A meno di un anno dalla prematura scomparsa, l’Albania celebra Alessandro Leogrande. Il Comune di Tirana gli dedica una via nel Parco Grande e il suo editore albanese ricorda l’opera da lui pubblicata. Qui lo ricordiamo attraverso una conversazione avuta con l’amico Nicola Lagioia
Wikipedia croata è fautrice di idee revisioniste e negazioniste, in particolare riguardo il campo di concentramento di Jasenovac che definisce come semplice “campo di lavoro”
Nonostante Atene abbia recentemente detto addio alla Troika, con l’uscita dal piano di aiuti finanziari, i rischi rimangono in un paese dove il Pil nazionale dipende ormai troppo dal settore turistico
Sotto pressione per le ingenti proteste di strada il più potente politico della Romania Liviu Dragnea denuncia un tentativo di assassinio nei suoi confronti. Ma la polizia e le istituzioni preposte non ne hanno mai ricevuto notizia
In Serbia si parla sempre più di delimitazioni, demarcazioni, scambio di territori, in riferimento ad una imminente soluzione dell’annosa questione del Kosovo. Un’analisi del dibattito in corso
Una grande manifestazione antigovernativa della diaspora romena con 100.000 partecipanti si è conclusa con 450 feriti. Si prepara un’inchiesta sull’immotivata violenza delle forze di polizia. La testimonianza da Bucarest di Giorgio Comai
Da quando i vertici dello stato hanno dichiarato di voler combattere la criminalità organizzata, in Serbia sono stati commessi 37 omicidi a sfondo mafioso e il numero di morti è in costante aumento
Da cinque anni il governo azero conduce una dura repressione contro tutte le voci dissenzienti. Ora attorno ai partiti di vera opposizione c'è terra bruciata
Secondo numerosi rapporti internazionali, le organizzazioni criminali albanesi sono molto attive nel traffico di stupefacenti. Oltre alla produzione locale si aggiungono ora importanti rotte dal sud America
Col nuovo sistema presidenzialista, Erdoğan consolida la sua posizione di potere. Numerosi gli esponenti del mondo degli affari nel nuovo esecutivo, nonostante il rischio di conflitto di interessi
Come promesso, appena insediatosi al governo il nuovo premier armeno Nikol Pashinyan ha avviato una campagna anti-corruzione su larga scala, che negli ultimi mesi ha portato a decine di arresti e dimissioni eccellenti
L'omicidio di un giovane tifoso a Skopje ha riportato in primo piano in Macedonia questioni mai risolte nel mondo del tifo organizzato: dalla presenza di ideologie intolleranti ai legami - spesso opachi - con la politica
I meritati festeggiamenti della Croazia per il secondo posto ai Mondiali di calcio in Russia, hanno però messo in evidenza una forte dose di retorica nazionalista. Polemiche per la presenza del cantante Marko Perković Thompson
Dritan Zagani è stato un ex funzionario di polizia albanese che ha ottenuto l’asilo politico in Svizzera dopo essere stato in carcere per diversi mesi a suo dire per aver denunciato la collusione tra governo albanese e narcotrafficanti. Lo abbiamo incontrato
A quattro anni dall’avvio del processo per l’omicidio del giornalista Slavko Ćuruvija, si teme che il tribunale voglia assolvere gli impuntati, ex membri dei servizi segreti. Il settimanale NIN ricostruisce le pressioni e ostruzioni avvenute durante il processo
L’Azienda elettrica del Montenegro è di recente diventata azionista di maggioranza della miniera di carbone di Pljevlja, ma a guadagnare da questa controversa acquisizione non sono stati i cittadini
12 ambasciate hanno chiesto al governo di Bucarest di rinunciare alla riforma del codice penale. Ma il Partito social-democratico si stringe attorno al suo leader Liviu Dragnea che, senza modifiche legislative, rischia il carcere per corruzione
Le elezioni del 24 giugno hanno dimostrato definitivamente che non basta un regolare svolgimento del voto a definire democratica la legittimazione del potere. Un commento
La sparizione di un giornalista, poi la sua comparsa dopo giorni di ricerca. L’opinione pubblica e le organizzazioni dei giornalisti sono rimaste per giorni col fiato sospeso, mentre le istituzioni hanno mostrato tutta la loro debolezza
Centinaia di cittadini hanno deciso di bloccare la strade della Serbia per protestare contro l’aumento del prezzo del carburante. Il governo accusa l’opposizione di aver strumentalizzato i cittadini, in realtà è il malcontento il vero motore delle proteste
Le recenti elezioni amministrative hanno riconfermato la leadership in molte città, compresa la capitale Podgorica, del partito di Đukanović. Perché il paese da trent’anni non cambia?
Il consueto festival di quattro giorni volto a dare nuova luce ai rapporti tra Serbia e Kosovo, dove artisti kosovari e serbi presentano le loro opere a Belgrado, è stato oggetto di attacchi da parte della destra nazionalista
Con un colpo di scena degno dei migliori film gialli, il reporter di guerra russo Arkady Babchenko, dato per morto ieri a Kiev da tutti i media ucraini e internazionali (OBCT compreso) si è presentato, vivo e vegeto, ad una conferenza stampa dei servizi di sicurezza ucraini.
Per il ministro della Difesa la Serbia dovrebbe cambiare rotta rispetto a Bruxelles, per il presidente della Repubblica la strada europea non è in discussione. Semplici divergenze, crisi politica o solito gioco di due voci per due pubblici differenti, quello locale e quello dell'UE?
Il tracollo finanziario del più grosso consorzio croato non ha ancora finito di avere conseguenze, le più recenti sono state le dimissioni della ministra dell'Economia Martina Dalić, legate al cosiddetto scandalo Hotmail
Nel summit di ieri a Sofia l'Ue ha ribadito la prospettiva europea e nuovi investimenti per i Balcani occidentali, ma nessun impegno preciso su nuovi allargamenti. Ottimismo sui rapporti Grecia-Macedonia, stallo sulla normalizzazione dei rapporti tra Belgrado e Pristina
Con l'elezione a primo ministro del leader della Rivoluzione di velluto Nikol Pashinyan la generazione digitale ha mandato in pensione quella analogica? Un commento
Vojislav Šešelj, leader del Partito radicale serbo, ha lanciato l'ennesima provocazione: recarsi sul luogo dei crimini che ha commesso 26 anni fa e per i quali è stato condannato all'Aja
Una morte sospetta quella di David Dragičević, ragazzo di 21 anni, rispetto alla quale le autorità della Republika Srpska non stanno dicendo tutta la verità. Ma sono ormai migliaia i manifestanti che ogni giorno, da un mese e mezzo, chiedono chiarezza