“Abbiamo visto la macchina della polizia e abbiamo cominciato a correre. Un ragazzo ha urlato e quando ci siamo girati abbiamo visto il cane che lo mordeva, trascinandolo per almeno 15 metri. Poi sono arrivati otto poliziotti, che hanno iniziato a picchiarlo […]. Poi un altro poliziotto mi ha colpito sulla testa col calcio della pistola. Sanguinavo copiosamente […]. Ci hanno preso due telefonini, i soldi e le scarpe nuove. Poi ci hanno trasportato fino al confine, e a forza di bastonate ci hanno fatto riattraversare il confine con la Turchia”.
Falliscono i negoziati facilitati dal Commissario Ue per i negoziati all'Allargamento Johannes Hahn, ma la Macedonia andrà comunque ad elezioni anticipate il prossimo 24 aprile.
“E' importante che giustizia venga fatta. E' per questo che siamo lieti di poter dare alla Corte [Speciale] una sede”. E' con queste parole che il ministro degli Esteri olandese, Bert Koenders, ha confermato venerdì scorso che la Corte Speciale su presunti crimini di esponenti dell'UÇK (Esercito di Liberazione del Kosovo) sarà ospitata all'Aja.
Il premier macedone Nikola Gruevski (VMRO-DPMNE) ha annunciato ieri di voler consegnare entro la giornata di oggi le proprie dimissioni nelle mani del presidente del parlamento di Skopje.
Sono stati svelati ieri i candidati agli Academy Awards di quest’anno. Tra questi figura in concorso come miglior documentario Winter on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom un film del regista Evgeny Afineevsky sulla rivolta di Euromaidan a Kiev.
"Da grande voglio fare la guardia di frontiera lungo il Dragogna", si dicevano scherzando i giovani sloveni negli anni '80. Venne poi l'indipendenza della più settentrionale delle repubbliche jugoslave, e il fiume Dragogna si trasformò davvero nella nuova linea di confine tra Slovenia e Croazia.
Il giornalista turco Nedim Oruç (@KurdizaN) della Dicle News Agency (DİHA) è stato fermato a Şırnak il 6 gennaio, arrestato il giorno successivo per "propaganda terrorista", e condotto alla prigione di tipo F della città del sud-est anatolico, riporta l'agenzia turca Bianet.
L'ambasciatrice della Bosnia Erzegovina presso l'UE, Lidija Topić, ha affermato che il governo bosniaco ha intenzione di presentare la propria candidatura per l'adesione all'Unione europea entro fine gennaio, all'inizio della presidenza olandese del Consiglio UE.
Il Commissario europeo all'allargamento Johannes Hahn tornerà a Skopje questo venerdì 15 gennaio, dove incontrerà tutti i partiti politici coinvolti nell'accordo di Pržino che l'UE aveva aiutato a mediare la scorsa estate per uscire dalla crisi politica che bloccava il paese. La visita di Hahn è preceduta da una missione di vari deputati europei (Eduard Kukan, Ivo Vajgl, Richard Howitt).