12 ambasciate hanno chiesto al governo di Bucarest di rinunciare alla riforma del codice penale. Ma il Partito social-democratico si stringe attorno al suo leader Liviu Dragnea che, senza modifiche legislative, rischia il carcere per corruzione
Le elezioni del 24 giugno hanno dimostrato definitivamente che non basta un regolare svolgimento del voto a definire democratica la legittimazione del potere. Un commento
La sparizione di un giornalista, poi la sua comparsa dopo giorni di ricerca. L’opinione pubblica e le organizzazioni dei giornalisti sono rimaste per giorni col fiato sospeso, mentre le istituzioni hanno mostrato tutta la loro debolezza
Centinaia di cittadini hanno deciso di bloccare la strade della Serbia per protestare contro l’aumento del prezzo del carburante. Il governo accusa l’opposizione di aver strumentalizzato i cittadini, in realtà è il malcontento il vero motore delle proteste
Le recenti elezioni amministrative hanno riconfermato la leadership in molte città, compresa la capitale Podgorica, del partito di Đukanović. Perché il paese da trent’anni non cambia?
Il consueto festival di quattro giorni volto a dare nuova luce ai rapporti tra Serbia e Kosovo, dove artisti kosovari e serbi presentano le loro opere a Belgrado, è stato oggetto di attacchi da parte della destra nazionalista
Con un colpo di scena degno dei migliori film gialli, il reporter di guerra russo Arkady Babchenko, dato per morto ieri a Kiev da tutti i media ucraini e internazionali (OBCT compreso) si è presentato, vivo e vegeto, ad una conferenza stampa dei servizi di sicurezza ucraini.
Per il ministro della Difesa la Serbia dovrebbe cambiare rotta rispetto a Bruxelles, per il presidente della Repubblica la strada europea non è in discussione. Semplici divergenze, crisi politica o solito gioco di due voci per due pubblici differenti, quello locale e quello dell'UE?
Il tracollo finanziario del più grosso consorzio croato non ha ancora finito di avere conseguenze, le più recenti sono state le dimissioni della ministra dell'Economia Martina Dalić, legate al cosiddetto scandalo Hotmail
Nel summit di ieri a Sofia l'Ue ha ribadito la prospettiva europea e nuovi investimenti per i Balcani occidentali, ma nessun impegno preciso su nuovi allargamenti. Ottimismo sui rapporti Grecia-Macedonia, stallo sulla normalizzazione dei rapporti tra Belgrado e Pristina
Con l'elezione a primo ministro del leader della Rivoluzione di velluto Nikol Pashinyan la generazione digitale ha mandato in pensione quella analogica? Un commento
Vojislav Šešelj, leader del Partito radicale serbo, ha lanciato l'ennesima provocazione: recarsi sul luogo dei crimini che ha commesso 26 anni fa e per i quali è stato condannato all'Aja
Una morte sospetta quella di David Dragičević, ragazzo di 21 anni, rispetto alla quale le autorità della Republika Srpska non stanno dicendo tutta la verità. Ma sono ormai migliaia i manifestanti che ogni giorno, da un mese e mezzo, chiedono chiarezza
Da anni protestano per le strade della Federazione di Bosnia Erzegovina, con blocchi stradali e tendoni. L'altro ieri un gruppo di veterani ha cercato di entrare in parlamento ed è stato caricato dalla polizia. La complicata situazione sociale di una categoria in costante mobilitazione
Serzh Sargsyan non poteva più fare il presidente, ed allora si è seduto sulla poltrona da primo ministro. Non prima di aver fatto passare l'Armenia da un sistema semi-presidenziale ad uno parlamentare
Il Tribunale dell'Aja è parzialmente tornato sui suoi passi relativamente all'assoluzione del marzo 2016 di politico serbo Vojislav Šešelj. Lo ha infatti condannato ieri a 10 anni di detenzione, che non dovrà scontare dato che ha trascorso all'Aja già un periodo superiore: dal 2003 al 2014, quando è rientrato in Serbia per motivi di salute.
Le autorità del Kosovo, in collaborazione con l'intelligence turca, hanno estradato sei cittadini turchi. Il premier Haradinaj ha negato di essere stato informato sull'azione di polizia e ha accusato il presidente turco Erdoğan di ingerenza
Sale la tensione in Kosovo dopo l’arresto del capo dell’Ufficio per il Kosovo del governo serbo. Tensione la cui responsabilità sta nei rispettivi governi che ora cercano di sfruttarla a proprio vantaggio
Durante la guerra 1992-95 migliaia di opere d'arte sono state rubate in Bosnia Erzegovina. Ma solo 27 ad oggi risultano nella lista bosniaca dell'Interpol
Un altro colpo al pluralismo in Turchia con la vendita dei media del gruppo Doğan al businessman fedele al governo Erdoğan Demirören, che ora guiderà il gruppo media più grande del paese
“Per la patria pronti” è un saluto del periodo ustascia e negli anni passati è stato definito dalla Corte costituzionale croata incostituzionale. Ora una Commissione ad hoc voluta dal premier Plenković ne ha però sdoganato in parte l'uso
Mercoledì 21 febbraio un attentatore solitario ha gettato una bomba nel cortile dell'ambasciata americana a Podgorica, per poi morire in una seconda esplosione, in quello che sembra un suicidio.
A meno di due settimane dalle elezioni per il sindaco di Belgrado, il Partito progressista serbo del presidente Vučić fa di tutto per non perdere quella che è considerata una delle cariche politiche più importanti del paese
Il Kosovo festeggia dieci anni di indipendenza. Anni segnati da successi simbolici, ma senza vere risposte a questioni come disoccupazione, convivenza, corruzione e mancanza di una strategia di sviluppo
Il capo di Stato serbo Aleksandar Vučić ha incontrato ieri a Zagabria la sua omologa croata Kolinda Grabar-Kitarović. Molte le promesse, permangono le divergenze
“Orgogliosa, infinitamente felice e grata a tutti i sostenitori! Questa è la Bosnia Erzegovina che vince!” Così Dunja Mijatović ha commentato su Twitter la sua elezione a Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa.
L'omicidio del leader politico serbo-kosovaro ha gettato un'ombra sulla pace in Kosovo. Il dialogo tra Pristina e Belgrado subirà un rallentamento, ma non dovrebbe bloccarsi del tutto
Il brutale omicidio del leader politico serbo-kosovaro Oliver Ivanović non fa che complicare una situazione sul campo già complessa e fragile, gettando il Kosovo in un'atmosfera di forte tensione
Benché sia stata definito incostituzionale dalla Corte statale della Bosnia Erzegovina, lo scorso 9 gennaio a Banja Luka si è festeggiato il “Giorno della Republika Srpska” con tanto di paramilitari