Una parlamentare minacciata di morte, un giornalista picchiato dalla polizia, la prima rissa all'interno delle mura del parlamento. E' questo il discutibile esito di una settimana di "confronto democratico" in Macedonia
La doccia per Janez Janša è freddissima. A pochi mesi dall'inizio della presidenza slovena dell'Ue i giornalisti del paese fanno sentire forte la loro voce di protesta per lo stato preoccupante della libertà di stampa in Slovenia. Riceviamo e pubblichiamo
La redazione di Novaja Gazeta, il giornale per cui lavorava Anna Politkovskaja, commenta la notizia dell'arresto dei presunti responsabili dell'assassinio
Dopo una lunga odissea giudiziaria, sedici giornalisti macedoni hanno vinto la loro battaglia giudiziaria contro lo stato, dopo essere stati sottoposti illegalmente a intercettazioni telefoniche. Un precedente importante per la protezione dei diritti umani e per la libertà d'informazione
Dallo standard della lingua, al dibattito tra gheg e tosk, ai temi delicati del nazionalismo e all'influenza di Tirana su Pristina. Una disamina a tutto tondo sulla cultura kosovara e il suo rapporto con l'Albania e l'Europa. Nostra intervista a Migjen Kelmendi, pubblicata in contemporanea sul giornale "Java"
Dopo due settimane di pausa forzata il Feral Tribune è tornato in edicola. ''Siamo tornati grazie al venirci incontro da parte del premier croato e all'aiuto finanziario''. Un'intervista con Heni Erceg, caporedattrice del settimanale di Spalato
In Slovenia la stampa è sempre più sotto pressione. Lo denunciano associazione e sindacato dei giornalisti. Licenziamenti e censure se si contrasta la linea politica governativa
Un commento sulla persistente tendenza di alcuni media ed istituzioni a confondere Islam e terrorismo. Il caso della Bosnia Erzegovina. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Fatima Tlisova, dell'agenzia di informazione Regnum, e Jurij Bagrov, corrispondente di Radio Svoboda da Vladikavkaz, sono i primi giornalisti russi ad aver ottenuto asilo politico in Occidente nell'era Putin
In Azerbaijan il governo imbavaglia la stampa con disposizioni che rendono l'informazione interamente controllata dal regime. Il caso di Ganimed Zahidov
Mentre in Slovenia è in corso una grave crisi istituzionale, si palesa sempre più l'ingerenza della politica nel lavoro dei media e dei giornalisti critici nei confronti dell'attuale governo. A farne le spese questa volta è Franco Juri, nostro corrispondente da Capodistria
Dopo 14 anni di pubblicazioni regolari, il giornale che ha ricevuto tra i più alti riconoscimenti internazionali per la qualità del suo lavoro, oggi non sarà in edicola. Il comunicato inviatoci dalla redazione del Feral Tribune, alla quale ancora una volta rivolgiamo piena solidarietà
I giornali croati versano allo stato tasse altissime, le più alte d'Europa. Qualcosa pare stia cambiando ma per alcuni giornali potrebbe essere troppo tardi. Tra questi anche lo storico settimanale Feral Tribune, al quale la redazione di OB esprime piena solidarietà
Soldatini fedeli, che giurano sul nome del padrone? E' questo il futuro del giornalismo albanese? Il giornalismo tra etica e ubbidienza in questo commento di Fatos Lubonja pubblicato sul quotidiano nazionale Bota shqiptare. Nostra traduzione
In Bulgaria viene chiuso il principale sito di condivisione gratutita di file su internet. Se per le autorità si tratta di una stretta nella lotta contro la pirateria, molti critici intravedono nell'operazione una nuova forma di censura
Durante lo scorso fine settimana Dejan Anastasijevic, giornalista del settimanale belgradese "Vreme" e una delle voci critiche del giornalismo serbo, è stato vittima di un attentato dinamitardo. Fortunatamente senza feriti
Apre domani con "Saturno contro" la 26a edizione del festival del cinema di Istanbul. 19 film in concorso, retrospettive e documentari. Nostra intervista ad Azize Tan, direttrice del festival. Lo stato di grazia del cinema turco
La trasformazione dei media albanesi nel rapporto tra politica e comunicazione. Dalla propaganda di regime durante gli anni del totalitarismo alla odierna tabloidizzazione informativa e mediatizzazione della politica
Oscurato per alcuni giorni in Turchia il sito YouTube. Secondo un tribunale di Istanbul offendeva Ataturk, padre della patria. Il dibattito sull'articolo 301 e il caso del serial televisivo "La valle dei lupi". La Turchia si interroga sulla libertà di espressione
Un'analisi di Radio Free Europe/Radio Liberty sui petrostati, definiti come quei paesi nei quali le risorse naturali contano per oltre il 10 per cento del PIL e il 40 per cento delle esportazioni. Le nuove élite e la libertà di stampa. Nostra traduzione
Rabbia e proteste a Yerevan dopo l'omicidio di Hrant Dink a Istanbul. Gli armeni si interrogano sulle conseguenze della morte di un uomo che si batteva contro l'odio e lavorava per il miglioramento delle relazioni turco-armene. I confini tra i due paesi sono chiusi dal 1993
Per anni la Turchia ha preferito non interrogarsi su quanto avvenuto durante gli anni della dittatura militare. Ora però alcuni film stanno sollevando la cortina calata su quel periodo, stimolando il dibattito pubblico. Una rassegna dal nostro corrispondente
Una folla imponente ha accompagnato martedì a Istanbul Hrant Dink nel suo ultimo viaggio. Assente Erdogan. L'inchiesta della polizia, tra gaffe e dubbi sulle indagini di Trabzon seguite all'omicidio Santoro. La Turchia tra società civile e forze oscure
"Scrittori in esilio", così si chiama il programma del centro PEN dell'organizzazione internazionale per la difesa dei diritti degli scrittori. La giornalista cecena Majnat Abdullaeva ritiene che la partecipazione a questo programma le abbia salvato la vita
Assassinato venerdì a Istanbul Hrant Dink, giornalista, direttore del settimanale Agos. Era un armeno di Turchia. Arrestato il presunto omicida, ma i mandanti sono da ricercare tra le "forze profonde" che operano nel paese, denunciate dallo stesso Dink. L'ultimo articolo
Il 27 maggio 2004, il caporedattore del quotidiano di opposizione Dan veniva assassinato a Podgorica. Due anni e mezzo più tardi, la giustizia ha scagionato il principale indiziato. Sul banco degli imputati non resta che lo Stato
"Drago Hedl ha dimostrato che la realizzazione del mestiere del giornalista si consegue con tenacia nella lotta all'indifferenza nei confronti della violazione dei diritti umani". Con queste parole la sezione croata del Comitato di Helsinki ha voluto premiare Drago Hedl, tra i principali giornalisti croati e nostro corrispondente. Riceviamo e volentieri pubblichiamo