Ancora polemiche per l'Akp del premier turco Recep Erdoğan. I quotidiani del magnate dell'editoria Aydin Doğan danno risalto ad un'indagine in corso in Germania che chiama in causa il partito al potere per finanziamenti illeciti. Partono fiumi d'inchiostro e accuse reciproche
Ucciso in Inguscezia dalla polizia, Magomed Evloev, era uno dei principali oppositori del Presidente Murat Zjazikov e animava un sito d'opposizione. La sua fine getta altra benzina su un clima politico incandescente
I recenti sviluppi della crisi georgiana, col riconoscimento di Abkhazia e Ossezia del Sud da parte di Mosca, hanno ricevuto grande attenzione dai media albanofoni, sia in Kosovo che in Albania. Evidenziate molte differenze e qualche analogia, con un occhio a quanto succede a Mitrovica
Il conflitto russo-georgiano sulla stampa azera. Solidarietà per il vicino, sul cui territorio passa l'importante oleodotto che collega Azerbaijan e Turchia, e preoccupazione per la pace nella regione
A Mostar tre media pubblici in lingua croata rischiano la chiusura. L'ultimo statuto della città, infatti, impedisce che vengano finanziati con fondi pubblici dei media che hanno una dichiarata inclinazione nazionale
Rassegna delle posizioni di alcuni media e analisti serbi sulla crisi georgiana, i paralleli tra Ossezia del sud e Kosovo e tra la Nato e la Russia. Le conseguenze della crisi in Georgia e gli sviluppi della soluzione kosovara
Media russi e georgiani in larga parte hanno fornito una visione parziale e distorta degli avvenimenti di questi giorni, schierandosi decisamente con i propri governi. In questo articolo una nostra sintesi su come la guerra è stata raccontata dalle televisioni russe
La crisi in Caucaso e i paralleli coi Balcani, l'ironia e il cinismo degli attori in campo, i timori della ripetizione degli errori del passato. Un editoriale del sarajevese Oslobodjenje, nostra traduzione
La stampa russa e la notizia dell'arresto di Radovan Karadžić: scetticismo e toni trattenuti di fronte al generale entusiasmo internazionale. Nostra rassegna
Il 16 giugno scorso usciva l'ultimo numero dello storico settimanale spalatino "Feral Tribune". I motivi della chiusura in questa intervista del settimanale sarajevese "Dani" al redattore responsabile del Feral, Viktor Ivančić. Nostra traduzione
In Moldavia, esprimere le proprie opinioni su internet può essere rischioso. Soprattutto se per le istituzioni minacciano "l'ordine costituzionale e l'integrità dello stato". Per rappresentanti dei media ed euro parlamentari, però, il governo di Chisinau viola la libertà di espressione
In tv, troppe brutte notizie, e gli spettatori rischiano la depressione. La pensano così i senatori romeni, che vogliono imporre per legge la par condicio tra notizie buone e cattive. Per i giornalisti, però, si tratta semplicemente di censura, che richiama i sistemi dei tempi di Ceausescu
Manifestazione a Zagabria dei giornalisti croati dopo la brutale aggressione contro il collega Dušan Miljuš, di Jutarnji List, noto per le sue inchieste su mafia e politica. Sconcertanti dichiarazioni del ministro dell'Interno. La cronaca del nostro corrispondente
La Central European Initiative (CEI) e la South East Europe Media Organisation (SEEMO) hanno nominato Drago Hedl, nostro corrispondente da Osijek, e redattore del settimanale croato "Feral Tribune", come il miglior giornalista investigativo dell'anno
La libertà di stampa è ancora un principio represso in molti regimi autoritari e antidemocratici e nelle difficoltà compare un mondo importante per la libera informazione, il blog
La moglie del potente editore croato Ivo Pukanić, Mirijana, divisa dal marito per questioni di eredità, viene ricoverata con la forza durante un'intervista e portata in manicomio in diretta televisiva. I legami tra politica, media e violazione dei diritti umani in Croazia
Prima l'offerta del posto redattore culturale nel programma italiano dell' emittente televisiva capodistriana. Poi la marciaindietro: nella sede centrale di Lubiana sul nome di Franco Juri, giornalista indipendente, vignettista e collaboratore da anni di Osservatorio è stato messo il veto. Una nostra traduzione
Ancora prima della sua uscita ufficiale "La caccia", il nuovo libro di memorie di Carla del Ponte, ha suscitato più di una polemica. In particolare in merito ad un presunto traffico di organi ai danni di prigionieri serbi durante la guerra in Kosovo. L'opinione di Dejan Anastasijevic
I piccoli segni che possono costruire una nuova Cipro: intervista con Cenk Mutluyakali, direttore del quotidiano turco cipriota Yeni Duzen (Nuovo Ordine). Dal nostro inviato nell'isola
La storia di Maja F., redattrice del sarajevese Oslobodjenje, figura leggendaria del giornalismo bosniaco prima e durante la guerra. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
L'opposizione inguscia ha accusato le autorità locali di aver cercato di oscurare il sito Inguscezia.Ru che raccoglie la documentazione dell'iniziativa 'Io non ho votato'
In vista di un corteo di protesta a Nazran' i servizi segreti dichiarano in città "zone speciali anti-terrorismo" e concedono poteri speciali alle forze di sicurezza
Libertà di espressione, i burattinai dell'omicidio Dink, la resistenza al cambiamento di giudici e burocrazia di Stato. I problemi della Turchia, un Paese a cui l'Europa di Sarkozy sembra voltare le spalle. Nostra intervista all'europarlamentare Joost Lagendijk
In Slovenia trapela sulla stampa il contenuto di un verbale sloveno-americano col quale si dimostrerebbe un coordinamento diretto tra Washington e Lubiana sul futuro immediato del Kosovo. La cronaca del nostro corrispondente
Diecimila persone hanno manifestato sabato ad Istanbul in ricordo di Hrant Dink, il giornalista armeno assassinato un anno fa in Turchia. I punti oscuri delle indagini, la richiesta di giustizia, le voci della giornata. Dal nostro corrispondente
Hanno pensato di cancellare Hrant uccidendolo, ma così Hrant è diventato mille, un milione di persone. Nel primo anniversario dell'omicidio a Istanbul del giornalista Hrant Dink, il commosso ricordo sul settimanale turco-armeno di cui lui era direttore. Nostra traduzione
La costruzione della memoria nell'epoca digitale: intervista a Nihad e Sead Kresevljakovic, registi, autori del film "Sjecas li se Sarajeva?" e animatori nella capitale bosniaca dell'associazione di cittadini "Video Arhiv". Una nuova pubblicazione per il nostro dossier sui Memoriali nella ex Jugoslavia