad una giustizia socio-economica? Secondo l'analisi della politologa Daniela Lai ne siamo molto lontani e parte della responsabilità è della comunità internazionale. Un'intervista

Il Montenegro dopo Đukanović

11/12/2020

Finalmente il parlamento montenegrino ha votato la fiducia al nuovo governo guidato da Zdravko Krivokapić, a 4 mesi dalle elezioni legislative che hanno portato alla sconfitta i socialdemocratici (Dps) di Milo Đukanović, al potere da quasi trent’anni. L'approfondimento di Francesco Martino di OBCT alla trasmissione "Mondo" (11 dicembre 2020)

Cybersecurity, tecnologia e democrazia: che fare?

10/12/2020 -  Giorgio Comai

In Italia, come in altri paesi europei, non esiste sostanzialmente un'iniziativa strutturata volta ad aumentare la cybersecurity degli attori chiave del nostro sistema democratico. Sono necessarie nuove misure che non comportino una crescente dipendenza da un numero limitato di aziende tecnologiche: la sicurezza informatica in politica non può esistere indipendentemente dalla politica

Montenegro: Zdravko Krivokapić alla guida del nuovo esecutivo

09/12/2020

“Sono uno di voi, una persone come tante. Un uomo di famiglia, concentrato sulla mia professione, secondo alcuni anche troppo”. Così si era presentato agli elettori, durante la campagna elettorale dell'estate scorsa, Zdravko Krivokapić, il professore e ingegnere meccanico di Nikšić che – a 62 anni – è passato da perfetto sconosciuto a primo premier del Montenegro post-Đukanović.

Politiche 2020 in Romania: le elezioni delle sorprese

07/12/2020 -  Francesco Magno

Con un'affluenza al voto anemica, attorno al 30%, i socialdemocratici - nonostante le previsioni che li davano in caduta libera - si sono confermati ieri primo partito nel paese. Seguono PNL, USR-Plus e gli ultranazionalisti di AUR

Romania: il 6 dicembre al voto per le politiche

02/12/2020 -  Francesco Magno

L'ultima è stata una legislatura travagliata, con l'avvicendamento di quattro governi. La prossima dovrà affrontare una situazione economica e sociale resa precaria dalla pandemia. Favorito il PNL, partito nazional-liberale, che dovrà però probabilmente cercare partner di governo

Romania: ad elezioni, in piena crisi politica e sanitaria

30/11/2020 -  Florentin Cassonnet

In Romania il Partito Nazionale Liberale governa da un anno pur non avendo la maggioranza parlamentare, motivo per cui ha spinto per le elezioni che si terranno il prossimo 6 dicembre. Nonostante il paese sia fortemente colpito dalla seconda ondata di Covid-19. Un'intervista a Florin Poenaru, professore di sociologia e antropologia all'Università di Bucarest

Bulgaria, cronaca di un lockdown annunciato

27/11/2020 -  Francesco Martino Sofia

Dopo una prima fase relativamente tranquilla, la Bulgaria fa oggi i conti con un'impennata dei casi di COVID-19 che ha portato il paese in cima alle classifiche di mortalità da coronavirus. Tra polemiche e indecisione, il governo ha deciso ora di imporre un nuovo "lockdown morbido"

Croazia: come utilizzare i fondi europei?

26/11/2020 -  Toni Gabrić

La Croazia nei prossimi anni riceverà una quantità rilevante di fondi europei. Ma le strategie su come si intenda utilizzarli sono quantomai ambigue

Bulgaria - Macedonia del nord, un veto miope sulla strada dell'UE

25/11/2020 -  Francesco Martino Sofia

Col veto all'apertura dei negoziati per l'adesione all'UE della Macedonia del Nord, il governo bulgaro gioca la carta nazionalista soprattutto per ragioni contingenti di politica interna. Le conseguenze, però, rischiano di essere pesanti nel medio e lungo periodo

Georgia: elezioni concluse, prosegue la battaglia politica

25/11/2020 -  Marilisa Lorusso

Il 21 novembre scorso si sono chiusi anche i ballottaggi per i seggi uninominali delle politiche georgiane. Sogno Georgiano perde seggi per effetto della nuova legge ma mantiene un'ampia maggioranza. L'opposizione continua a rifiutare la legittimità del voto

La Bosnia dopo le elezioni, a 25 anni da Dayton

25/11/2020

A 25 anni degli accordi di Dayton, alle ultime elezioni locali, i partiti nazionalisti hanno perso consenso in alcune città chiave. Dove sta andando la Bosnia Erzegovina? Gli interventi di Marija Runić, docente di filologia a Banja Luka e attivista, Azra Nuhefendić scrittrice e giornalista oltre che collaboratrice di OBCT e Giorgio Fruscione di ISPI (24 novembre 2020)

Bosnia Erzegovina, qualcosa si muove

24/11/2020 -  Ahmed Burić Sarajevo

L'esito delle elezioni amministrative in Bosnia Erzegovina del 15 novembre scorso ridisegna in parte il potere politico delle principali città, come Sarajevo e Banja Luka, e apre le porte alla speranza che possa avvenire, finalmente, un cambiamento sostanziale

Bosnia Erzegovina, venticinque anni dopo gli Accordi di Dayton

23/11/2020 -  Elvira Jukić-Mujkić Sarajevo

Ricorre in questo periodo il venticinquennale dell'Accordo di Dayton con il quale si pose fine alla guerra in Bosnia Erzegovina. Quell'accordo fu un successo? Secondo alcuni analisti sì, ha evitato per questo quarto di secolo che ci fosse la guerra. Ciò non significa però che la Bosnia stessa sia un paese di successo

Macedonia del nord, amministrazione gonfiata ed equilibrio etnico

20/11/2020 -  Aleksandar Samardjiev Tetovo

In Macedonia del nord, le istituzioni garantiscono quote etniche nella pubblica amministrazione: un principio che però ha avuto anche ricadute negative e gonfiato il numero degli impiegati nel settore pubblico, che spesso non si recano neanche al lavoro

Slovenia: Ungheria, Polonia e Janša contro il bilancio europeo

20/11/2020 -  Laurent GeslinJean-Arnault Dérens

Dopo aver mostrato il suo sostegno precipitoso e incondizionato a Donald Trump, il primo ministro sloveno sta accorrendo ora in sostegno di Ungheria e Polonia, che rifiutano ogni controllo dello stato di diritto e che stanno bloccando il bilancio comunitario e il piano di rilancio europeo

Serbia, la seconda ondata della pandemia

19/11/2020 -  Dragan Janjić Belgrado

Più intensa della prima, la seconda ondata di Covid 19 viene affrontata dal governo serbo con meno restrizioni di quelle assunte la scorsa primavera. I motivi di questa scelta non sono solo economici ma soprattutto politici

Montenegro, i partiti delle minoranze etniche rifiutano l’ingresso nel nuovo governo

18/11/2020

Nonostante gli inviti giunti dalla nuova coalizione di governo, i partiti delle minoranze etniche hanno rifiutato di partecipare alla formazione del nuovo esecutivo per la prima volta dal 1998, evidenziando preoccupazioni riguardo il crescente nazionalismo.

Le elezioni del 1990, l'anno zero dell'etnocrazia bosniaca

18/11/2020 -  Alfredo Sasso

Vi è un caso in cui la cooperazione inter-nazionalista si è manifestata in un processo elettorale: quello della Bosnia Erzegovina del 18 novembre 1990. Le prime elezioni multi-partitiche dopo l’era socialista videro proprio il trionfo dei tre partiti su base etnica

Bosnia Erzegovina, trent’anni fa

18/11/2020 -  Božidar Stanišić

Il 18 novembre 1990 in Bosnia Erzegovina si tennero le prime elezioni democratiche dopo la Seconda guerra mondiale. Saranno anche le ultime, prima della dissoluzione dalla Jugoslavia. Lo scrittore Božidar Stanišić ripercorre quei giorni, fatidici per le sorti della Bosnia Erzegovina