A fine ottobre si vota in Georgia per le politiche, con una nuova legge elettorale che ha virato prepotentemente sul proporzionale. Intanto è crisi politica in Ossezia del sud
Kosovo e Serbia hanno firmato a Washington un accordo di normalizzazione economica: l'entusiasmo del presidente USA Donald Trump - che l'ha definito "storico" - non riesce però a risolvere i numerosi dubbi sull'efficacia e sulle potenziali ricadute negative dell'intesa
Al via il progetto di ricerca, “Transnational Political Contention in Europe (TraPoCo)” sostenuto dalla Commissione europea e dedicato allo studio dell'attivismo politico transeuropeo. Al centro del lavoro di ricerca ci sarà il ruolo di movimenti, organizzazioni non governative, attivisti e sindacati nell’approfondire lo spazio dei diritti e della democrazia in Europa
Il Montenegro nella sua storia democratica non ha mai vissuto un'alternanza al governo. Mentre in molti urlano al pericolo delle forze “pro-serbe e pro-russe” Dritan Abazović, del movimento civico Ura, analizza le sfide della transizione
In Bulgaria sono in corso da due mesi manifestazioni di protesta in cui si chiedono le dimissioni del premier Borisov e del procuratore generale Ghescev. Ieri sono sfociate in scontri tra manifestanti e gendarmeria davanti al Parlamento di Sofia. L'analisi di Francesco Martino di OBCT ai microfoni di Radio Onda d'Urto (4 settembre 2020)
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Campi informali sgomberati, famiglie deportate e lasciate senza assistenza sul ciglio di una strada, manifestazioni violente anti-migranti. In Bosnia Erzegovina - denuncia Silvia Maraone di Ipsia - si è raggiunto l'abisso
Arrivate al secondo mese consecutivo, le proteste in Bulgaria contro il governo Borisov hanno segnato ieri una brusca radicalizzazione. L'esecutivo tenta di guadagnare tempo con la proposta di riforme costituzionali, ma la piazza rilancia e chiede dimissioni immediate
Dopo trent'anni di dominio incontrastato, con le elezioni di domenica 30 agosto il presidente del Montenegro Milo Đukanović ha perso il controllo del parlamento di Podgorica. La parabola di "re Milo" e le ragioni profonde della storica sconfitta di un leader tanto longevo quanto controverso
Milo Đukanović ha perso le elezioni, ma ha anche perso perché in 30 anni di potere ha affossato l'intero Montenegro. Ora si apre una transizione di potere delicata e rischiosa. Un editoriale
Domenica 30 agosto si vota per le politiche in Montenegro. Ci sono solo due ipotesi di esito elettorale, una probabile ed ennesima riconferma dell'élite al potere oppure una nuova ed inedita maggioranza di governo. Quali le conseguenze di questi due scenari?
Nel nuovo governo guidato da Zoran Zaev i politici albanesi della DUI hanno ottenuto responsabilità ministeriali di rilievo. Ma la loro ascesa non corrisponde ad una migliore integrazione della comunità albanese nel paese, tutt'altro
Romanziere prolifico e pluripremiato, diplomatico per un periodo della sua vita, Dragan Velikić riflette a tutto tondo sulla nostra società, ma soprattutto sulla Serbia attuale, sul malgoverno e sulle possibilità di cambiamento, senza dimenticare la magia dei suoi libri e della sua scrittura
La crisi in Bielorussia divide i Balcani e sono in molti a mantenere buone relazioni con il regime di Minsk. Su tutti Serbia, Montenegro e Milorad Dodik, membro serbo della presidenza tripartita bosniaca, che ha accolto con entusiasmo la contestata rielezione di Lukashenko
Domenica 30 agosto i cittadini del Montenegro saranno chiamati alle undicesime elezioni parlamentari da quando è stato introdotto il sistema multipartitico.
Sta nascendo una coalizione di organizzazioni che chiedono decisioni trasparenti e inclusive sul piano di recupero per l’Italia. Tutti hanno diritto di sapere chi interagirà con i decisori pubblici per orientarne le scelte strategiche. Pubblichiamo l'appello rivolto al governo
ll Montenegro è uno “stato ecologico” come stipulato dalla sua Costituzione? Tutt'altro, ci dice l’ecologista ed attivista Aleksandar Dragićević, che ci spiega come invece lo stato stia depredando sistematicamente le risorse naturali del paese. Un'intervista
Francesco Martino di OBCT In diretta da Sofia, alla trasmissione "Europa Europa" di Radio24, per spiegare perché la Bulgaria vive una nuova stagione di proteste popolari (25 luglio 2020)
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Poco più di due ore: tanto sono durati stamattina il dibattito e il voto nel parlamento di Sofia che hanno sanzionato il rimpasto di governo voluto dal premier Boyko Borisov dopo due settimane di proteste di piazza.
Trent’anni di politica ed elezioni in Montenegro, nomi e fatti dei principali attori politici che si sono susseguiti in questi tre decenni. Una interessante rassegna, curata dal caporedattore del quotidiano Vijesti Srdan Kosović, che descrive i giochi politici di un élite che è rimasta sempre al comando
Una parte della gioventù croata si rivolge all'estremismo di destra contro le minoranze etniche e sessuali, i migranti e le donne. Lo fanno alla ricerca del loro ruolo in una società nazionalista in cui vi sono carenze di opportunità ma abbondanti capri espiatori
Da due settimane la Bulgaria è scossa da proteste di massa contro la corruzione. L’episodio simbolico che ha fatto esplodere la rabbia è il caso di Ahmed Dogan, oligarca e presidente onorario del Movimento per i diritti e le libertà, che si è appropriato di un’area pubblica per costruire la propria residenza privata. L'analisi di Francesco Martino di OBCT (22 luglio 2020)
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La popolazione della Croazia è in costante e rapido calo. E le aree più colpite dallo spopolamento sono quelle dove, alle recenti elezioni politiche, più voti hanno raccolto i movimenti populisti
Oggi, 22 luglio, siamo a due settimane dall'inizio delle proteste in Bulgaria che hanno radici in un generale malcontento rispetto alla gestione dei beni pubblici, e alla questione della corruzione non risolta. Ne ha parlato Francesco Martino di OBCT al GR di Radio Popolare Network (22 luglio 2020)
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Da quasi due settimane la Bulgaria è scossa da manifestazioni di piazza contro il governo Borisov. Cuore della mobilitazione è il centro della capitale Sofia, dove migliaia di cittadini chiedono le dimissioni dell'esecutivo, lotta alla corruzione e al potere incontrollato degli oligarchi. I volti della protesta nelle foto del nostro corrispondente Francesco Martino
Le elezioni parlamentari nella Repubblica turca di Cipro del Nord (RTCN), inizialmente previste per la fine di aprile, sono state posticipate fino a nuovo ordine a causa dell'epidemia di COVID-19. Nel frattempo, la comunità turco-cipriota fatica a trovare una soluzione al perenne conflitto etnico e nazionalista sull'isola
Le più grandi manifestazioni di piazza in Bulgaria degli ultimi anni - che durano ormai da una settimana - chiedono le dimissioni del governo Borisov. Le proteste, scatenate da uno "sbarco" simbolico sulle coste del Mar Nero, si focalizzano su corruzione e oligarchi ed hanno radici profonde
Principale tempio della cristianità, moschea dopo la conquista ottomana, museo per volere di Atatürk. Santa Sofia a Istanbul ha attraversato i secoli conservando il suo fortissimo potenziale simbolico. La recente e controversa decisione di ritrasformarla in moschea polarizza e divide la Turchia e il mondo
A Volos, in Grecia centrale, si lotta per la qualità dell'aria, minacciata dagli inceneritori, e per la proprietà pubblica dell'acqua, ma anche e sopratttutto per un'amministrazione trasparente e democratica
Vincono i socialdemocratici, ma il futuro della Macedonia del Nord resta incerto. Dopo lo spoglio di quasi il 90% delle schede, il partito dell'ex premier Zoran Zaev è primo con poco più del 36% dei voti, ma il centro-destra della VMRO segue vicina con circa il 35% delle preferenze.
Dopo il rinvio causa COVID19, gli elettori macedoni sono chiamati oggi ad eleggere il nuovo parlamento. Precedute da una campagna elettorale ricca di retorica populista e promesse roboanti, le consultazioni di oggi presentano elementi di continuità, ma anche novità interessanti