Prima del '99 faceva la tassista. Poi la guerra ed il coraggio di scrivere per rompere l'omertà che regna sui crimini commessi dai suoi concittadini in Kossovo. Svetlana Djordjevic, ora, nella Serbia "democratica", rischia ogni giorno la vita. Un appello dell'Osservatorio per la protezione degli attivisti sui diritti umani.
E' stato avviato in questi giorni a Opatija un corso di formazione rivolto a 25 giovani che aspirano a lavorare nel mondo dell'informazione e comunicazione. Il corso è promosso dalla Fondazione UNIDEA. Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Osservatorio sui Balcani, nell'organizzare questo convegno, ha beneficiato del sostegno e della collaborazione di enti locali, istituzioni, associazioni ed ONG. Qui di seguito vengono ricordati tutti
"Vivere senza Futuro? L'Europa tra amministrazione internazionale ed autogoverno: i casi di Bosnia Erzegovina e Kosovo" è il convegno 2004 di Osservatorio sui Balcani che si terrà a Venezia in dicembre. Il programma
Dopo Trento e Rovereto Osservatorio sui Balcani ha spostato la sede del suo convegno annuale verso sud-est, verso l'Adriatico. Il prossimo 3 e 4 dicembre ci si ritroverà infatti a San Servolo, una delle più suggestive isole della laguna di Venezia
Con le sue contraddizioni Sofia rimane una città vivace ed in continua evoluzione. E' lo specchio dei tempi e la vetrina di quello che è la Bulgaria di oggi. Un intenso reportage a cura di Paolo Modesti tratto da Bulgaria-Italia.
L'omosessualità in Bosnia Erzegovina resta ancora un grosso tabù, difficile da scalzare. Tuttavia da poco è nata un'associazione a Sarajevo che si occupa della difesa e dei diritti della comunità LGBT in Bosnia Erzegovina, si chiama Associazione Q.
Non esercitano la sovranità, non sono protettorati. A distanza di anni dalla fine della guerra, Bosnia Erzegovina e Kossovo restano in un limbo istituzionale, aree grigie nel cuore dell'Europa. Mentre le forze nazionaliste continuano a perseguire Stati etnici, le autorità internazionali navigano a vista e le comunità locali sono espropriate del proprio destino.
L'assenza di regole poi provoca la devastazione dei territori, forme di economia drogata e criminale, esplosioni di violenza, come il 17 marzo scorso in Kossovo.
Quale futuro dunque per questi due paesi? E per l'intera regione, da sempre paradigma dello sviluppo di tutta l'Europa?
Due giorni di incontri dedicati ad interrogarsi sulla nozione di Stato nell'epoca della globalizzazione, per superare le trappole dei miti nazionali e per tentare di costruire una prospettiva di altro segno tra le diverse comunità locali.
Come si è reagito in Bulgaria alla rielezione di George W. Bush alla Casa Bianca? Si fosse votato in Bulgaria avrebbe vinto con tutta probabilità Kerry ma la maggior parte degli analisti politici afferma che Bush è una garanzia per gli interessi del Paese. La Bulgaria si ritova ancora indecisa e divisa, tra USA ed UE.
Uno di temi più scottanti nella Serbia di oggi riguarda proprio le fosse comuni, alcune ancora nascoste sul suo territorio. Un argomento difficile da affrontare, perché chiama in causa istituzioni e alti funzionari. Ne parla Nataša Kandić, da anni impegnata nella ricerca della verità
Nel dicembre del 2004 si è tenuto a Venezia il convegno annuale di Osservatorio sui Balcani dal titolo "Vivere senza futuro? L'Europa tra amministrazione internazionale ed autogoverno: i casi di Bosnia Erzegovina e Kosovo". I materiali
Gli accordi di Dayton hanno dato al mondo una Bosnia formalmente in pace ma ancora segnata da profonde ferite, anche istituzionali. Un paese sulla carta unitario ma che subiva forti spinte centrifughe. Fabio Bonin analizza gli anni del dopoguerra bosniaco con un occhio di riguardo ai percorsi avviati nel Paese dalle istituzioni europee e verso l'UE.
Sulle orme delle riflessioni svolte da Andrea Rossini ("la giustizia internazionale nei conflitti balcanici", 02-11-2004) sul processo di elaborazione del conflitto da parte delle popolazioni della ex-Jugoslavia e a seguito di interventi pubblicati in passato dall'Osservatorio sui Balcani sul tema della giustizia resa da tribunali locali in tema di crimini di guerra (Drago Hedl, "Croazia: dalla giustizia internazionale ai tribunali locali", 01-06-2004), viene qui di seguito proposta la traduzione di un articolo tratto dal quindicinale "Vukovarske Novine". La pubblicazione in questione, (ri)nata a Zagabria nel 1992 su spinta dell'allora regime tudjmaniano in guerra, esprime un punto di vista nazionale croato in quanto a scelta, articolazione ed analisi dei temi relativi alla realtà di Vukovar e del suo territorio. Definiti il taglio e le peculiarità del giornale, l'autrice del pezzo si mantiene comunque sul piano dell'informazione e dell'aggiornamento sul tema della giustizia croata locale contro i crimini di guerra, motivo per cui il testo offre specifici elementi di interesse per il lettore. Riceviamo la traduzione e volentieri pubblichiamo.
Alle ultime elezioni europee si era votato anche in Bosnia Erzegovina. Naturalmente in modo simbolico e per ricordare che i Balcani si sentono pienamente europei. In questi giorni il Forum Civico di Prijedor e la Agenzia della Democrazia Locale di Prijedor, promotori dell'iniziativa, consegneranno i risultati di quelle elezioni alle istituzioni dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa.
Oggi è in viaggio verso la Bosnia Erzegovina una delegazione di alcuni soggetti della società civile italiana. Obiettivo quello di costituire un comitato bosniaco del Contratto Mondiale sull'acqua e di avviare un monitoraggio sulle risorse idriche in Bosnia Erzegovina. Un'intervista ad Agostino Zanotti, Presidente dell'Agenzia per la democrazia locale di Zavidovici, tra i promotori dell'iniziativa.
Negli ultimi anni Belgrado sta cambiando, la città sembra più moderna e dinamica, si inaugurano negozi e ristoranti. Si tratta di un segnale della ripresa dell'economia serba o di un fenomeno che interessa solo la capitale? Tim Judah, corrispondente di TOL, si è recato nelle vecchie città industriali del paese
Robert Gillette, Commissario Temporaneo dei Media del Kossovo, risponde alle critiche di Baton Haxhiu, direttore della Associazione dei giornalisti kossovari, sulle regole imposte alla copertura mediatica della campagna elettorale. Robert Gillette interverrà al convegno di Osservatorio sui Balcani il 3 e 4 dicembre prossimi a Venezia.
I vecchi militanti del movimento Otpor ("Resistenza"), tra gli artefici della caduta del regime di Slobodan Milosevic, sono diventati degli esperti internazionali in rivoluzioni. I casi di Georgia e Ucraina in questo articolo del quotidiano belgradese Politika
I rifugiati bosniaci sparsi in tutta Europa aiutano ad identificare i morti senza nome. Un reportage dall'Olanda sulle nuove indagini condotte con l'analisi del dna alla ricerca degli scomparsi delle guerre in ex Jugoslavia