Economia

Kosovo bio: non ancora, ma quando?

08/10/2010 -  Matteo Vittuari

In Kosovo il settore agricolo è tornato recentemente al centro del dibattito politico. Ma in un contesto dove si lotta ancora con sicurezza alimentare e standard produttivi molto bassi ha senso pensare al biologico? C'è comunque un potenziale da sfruttare: le terre per anni abbandonate, anche da fertilizzanti e pesticidi. Quarta parte della nostra indagine sul biologico nel sud-est Europa

Se avessi una mucca in più

27/09/2010 -  Anna Brusarosco

Piccole somme di denaro, erogate nelle aree rurali più povere del Paese. Il microcredito è stato a lungo una delle soluzioni privilegiate in Albania per favorire lo sviluppo rurale. A Tirana studiosi, analisti e operatori si sono ritrovati per fare il punto sulla situazione

Stato di corruzione

08/09/2010 -  Eldina Pleho Sarajevo

La corruzione all'interno degli apparati pubblici è uno degli ostacoli maggiori all'integrazione europea dei Balcani occidentali. Mentre alcuni Paesi stanno facendo passi avanti, la Bosnia Erzegovina sta andando indietro

Cittadinanza in vendita

01/09/2010 -  Mustafa Canka Ulcinj

Basterà investire poco più di mezzo milione di euro ed essere “persona conosciuta e credibile” per avere la cittadinanza montenegrina. E godere così della libera circolazione Ue. Obiettivo: attirare capitali esteri. Ma Bruxelles è sul piede di guerra

Quando la Croazia è ''eko''

23/08/2010 -  Matteo Vittuari Zagabria

Un settore in crescita, quello della produzione biologica in Croazia. Deve però fare i conti con una forte frammentazione degli aiuti governativi, una scarsa trasparenza informativa e prezzi alti. Terza parte dell'indagine sul biologico nel sud-est Europa

A caccia di lavoro

31/08/2010 -  Tamara Shanaeva Vladikavkaz

In Ossezia del nord, ci sono varie possibilità per giovani interessati a fare un lavoro estivo, magari socialmente utile. Ma trovare un lavoro stabile e qualificato è un'impresa difficile che richiede soprattutto conoscenze o denaro

Libretti al portatore

30/08/2010 -  Stefano Lusa Capodistria

I loro soldi, dopo la dissoluzione della ex Jugoslavia, non li avevano più visti. Erano depositati presso la Ljubljanska banka. A quasi vent'anni di distanza i premier di Slovenia e Croazia tentano, almeno in parte, di mettere un punto alla questione

Gli euro-nomadi

19/08/2010 -  Tanya Mangalakova Sofia

Sfruttano le possibilità dei mezzi di comunicazione elettronici e quelle dei voli low cost. Vivono divisi tra il "qui" del paese di origine e il "là" di quello che hanno scelto per lavorare. Utilizzano identità multiple. Sono gli "euro-nomadi", gruppo in continua crescita anche in Bulgaria

Montenegro, l'estate non fa miracoli

06/08/2010 -  Mustafa Canka Ulcinj

Turisti stimati in calo del 20% in Montenegro. Nell'anno della crisi, Stato e operatori indebitati sperano ancora nella rimonta di agosto. Intanto dietro il flop spuntano un'alta stagione ridotta a 6 settimane, un'economia grigia dilagante e la fuga dei turisti di alta fascia, specie tedeschi, per via dei servizi poco concorrenziali. Cronaca di una scommessa che sembrava impossibile perdere, lungo una delle coste più belle del Mediterraneo

Con l'austerity sarà dura

05/08/2010 -  Matteo Ferrazzi

Ritratto della Romania all'indomani della dieta ferrea Fmi, legata al prestito da 1 miliardo di euro (dopo i 9 già concessi). In attesa della ripresa, si prospettano mesi difficili: aumento dell'Iva, prezzi in rialzo, tagli agli stipendi e all'occupazione. Sperando che le variabili internazionali non rendano questi sacrifici vani. O insostenibili

Il marchio Zastava

04/08/2010 -  Azra Nuhefendić

Armi e automobili. Gloria e miseria della Zastava di Kragujevac nei ricordi di una generazione. Dal successo della produzione automobilistica, in partenariato con la Fiat, alla maledizione della guerra

Lo sguardo turco sui Balcani

22/07/2010 -  Alberto Tetta Istanbul

Con la partecipazione del primo ministro turco Erdoğan a fianco del presidente bosniaco Silajdžić e di quello serbo Tadić alla commemorazione del genocidio di Srebrenica e la firma a Belgrado di sei accordi di cooperazione tra Serbia e Turchia, Ankara esporta la sua politica di “zero problemi coi vicini” anche nei Balcani

Turisti rurali nel labirinto

08/07/2010 -  Risto Karajkov Skopje

In Macedonia itinerari ambientali e culturali attrezzati potrebbero fare da volano all'economia locale. Ma il turismo alternativo non decolla. Perché milioni sono stati investiti in spot tv all'estero, ma non in strade e offerta turistica. Spunta però a sorpresa la clientela nazionale, che si appassiona al b&b e riscopre i fine settimana all'aperto

Il porto delle nebbie

30/06/2010 -  Cecilia Ferrara Belgrado

Grandi affari attorno ai moli fluviali di Belgrado: un faraonico progetto immobiliare firmato da due archistar, il riemergere del passato con la svendita a privati dei beni di Stato nell'era Milosević, le denunce dei piccoli azionisti. Il Consiglio serbo per la lotta alla corruzione mette il dossier in mano ai giudici

La terra dei fiumi

25/06/2010 -  Eldina Pleho Sarajevo

La Bosnia Erzegovina è ricca di acque e ha un enorme potenziale energetico. La sola Federazione bosniaca progetta la costruzione di dodici centrali idroelettriche, termiche ed eoliche nei prossimi dieci anni. Le gare di appalto condotte in questo settore, tuttavia, non sono finora avvenute in maniera trasparente

Europei per sempre

22/06/2010 -  Gilda Lyghounis Atene

A un mese dal prestito Ue-Fmi, tra forti aumenti dei beni essenziali e stipendi ridotti del 20%, i greci non smettono di sentirsi europei. Per un recente sondaggio, il 77% crede anche nell'euro, pur senza farsi illusioni sulla crisi, che sarà lunga. Dagli altri 26 partner dell'Unione vorrebbero però un trattamento meno sprezzante

Questione di conti

11/06/2010 -  Tanya Mangalakova Sofia

Mancanza di riforme strutturali e peso della crisi sulle spalle del settore privato. Ora i dati sulle finanze pubbliche della Bulgaria sono sott'analisi da parte delle istituzioni europee. Pur insoddisfatti dei propri governanti, a differenza di greci e rumeni, i cittadini bulgari non scendono però in piazza

La Croazia e la sindrome greca

01/06/2010 -  Drago Hedl

La Croazia tenta di "soffiare" un po' di turisti alla Grecia. Ma con la Grecia, oltre ai lunghi tratti di costa, ha in comune anche un preoccupante debito pubblico. La premier Kosor corre ai ripari con misure draconiane, che però, per molti analisti, non faranno che affossare maggiormente l'economia

Il vicino

31/05/2010 -  Alberto Tetta Istanbul

La crisi economica ellenica ha favorito il dialogo tra Grecia e Turchia. Incontri al vertice, accordi di cooperazione e aperture nei negoziati ciprioti, lasciano sperare che i due nemici storici divisi da un conflitto durato più di un secolo vogliano ora la pace

Romania in crisi: la prova del nove

28/05/2010 -  Cornel Ban

Il piano di austerità (targato FMI) approvato da Bucarest è il più duro in Europa. Lunedì prossimo, il primo sciopero generale convocato in Romania dai tempi di Ceauşescu metterà alla prova non solo il piano, ma la tenuta complessiva del sistema socio-politico rumeno. Un'analisi

Debiti di guerra

25/05/2010 -  Eldina Pleho Sarajevo

L'assalto dei veterani alla sede del governo federale evidenzia la gravità dell'attuale situazione economica in Bosnia Erzegovina. I costi insostenibili dell'amministrazione, le spese per il welfare di guerra, le conseguenze della crisi globale. L'analisi dell'economista Dražen Simić

Odissea greca, turisti in calo

24/05/2010 -  Gilda Lyghounis Atene

Dall'industria delle vacanze arriverà ossigeno per le finanze greche? Il settore genera il 20% del Pil. Ma dopo l'effetto crisi sulle tv mondiali, si teme un calo del 30%. Oltre alla concorrenza turca. Sconti in tutte le isole.

Tra accordi e sanzioni

21/05/2010 -  Fazıla Mat

Turchia e Brasile vogliono un ruolo nel "club del nucleare" e siglano un accordo di scambio di uranio con l'Iran mentre l'amministrazione Obama presenta la bozza di risoluzione per nuove sanzioni all'Iran approvata anche da Cina e Russia

Naufraghi

20/05/2010 -  Mihaela Iordache

Austerità, è la parola d'ordine anche in Romania. Il Presidente e il governo annunciano tagli alla spesa pubblica. A pagare saranno soprattutto i dipendenti pubblici, scesi in piazza nella più grande dimostrazione dai giorni della caduta del regime nel 1989

Le migrazioni circolari

19/05/2010 -  Rando Devole

Sono le migrazioni con un biglietto di ritorno, temporanee. Risposta ottimale alla fluidità del mercato del lavoro globale e alla paure "dell'altro" che vorremmo nelle nostre fabbriche ma non nelle nostre piazze? Non sempre, forse quasi mai. Un approfondimento

Fratelli del sud

18/05/2010 -  Stefano Lusa Capodistria

I "fratelli del sud" sono stata una vera e propria ossessione per la Slovenia. Gli aiuti economici indirizzati nel periodo jugoslavo alle zone meno sviluppate erano visti con un certo malcontento. Oggi, con la crisi greca, la Slovenia teme di dover aiutare altri "fratelli del sud", questa volta nel quadro dell'Unione europea

La crisi greca vista da Skopje

12/05/2010 -  Risto Karajkov Skopje

Nella vicina Macedonia, la tempesta su Atene produce strane rimozioni. Censura soft della notizia sui media, le autorità ostentano sicurezza, preoccupazione contenuta anche tra le migliaia di occupati in aziende elleniche. E non manca chi specula sul cambio euro-dollaro. Fino a quando?

Rischio ebollizione

06/05/2010 -  Nikolai Yotov Bucarest

La Romania è uno dei paesi europei più colpiti dalla crisi. Gli indicatori economici peggiorano, ma la classe politica sembra occupata ad accentrare le leve del potere piuttosto che a rispondere ai segnali di disagio crescente che arrivano dalla società

La crisi greca e i Balcani

04/05/2010 -  Davide SigheleLuka Zanoni

La Grecia barcolla e l'intera Europa teme. E il resto dei Balcani? Quali le reazioni e le prevedibili conseguenze per paesi che o sono ancora alle porte dell'Unione o ne fanno parte solo da qualche anno? Una rassegna

Il boom di Baku

03/05/2010 -  Arzu Geybullayeva Baku

Un incontrollato sviluppo urbanistico sta cambiando il volto di Baku. La capitale azera, dal 2000 sotto tutela dell’UNESCO, rischia di non riconoscersi più tra boutiques, hotel e uffici che hanno poco da spartire con l’estetica tradizionale del luogo