Il presidente croato uscente, il socialdemocratico Ivo Josipovic, e la candidata conservatrice, l'ex ministro degli Esteri, Kolinda Grabar Kitarovic, si sfideranno nel secondo turno dell'11 gennaio. Josipovic è in vantaggio con il 38,5 dei voti. La principale sfidante, Kolinda Grabar Kitarovic, ottiene però il 37,08 per cento, risultato che garantisce una sfida aperta e incerta tra due settimane. Lo mostrano i dati ufficiali e parziali della Commissione elettorale croata (Dip).
Nella graphic novel “Ritorno al Kosovo”, i due artisti e amici Gani Jakupi e Jorge González raccontano la cronaca del ritorno a casa di Gani, fumettista e compositore kosovaro fuggito durante la guerra.
Domenica 14 dicembre la polizia turca ha condotto un’imponente operazione contro giornalisti ed esponenti politici legati all’opposizione al governo guidato da Ahmet Davutoğlu.
Migliaia di studenti sono scesi in piazza a Skopje mercoledì scorso contro la riforma degli esami universitari voluta dal governo. Un corteo enorme che ha riunito la gioventù macedone contro corruzione e nepotismo.
Si è svolta la scorsa settimana al Parlamento europeo a Bruxelles una commemorazione unica di due eventi che hanno plasmato l’Europa contemporanea: il centenario della Grande Guerra e il venticinquesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino.
Sono più di 5.000 i giovani che hanno partecipato all'evento per i giovani europei (EYE) presso il Parlamento europeo di Strasburgo nel maggio scorso. Alcuni dei partecipanti presenteranno queste idee a sette commissioni parlamentari: una fonte di ispirazione per le nuove iniziative dell'UE.
Mosca ha annunciato lunedì 1 dicembre 2014 l'abbandono del progetto di gasdotto South Stream a causa dell'opposizione della Commissione europea. L'annuncio è stato fatto da Vladimir Putin durante una visita ad Ankara. “Noi crediamo che di fronte alla situazione attuale, la Russia non possa più continuare la realizzazione di questo progetto”, ha dichiarato il presidente russo durante una conferenza stampa affiancato dal suo omologo turco. La conferma è arrivata anche dall'amministratore delegato della Gazprom Alexei Millier, citato da una agenzia di stampa russa.
In Moldavia si è votato ieri per le elezioni parlamentari. Con l'80% dei voti scrutinati i partiti pro-Ue sono dati al 44%, con un leggero vantaggio su quelli che invece sostengono maggiori legami con la Russia, che sono attorno al 40%.