Sta per iniziare un progetto finanziato da USAID per strutturare le ONG montenegrine affinché siano in grado di influire sulle riforme in atto nel Paese. Intanto a Belgrado si incontra il mondo non-governativo dell'Europa centrale e dell'ex-URSS.
Nuovi dati pubblicati da Utrinski Vesnik evidenziano come la disoccupazione sia vicina al 50% e come il 30% circa dell'economia sia costituita dal settore informale. Intanto il governo taglia i benefici dei quali potevano godere i portatori di handicap.
Che opinione ha il pubblico montenegrino dei quotidiani e delle riviste che legge? Una ricerca a cura dell'Istituto per i mezzi di comunicazione di massa.
Il 22 giugno gli immigrati albanesi scenderanno in piazza per protestare contro la Bossi-Fini, i decreti di espulsione immediata e per commemorare la strage d'Otranto.
Pubblichiamo l'intervista realizzata da Ada Sostaric con Nada Savkovic, una delle organizatrici dell'evento artistico e autrice del libro "I miei anni con Milosevic".
Un incontro a Belgrado sulla Commissione per la verità e la riconciliazione. Dopo un anno di lavori si cercano indicazioni per i compiti a venire. Molte le critiche, che riportiamo a fine testo.
A novembre si terrà a Firenze l'European Social Forum. Ecco la proposta di lavoro dell'Osservatorio per una conferenza e dei gruppi di lavoro specifici sui Balcani.
I diritti d'autore della maggior parte delle canzoni di gruppi bosniaci, incise ai tempi della Jugoslavia, sono proprietà di case discografiche croate e serbe. E la Bosnia si sente depauperata.
E' avviato il percorso che porterà al primo Forum Sociale Europeo, previsto in autunno a Firenze. Per costruire un'Altra Europa, dal basso e senza confini, è fondamentale secondo noi ragionare anche di Balcani e con i Balcani.
Finalmente si è arrivati in Bosnia alla riduzione del servizio militare di leva. Dimezzato anche il servizio civile che passa da 24 a 12 mesi. In un prossimo futuro si prevede un'ulteriore riduzione.
E' uscito oggi il Rapporto annuale 2002 di Amnesty International, con schede specifiche su ogni paese dei Balcani. Complessivamente la situazione migliora, ma ci sono ancora molti punti critici.
Cinque fiabe per altrettanti luoghi. E' una nuova pubblicazione dell'associazione Lodi per Mostar, un percorso che ripercorre con la forza dell'immaginazione la concretezza dei rapporti stretti in questi anni tra l'Italia ed i Balcani.
Circa 43mila uomini della Nato in Kosovo non sono in grado di sorvegliare o chiudere i confini del territorio che hanno occupato e che avrebbero il compito di controllare. Capita così che l'UCK - ufficialmente sciolta nel settembre 1999 - continui a combattere, sia nella Serbia meridionale, sia in Macedonia. Chi li sta aiutando?Jan Oberg, Direttore della Transnational Foundation for Peace and Future Research, si chiede anche a cosa è dovuto il silenzio della stampa su questi temi: "se fosse fallita nello stesso modo una missione ONU, centinaia di giornalisti, esperti e commentatori avrebbero ripetuto il coro anti-ONU degli anni '90: l'ONU è incompetente, burocratica ... Abbiamo bisogno di più muscoli!" Ora che sono la NATO ed i mercenari americani ad avere fallito tutti tacciono, mentre un ex analista della CIA getta luce su come i servizi americani condizionano la stampa e le organizzazioni umanitarie.
I primi dati del nuovo censimento confermano tendenze già individuate da tempo. La popolazione della Serbia è in diminuzione ed in questi anni il numero di cittadini residenti all'estero è aumentato del 36,5%.
Una raccolta di fumetti contemporanei dell'est Europa, la maggior parte dei quali disegnati da autori originari del territorio dell'ex-Jugoslavia. Un modo per capire quell'"altra Europa" spesso così poco conosciuta.
In occasione della giornata mondiale a favore dell'obiezione di coscienza numerose le iniziative in Bosnia. Ne abbiamo parlato, tra gli altri, con Denis Kaijc attivista del gruppo SkaArt di Mostar.
Sondaggio in Croazia sui giovani, i loro problemi ed i loro bisogni. Mancano spazi di aggregazione e, soprattutto, la situazione economica spaventa a tal punto che il 51% degli intervistati dichiara di voler emigrare.
L'Osservatorio ha già curato in passato alcuni approfondimenti sul servizio civile in Croazia e Bosnia Erzegovina. Ora, in occasione della giornata mondiale a favore dell'obiezione di coscienza, un breve aggiornamento.
A Faenza abbiamo incontrato il clown francese Miloud che da anni lavora con i bambini di strada rumeni. E non solo. Le speranze dei giovani, le difficoltà dell'"aiutare", l'Europa e l'est.
Il primo ministro macedone accusa i media del proprio Paese dell'immagine internazionale negativa della Macedonia. Aleggia il pericolo di un giro di vite sulla libertà di informazione e le reazioni non si fanno attendere.
Il Summit di Johannesburg si terrà dal 26 agosto al 4 di settembre prossimi. A che punto sono i Paesi dei Balcani alla vigilia di questo vertice sullo sviluppo sostenibile?
Si trascina ancora la spaccatura all'interno del Comitato di Helsinki procurata dall'arresto dei sei cittadini algerini a Sarajevo avvenuto nei mesi scorsi. Ancora non si è riusciti ad eleggere un presidente.
Sono disponibili on-line i documenti relativi alla conferenza "Europe from below" tenutasi a Sarajevo lo scorso 5 e 6 aprile nella quale si sono avvicendati decine di rappresentanti dei paesi balcanici e italiani per affrontare i nodi dell'integrazione europea ed i compiti della società civile per costruire l'Europa dal basso. Oltre alla relazione iniziale, curata da Giulio Marcon dell'ICS sono disponibili anche il documento finale, ed i documenti elaborati da due dei quattro gruppi di lavoro esistenti: quello che si è occupato di "Cittadinanza e diritti" e quello che si è invece confrontato su "Pace e disarmo".
In riferimento all'economia di molti paesi balcanici si parla spesso di "transizione". Categoria concettuale sulla quale non tutti concordano. Un'inchiesta promossa in Serbia da alcuni sindacati descrive come i lavoratori vivono questa "transizione".
La festa internazionale del Primo maggio, in alcune capitali balcaniche, si è svolta sotto il segno della protesta dei sindacati e dei lavoratori nei confronti dei rispettivi governi riguardo alle promesse di lavoro e di garanzia dei diritti.
La presidentessa del "Comitato di Helsinki per i diritti umani" di Belgrado rimprovera ai nuovi leader politici di non prendere la necessaria distanza dall'ex regime, situazione che spesso accresce un clima di intolleranza nei confronti delle minoranze.
Avvicinare i cittadini al governo locale e alle leggi che lo regolamentano, si tratta del progetto lanciato durante il "Forum per i diritti civili" di Nis.