Dalla Serbia parte un mandato di estradizione per tre cittadini di Tuzla accusati di crimini di guerra, tra i quali figura anche l'ex sindaco della cittadina bosniaca Selim Beslagic, noto per la sua avversione al nazionalismo. In molti credono ad una montatura ben orchestrata
Scendono a quattro i latitanti che il Tribunale dell'Aja accusa di crimini di guerra. Dopo il recente arresto del generale Zdravko Tolimir, ieri in Montenegro la polizia ha catturato il generale Vlastimir Đorđević
Cambio di consegne tra il tedesco Christian Schwarz Schilling e lo slovacco Miroslav Lajcak, nuovo Alto Rappresentante per la Bosnia Erzegovina. Lo stato delle riforme nel Paese a partire da un recente fatto di cronaca. Nostro commento
Incontro a Belgrado con Natasa Kandic, direttrice della Fondazione per il Diritto Umanitario. Il lavoro sulla memoria delle guerre recenti e il sostegno alle vittime nei tribunali. Il caso del processo agli Scorpioni
Due documentari ricordano la responsabilità del Montenegro nei conflitti degli anni Novanta a chi preferirebbe dimenticarne il ruolo. Nella convinzione che ancora molta sia la strada verso una riconciliazione autentica
Era stato il vice di Ratko Mladic, e poi aveva collaborato ad organizzare la latitanza di quest'ultimo. Zdravko Tolimir è stato arrestato a fine maggio, non è ancora chiaro se in Bosnia o in Serbia. Ora sulla lista dei latitanti ricercati dall'Aja rimangono in cinque
Un forte senso di frustrazione accumulatosi in questi 8 anni di amministrazione internazionale. E' quello che provano molti albanesi kosovari per l'impunità di chi, durante il conflitto, si è reso colpevole di gravi crimini. La seconda puntata di un reportage-inchiesta della nostra corrispondente
La presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina propone un'iniziativa per sollecitare la Serbia al rispetto della risoluzione della Corte di giustizia internazionale. Ma il veto posto dal membro serbo della presidenza ne invalida l'efficacia
Un forte senso di frustrazione accumulatosi in questi 8 anni di amministrazione internazionale. E' quello che provano molti albanesi kosovari per l'impunità di chi, durante il conflitto, si è reso colpevole di gravi crimini. La prima puntata di un reportage-inchiesta della nostra corrispondente
Dopo che lo scorso anno era riuscito a farsi rilasciare in seguito allo sciopero della fame, l'ex generale dell'esercito croato si trova di nuovo in carcere con una nuova accusa di crimini di guerra. Il processo dovrebbe inziare il prossimo autunno
Jasenovac, 22 aprile 2007, 62 anni dopo la liberazione del più famoso campo di concentramento della II Guerra Mondiale in ex Jugoslavia. Le memorie e le testimonianze dei sopravvissuti nel reportage della nostra inviata
L'ex ministro degli Interni macedone è accusato di essere ''oggettivamente responsabile'' per i fatti di Ljuboten, villaggio alle porte di Skopje in cui, nel 2001, unità speciali della polizia uccisero sette persone e ne ferirono un centinaio
Alcuni ex combattenti delle guerre nei Balcani hanno continuato a prestare la propria opera come mercenari in Libano, Zaire, Irak, o per i clan del crimine organizzato. L'inchiesta del settimanale di Sarajevo Slobodna Bosna
Mentre all'Aja il processo ad Haradinaj per crimini di guerra entra nel vivo, in Kosovo il suo braccio destro viene arrestato per riciclaggio di denaro sporco nella gestione di un fondo creato proprio per finanziare la difesa dell'ex primo ministro
La Commissione europea sembra più indulgente che in passato sul tema della consegna dei criminali di guerra. Ma da più parti si richiama al rispetto delle condizioni e delle regole dell'allargamento. Una nostra traduzione
I guerriglieri attaccano la polizia e le autorità islamiche che dialogano con Mosca. Mosca risponde con i bombardamenti, le operazioni di "pulizia" nei villaggi e la russificazione delle forze di sicurezza. Nostra traduzione
Lavorare insieme per consegnare alla giustizia gli accusati di crimini di guerra è stato il tema della recente conferenza di Belgrado sulla collaborazione regionale delle procure di Bosnia, Croazia e Serbia. Nostra traduzione
La macchina della disinformazione e dell'interpretazione selettiva della sentenza della Corte di Giustizia Internazionale è già all'opera. Si rischia che la decisione della Corte venga sfruttata per alimentare le polemiche interne alla Bosnia Erzegovina
La sentenza della Corte di giustizia internazionale sul genocidio di Srebrenica non ha per nulla sorpreso gli analisti più lucidi e razionali. Un commento dal nostro corrispondente da Sarajevo
Le reazioni da Belgrado alla sentenza della Corte di giustizia internazionale sul genocidio di Srebrenica. Tanto nelle dichiarazioni ufficiali che nei sondaggi sull'opinione pubblica non ci sono espressioni di euforia per la sentenza
All'indomani della sentenza della Corte internazionale di giustizia dell'Aja abbiamo intervistato Elvira Mujčić, autrice del libro ''Al di là del caos''. Quando i rumori della guerra si spengono cosa rimane? Cosa rimane dopo Srebrenica?
Una riflessione di Melita Richter che prende spunto dalla recente polemica Mesic-Napolitano in occasione del Giorno del Ricordo. E' possibile, si chiede la Richter, archiviare tutto con i titoli cubitali: ''Mesic fa marcia indietro?" o ''L'impasse è stata superata?''
La Camera bosniaca per i crimini di guerra ha emesso quella che è finora la sua sentenza più severa, nei confronti di Gojko Jankovic, principale accusato per i crimini commessi a Foca nel 1992. Nostra traduzione
Il 10 febbraio l'Italia ricorda le vittime delle foibe e l'esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Una proposta per ricordare esplicitamente anche i crimini avvenuti durante il ventennio fascista e l'occupazione. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
La CIA pubblica un rapporto sul ruolo di Tomislav Mercep nei crimini di guerra commessi contro civili serbi in Croazia. Come per il caso Glavas, le indagini potrebbero condurre direttamente a Seks, potente presidente del parlamento croato. Pressione sul governo Sanader
Lukavica, un villaggio della Bosnia settentrionale. Vi vivono molte donne originarie di Srebrenica, che non sono più tornate. Un reportage. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
La destra croata si compatta a difesa dell'ex generale, liberato dopo essere entrato in sciopero della fame. Le possibili conseguenze della crisi per il governo Sanader e per l'amministrazione della giustizia, in un paese che sembra non uscire dagli anni '90
I veterani olandesi tornano a Srebrenica, ma non è chiaro se saranno benvenuti dopo che una decorazione conferitagli dall'Aja ha suscitato dure proteste tra le associazioni delle vittime. La difficile riconciliazione dei bosniaci con le Nazioni Unite
Nonostante le richieste della destra estrema, il parlamento conferma la richiesta di arresti per Glavas, l'influente politico accusato di crimini di guerra contro civili serbi. Ma gli sviluppi dei casi "garage" e "nastro adesivo" potrebbero portare il paese a elezioni anticipate
Continua il nostro dossier di aggiornamento, realizzato in occasione della giornata internazionale per la messa al bando delle armi all'uranio impoverito, con la pubblicazione della seconda parte del reportage dalla Bosnia Erzegovina di Luisa Morfini e Ciro Cortellessa