Si intensificano le proteste in Serbia, oltre cinquanta città coinvolte e decine di migliaia di cittadini. Governo e presidente minimizzano e pensano al voto anticipato, elezioni però che oggi l’opposizione boicotterebbe
Un'inchiesta realizzata dal due giornalisti del portale bosniaco Žurnal mette in luce lo scandalo dei diplomi falsi e la scarsa attenzione prestata a questo fenomeno da parte degli organi giudiziari
Politica, business e banche nel Montenegro di Đukanović, sono i temi al centro di una serie di articoli di inchiesta realizzati dal Centro per il giornalismo investigativo montenegrino e il quotidiano Vijesti
Il governo romeno stanzia 25 milioni di euro all'anno per le organizzazioni che rappresentano le 17 minoranze del paese. Denaro che nessuno controlla come venga speso. In cambio in parlamento le minoranze votano quasi sempre a favore del governo
Un fiume di vitalità per la società e il futuro dell'Albania. Un'intervista a Gresa Hasa, attivista del movimento studentesco che sta mettendo in difficoltà il governo albanese
In Turchia sempre più cittadini possiedono armi da fuoco, spesso non registrate. Un fattore centrale nell'aumento degli episodi di violenza registrati negli ultimi anni
Il presidente russo ha fatto visita a Belgrado il 17 gennaio scorso. Prova di forza del presidente serbo Aleksandar Vučić che, secondo i media locali, ha portato per l'occasione nelle strade della capitale centomila persone
Una rapina in banca finita nel sangue a pochi giorni dallo scorso Capodanno ha riaperto in Kosovo il dibattito sui reati violenti, aumentati in modo sensibile negli ultimi anni
Da settimane migliaia di persone si radunano nelle vie centrali della capitale serba per manifestare il proprio dissenso contro il governo e lo strapotere del presidente Aleksandar Vučić, il quale annuncia elezioni anticipate
In Republika Srpska, una delle due entità della Bosnia Erzegovina, il passaggio dal vecchio al nuovo anno si è svolto all'insegna di arresti e tentativi di repressione del movimento Giustizia per David
Davanti alla scelta del governo di non aprire ad una riforma sulla legge relativa all'istruzione superiore gli studenti hanno optato per un'escalation delle proteste
Trionfo per il protagonista della Rivoluzione di velluto alle recenti elezioni politiche in Armenia. La coalizione guidata da Nikol Pashinyan raccoglie il 70% delle preferenze. Unico segnale di debolezza, la bassa affluenza
L'aumento delle rette, la bassa qualità dell'insegnamento e la mancanza di infrastrutture nelle università pubbliche albanesi hanno portato ad un ampio malcontento tra gli studenti. Che stanno occupando le piazze di Tirana e di altre città universitarie
L’ex patron del colosso agroalimentare croato Agrokor ha annunciato la sua volontà di entrare in politica. Tra i punti del suo programma la lotta alla corruzione, nonostante sia tutt’ora sotto inchiesta per frode e - appunto - corruzione
Di recente la premier serba Ana Brnabić ha negato apertamente che a Srebrenica sia stato commesso un genocidio. L’affermazione ha avuto conseguenze regionali ed anche a livello dell’Ue
Il governo del Kosovo ha deciso di imporre dazi doganali al 100% contro Serbia e Bosnia Erzegovina. Una decisione fortemente criticata da Bruxelles, e che rischia di danneggiare ulteriormente il fragile dialogo con Belgrado
Lo scontro militare avvenuto nei giorni scorsi nel mar d'Azov rappresenta il primo confronto diretto tra Russia e Ucraina. Può rappresentare il casus belli per una più massiccia azione militare russa nel mar d’Azov e nel sud est ucraino?
Il Kosovo non riesce a diventare membro dell’Interpol, la Serbia esulta ma Pristina reagisce con un’azione di polizia volta a far luce sull’omicidio Ivanović e, soprattutto, con l’aumento del 100% dei dazi doganali
Con la crisi, è aumentata in Grecia la pressione sulle risorse del sottosuolo, minerali ed idrocarburi. In Epiro e in altre regioni le comunità locali, preoccupate degli effetti di lungo termine su ambiente e qualità della vita, hanno deciso di reagire
Sono ormai 21 i ministri sostituiti dal primo ministro ombra Liviu Dragnea, leader dei socialdemocratici. Ad inizio settimana l'ennesima azione volta a controllare col pugno di ferro la disciplina di partito e il governo del paese
Continua a peggiorare la situazione dei media in Serbia. Recenti fatti di cronaca mostrano come l’accanimento del potere contro i pochi media non allineati sia ormai quotidiano. Per RSF la Serbia rischia la maglia nera della regione
L’annuale corteo in ricordo della ribellione alla giunta dei colonnelli, condotta dagli studenti del Politecnico nel novembre di 45 anni fa, è sfociato in disordini. Tensioni antigovernative ad Atene e Salonicco
Alla commemorazione dei cento anni dall’armistizio della Prima guerra mondiale il presidente serbo si è dovuto accomodare in una posizione defilata rispetto ai principali leader mondiali. Una situazione percepita in Serbia come umiliante che reca con sé dei messaggi politici importanti
A gennaio la Romania assumerà la presidenza di turno del Consiglio dell'UE. Gli europarlamentari hanno espresso tutte le loro preoccupazioni ed hanno trovato una sponda nello stesso Presidente romeno Iohannis
“Nei giorni scorsi ho ricevuto numerose minacce di morte. Ora mi trovo a Budapest, dove ho chiesto asilo politico alle autorità ungheresi. Sarò sempre fedele alla causa macedone, non mi arrenderò mai”.
In Cecenia un inquietante silenzio circonda il destino di centinaia di giovani scomparsi nel nulla. Nessuno osa parlarne perché la repressione è durissima e anche chi è all'estero non è al sicuro
Scoppia a Sofia lo scandalo dei passaporti bulgari ottenuti in cambio di tangenti. Al centro dell’indagine il direttore e i funzionari dell’Agenzia nazionale per i bulgari all’estero
Inaugurata a fine ottobre ad Istanbul la prima fase di quello che sarà l'aeroporto più grande al mondo. Un progetto fortemente voluto dal presidente Recep Tayyip Erdoğan, ma segnato da morti sul lavoro e dubbi di sostenibilità economica
Con 700 casi di denuncia di violenze e furti avvenuti alla frontiera, contro i migranti, la Croazia detiene il triste primato tra i paesi dell’area. Nel frattempo aumentano le intimidazioni contro i solidali e piovono le prime condanne
I recenti fatti di cronaca, culminati con la morte di due agenti di polizia, portano a pensare che la capitale della Bosnia Erzegovina stia lentamente diventando un ghetto, preda di omicidi e furti sullo sfondo di una rassegnazione collettiva