Un settore in crescita, quello della produzione biologica in Croazia. Deve però fare i conti con una forte frammentazione degli aiuti governativi, una scarsa trasparenza informativa e prezzi alti. Terza parte dell'indagine sul biologico nel sud-est Europa
In Ossezia del nord, ci sono varie possibilità per giovani interessati a fare un lavoro estivo, magari socialmente utile. Ma trovare un lavoro stabile e qualificato è un'impresa difficile che richiede soprattutto conoscenze o denaro
I loro soldi, dopo la dissoluzione della ex Jugoslavia, non li avevano più visti. Erano depositati presso la Ljubljanska banka. A quasi vent'anni di distanza i premier di Slovenia e Croazia tentano, almeno in parte, di mettere un punto alla questione
Sfruttano le possibilità dei mezzi di comunicazione elettronici e quelle dei voli low cost. Vivono divisi tra il "qui" del paese di origine e il "là" di quello che hanno scelto per lavorare. Utilizzano identità multiple. Sono gli "euro-nomadi", gruppo in continua crescita anche in Bulgaria
Turisti stimati in calo del 20% in Montenegro. Nell'anno della crisi, Stato e operatori indebitati sperano ancora nella rimonta di agosto. Intanto dietro il flop spuntano un'alta stagione ridotta a 6 settimane, un'economia grigia dilagante e la fuga dei turisti di alta fascia, specie tedeschi, per via dei servizi poco concorrenziali. Cronaca di una scommessa che sembrava impossibile perdere, lungo una delle coste più belle del Mediterraneo
Ritratto della Romania all'indomani della dieta ferrea Fmi, legata al prestito da 1 miliardo di euro (dopo i 9 già concessi). In attesa della ripresa, si prospettano mesi difficili: aumento dell'Iva, prezzi in rialzo, tagli agli stipendi e all'occupazione. Sperando che le variabili internazionali non rendano questi sacrifici vani. O insostenibili
Armi e automobili. Gloria e miseria della Zastava di Kragujevac nei ricordi di una generazione. Dal successo della produzione automobilistica, in partenariato con la Fiat, alla maledizione della guerra
Con la partecipazione del primo ministro turco Erdoğan a fianco del presidente bosniaco Silajdžić e di quello serbo Tadić alla commemorazione del genocidio di Srebrenica e la firma a Belgrado di sei accordi di cooperazione tra Serbia e Turchia, Ankara esporta la sua politica di “zero problemi coi vicini” anche nei Balcani
In Macedonia itinerari ambientali e culturali attrezzati potrebbero fare da volano all'economia locale. Ma il turismo alternativo non decolla. Perché milioni sono stati investiti in spot tv all'estero, ma non in strade e offerta turistica. Spunta però a sorpresa la clientela nazionale, che si appassiona al b&b e riscopre i fine settimana all'aperto
Grandi affari attorno ai moli fluviali di Belgrado: un faraonico progetto immobiliare firmato da due archistar, il riemergere del passato con la svendita a privati dei beni di Stato nell'era Milosević, le denunce dei piccoli azionisti. Il Consiglio serbo per la lotta alla corruzione mette il dossier in mano ai giudici
La Bosnia Erzegovina è ricca di acque e ha un enorme potenziale energetico. La sola Federazione bosniaca progetta la costruzione di dodici centrali idroelettriche, termiche ed eoliche nei prossimi dieci anni. Le gare di appalto condotte in questo settore, tuttavia, non sono finora avvenute in maniera trasparente
A un mese dal prestito Ue-Fmi, tra forti aumenti dei beni essenziali e stipendi ridotti del 20%, i greci non smettono di sentirsi europei. Per un recente sondaggio, il 77% crede anche nell'euro, pur senza farsi illusioni sulla crisi, che sarà lunga. Dagli altri 26 partner dell'Unione vorrebbero però un trattamento meno sprezzante
Mancanza di riforme strutturali e peso della crisi sulle spalle del settore privato. Ora i dati sulle finanze pubbliche della Bulgaria sono sott'analisi da parte delle istituzioni europee. Pur insoddisfatti dei propri governanti, a differenza di greci e rumeni, i cittadini bulgari non scendono però in piazza
La Croazia tenta di "soffiare" un po' di turisti alla Grecia. Ma con la Grecia, oltre ai lunghi tratti di costa, ha in comune anche un preoccupante debito pubblico. La premier Kosor corre ai ripari con misure draconiane, che però, per molti analisti, non faranno che affossare maggiormente l'economia
La crisi economica ellenica ha favorito il dialogo tra Grecia e Turchia. Incontri al vertice, accordi di cooperazione e aperture nei negoziati ciprioti, lasciano sperare che i due nemici storici divisi da un conflitto durato più di un secolo vogliano ora la pace
Il piano di austerità (targato FMI) approvato da Bucarest è il più duro in Europa. Lunedì prossimo, il primo sciopero generale convocato in Romania dai tempi di Ceauşescu metterà alla prova non solo il piano, ma la tenuta complessiva del sistema socio-politico rumeno. Un'analisi
L'assalto dei veterani alla sede del governo federale evidenzia la gravità dell'attuale situazione economica in Bosnia Erzegovina. I costi insostenibili dell'amministrazione, le spese per il welfare di guerra, le conseguenze della crisi globale. L'analisi dell'economista Dražen Simić
Dall'industria delle vacanze arriverà ossigeno per le finanze greche? Il settore genera il 20% del Pil. Ma dopo l'effetto crisi sulle tv mondiali, si teme un calo del 30%. Oltre alla concorrenza turca. Sconti in tutte le isole.
Turchia e Brasile vogliono un ruolo nel "club del nucleare" e siglano un accordo di scambio di uranio con l'Iran mentre l'amministrazione Obama presenta la bozza di risoluzione per nuove sanzioni all'Iran approvata anche da Cina e Russia
Austerità, è la parola d'ordine anche in Romania. Il Presidente e il governo annunciano tagli alla spesa pubblica. A pagare saranno soprattutto i dipendenti pubblici, scesi in piazza nella più grande dimostrazione dai giorni della caduta del regime nel 1989
Sono le migrazioni con un biglietto di ritorno, temporanee. Risposta ottimale alla fluidità del mercato del lavoro globale e alla paure "dell'altro" che vorremmo nelle nostre fabbriche ma non nelle nostre piazze? Non sempre, forse quasi mai. Un approfondimento
I "fratelli del sud" sono stata una vera e propria ossessione per la Slovenia. Gli aiuti economici indirizzati nel periodo jugoslavo alle zone meno sviluppate erano visti con un certo malcontento. Oggi, con la crisi greca, la Slovenia teme di dover aiutare altri "fratelli del sud", questa volta nel quadro dell'Unione europea
Nella vicina Macedonia, la tempesta su Atene produce strane rimozioni. Censura soft della notizia sui media, le autorità ostentano sicurezza, preoccupazione contenuta anche tra le migliaia di occupati in aziende elleniche. E non manca chi specula sul cambio euro-dollaro. Fino a quando?
La Romania è uno dei paesi europei più colpiti dalla crisi. Gli indicatori economici peggiorano, ma la classe politica sembra occupata ad accentrare le leve del potere piuttosto che a rispondere ai segnali di disagio crescente che arrivano dalla società
La Grecia barcolla e l'intera Europa teme. E il resto dei Balcani? Quali le reazioni e le prevedibili conseguenze per paesi che o sono ancora alle porte dell'Unione o ne fanno parte solo da qualche anno? Una rassegna
Un incontrollato sviluppo urbanistico sta cambiando il volto di Baku. La capitale azera, dal 2000 sotto tutela dell’UNESCO, rischia di non riconoscersi più tra boutiques, hotel e uffici che hanno poco da spartire con l’estetica tradizionale del luogo
Ricostruzione storica delle vicende economiche, politiche e personali che ruotano attorno al boom petrolifero del Caspio, il libro di Steve Le Vine sottolinea la rinnovata importanza dell’area geografica caucasica e centro-asiatica nello scacchiere geopolitico mondiale. Nostra recensione
In Georgia è in atto un vero e proprio boom edilizio. La recente crisi economica mondiale, però, ha avuto serie ripercussioni su questo settore, in cui lo stato rimane uno dei maggiori investitori
Pullmann e auto private in colonna oltre confine per risparmiare su spesa, dentista, abiti e benzina. Così i greci colpiti dalla crisi riscoprono il mercato bulgaro, dove tutto costa meno della metà. Una 'fuga di capitali' che potrebbe toccare i 12 milioni di euro l'anno
La crisi aggrava in Slovenia la già precaria condizione dei lavoratori, specie se immigrati. Nei loro confronti i sindacati denunciano violazioni triplicate rispetto alla media nazionale: dal mancato pagamento dei salari alla scarsa sicurezza sul lavoro