Dopo le proteste a Belgrado di sabato 11 giugno, migliaia di cittadini sono scesi in piazza ieri a Novi Sad per la terza manifestazione contro la rimozione di alcuni giornalisti dalla Radio Televisione Pubblica della Vojvodina (RTV).
Oggi la giornalista investigativa azera, Khadija Ismayilova, compie 40 anni e potrà festeggiare il suo compleanno fuori dal carcere, anche se in regime di libertà vigilata. Lo scorso 25 maggio, la Corte suprema azera ha infatti commutato la pena di sette anni e mezzo di detenzione in tre anni e mezzo da scontare in libertà vigilata e con alcune restrizioni alla sua libertà di movimento.
Prosegue l’opera di messa in discussione della libertà di stampa in Croazia da parte delle autorità pubbliche. Dopo la sospensione dei finanziamenti ai media no-profit, prima decisione assunta dal controverso ministro della Cultura Zlatko Hasanbegović, seguita dall'imposizione di cambi al vertice della televisione pubblica, questa volta è il principio della libertà d’opinione a essere messo in discussione in seguito all’aggressione ai danni del giornalista e scrittore Ante Tomić, avvenuto a Spalato il 31 marzo scorso.
Oltre 100 organizzazioni, singoli giornalisti e attivisti per i diritti umani hanno firmato una petizione che richiede l'immediata liberazione di Florence Hartmann, arrestata dagli agenti del Tribunale Penale per l'ex Jugoslavia (TPJ) giovedì scorso all'Aja.
La Corte europea dei diritti umani ha condannato l'Azerbaijan per trattamenti inumani e degradanti e mancanza di indagini effettive nel caso di Hilal Mammadov (no. 81553/12), giornalista maltrattato dalla polizia durante la detenzione in attesa di giudizio.
Il giornalista turco Nedim Oruç (@KurdizaN) della Dicle News Agency (DİHA) è stato fermato a Şırnak il 6 gennaio, arrestato il giorno successivo per "propaganda terrorista", e condotto alla prigione di tipo F della città del sud-est anatolico, riporta l'agenzia turca Bianet.
Ho conosciuto Bülent Mumay, giornalista di Hürriyet, alla nona edizione del South East Europe Media Forum, tenutosi a Bucarest gli scorsi 5-6 novembre.
Oltre 420 delegati provenienti da 92 paesi sono a in questi giorni a Stoccolma, in Svezia, per discutere di divario digitale nell'ambito dello Stockholm Internet Forum.
Francesco Martino, giornalista di Osservatorio Balcani e Caucaso, ha realizzato un servizio per il canale europeo Arté TV sulla libertà di stampa in Bulgaria.
Ieri 5 maggio il PEN American Center di New York ha consegnato i premi 2015. Tra questi il premio "Barbara Goldsmith per la libertà di espressione" conferito alla giornalista investigativa azera Khadija Ismayilova. La giornalista non ha potuto ritirare il premio perché da dicembre è in carcere.
In Albania l'opposizione ha introdotto al dibattito parlamentare una proposta di legge che mira a limitare i commenti offensivi e diffamanti postati dai lettori sui portali web, individuando i gestori dei portali come responsabili di quanto viene pubblicato dagli utenti.
La giornalista Gordana Katana, da anni corrispondente da Banja Luka per il quotidiano Oslobođenje e, in passato, per diverse testate internazionali, compresi l'Institute for War and Peace Reporting e Osservatorio Balcani e Caucaso , è stata verbalmente aggredita sabato scorso dal presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik.
Alcuni cittadini hanno cominciato a portare fiori e candele di fronte all'Ambasciata di Francia già nella serata di ieri, dopo che la notizia dell'attacco al settimanale francese ha cominciato a diffondersi sui media locali.
Domenica 14 dicembre la polizia turca ha condotto un’imponente operazione contro giornalisti ed esponenti politici legati all’opposizione al governo guidato da Ahmet Davutoğlu.
Il 16 settembre 1992 nasceva Radio Ratni Studio Mostar. Una radio che, nonostante si fosse in piena guerra, voleva fare “rivoluzione”. Abbiamo raccolto il ricordo di Dario Terzić, oggi caporedattore di Radio X Mostar
La Turchia ha bloccato giovedì sera l'accesso a Twitter. Solo poche ore prima, il premier Recep Tayyip Erdoğan aveva pronunciato in un comizio elettorale a Bursa - in vista delle ormai prossime amministrative - parole minacciose verso il social network: "Elimineremo Twitter e simili alla radice. Non m'interessa quello che potrà dire comunità internazionale".
Durante le proteste dei giorni scorsi, alcuni giornalisti hanno subito pressioni, minacce e violenze fisiche. Altri operatori dell'informazione hanno riportato gli eventi facendo gli interessi di singoli politici, invece che mettersi al servizio dei cittadini. Lo denuncia l'Associazione dei giornalisti della Bosnia Erzegovina
E' battaglia in Turchia sul progetto di emendare la discussa legge 5651, approvata nel 2007, che regola l'utilizzo della rete e sanziona i delitti commessi su internet. Una battaglia sfociata lo scorso 18 gennaio in disordini in piazza Taksim, ad Istanbul, con centinaia di manifestanti dispersi dalla polizia anche con cannoni d'acqua e lacrimogeni.
Era il 27 maggio del 2004 quando Duško Jovanović, proprietario e direttore del quotidiano montenegrino “Dan” veniva ucciso mentre usciva dal suo ufficio di Podgorica. “Dan” non ha mai lesinato attacchi all'esecutivo, e le minacce dirette al giornale e al suo direttore erano frequenti.
Lunedì sera dagli studi di ERT, l'emittente radiotelevisiva greca chiusa improvvisamente per decreto del premier conservatore Antonis Samaras lo scorso 11 giugno, sì è alzato un urlo di gioia.
Si incontrano stasera alle 19.30 ora locale il premier greco Antonis Samaras (Nuova democrazia) e i leader dei due junior partner di governo, il leader del PASOK Evangelos Venizelos e quello della Sinistra democratica Fotis Kouvelis. Una riunione da cui dipende il futuro dell'emittente pubblica ERT, ma probabilmente anche dello stesso governo ellenico.
Trieste, un ragazzino non vedente e le guerre nei Balcani. Sono i protagonisti di Voci nel buio , film italo sloveno diretto da Rodolfo Bisatti e prodotto da Gianluca Arcopinto, Kineofilm e Studio Arkadena. Il film è stato presentato in anteprima nazionale venerdì scorso alla Casa del Cinema di Venezia.