È in corso in questi giorni, fino al 18 maggio a Trieste la mostra "Forrest, cartoline di mancasa" di Opher Thomson, artista e regista inglese, che vive e lavora in Italia. Nell'esposizione, fotografie scattate lungo varie rotte migratorie attraverso l'Europa, che raccontano quanto il significato di casa stia cambiando per tutti noi.
Scrittrice, traduttrice di libri dal bosniaco all'italiano, arrivata in Italia a 14 anni scappata dalla Bosnia in guerra, nata jugoslava, oggi Elvira Mujčić è cittadina italiana e bosniaca. Un lungo percorso di triplice cittadinanza, quasi kafkiano. Nostra intervista
Il controverso processo per il disastroso incendio che ha distrutto il campo profughi di Moria, sull’isola di Lesbo, terminato con una condanna, ha visto la difesa utilizzare nuovi dati scientifici sulla fragilità degli ecosistemi alla minaccia del fuoco
Mercoledì 10 aprile il Parlamento europeo ha approvato i testi legislativi che riformano la politica europea sulla migrazione e l'asilo. Il Nuovo Patto viene considerato da attivisti e organizzazioni che si occupano di migrazione come una pagina buia e vergognosa della politica europea dell’asilo, nonché il fallimento della solidarietà europea.
Sempre più cittadini indiani emigrano in Armenia in cerca di lavoro ed opportunità: oggi la comunità indiana nel paese conta 20-30mila unità, ed è la seconda dopo quella russa. Per molti di loro, però, realizzare i propri sogni non è facile
La Commissaria per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa chiede agli stati europei di porre fine alla repressione dei difensori dei diritti umani che assistono rifugiati, richiedenti asilo e migranti in Europa, in occasione della Raccomandazione dedicata al tema pubblicata di recente
Nell'area del 'Silos' a Trieste la storia si ripete: nei luoghi che un tempo ospitarono i profughi istriani, vivono oggi in condizioni degradanti le persone arrivate dalla Rotta balcanica. Nell’attesa di una soluzione più dignitosa, la rete solidale transnazionale cerca di tamponare le falle prodotte da una visione politica miope delle politiche migratorie
Nelle acque del fiume Drina, in Bosnia Erzegovina, decine di migranti sono morti nel tentativo di avvicinarsi al sogno di una vita migliore in quell'Europa che li respinge. Volontari del Soccorso alpino di Bijeljina e attivisti sono impegnati nel difficile recupero dei corpi
Il 15 febbraio in Senato, con 93 voti favorevoli e 61 contrari, è stato approvato definitivamente il ddl di convalida del protocollo stipulato tra il primo ministro albanese Edi Rama e la sua omologa Giorgia Meloni a Roma lo scorso novembre, in base al quale l’Italia creerà a proprie spese centri di “accoglienza” per migranti e procedure di rimpatrio in Albania. Secondo Amnesty, una ratifica "vergognosa e pericolosa".
Il 12 marzo parte a Trieste il ciclo di incontri dedicato alle migrazioni organizzato da ICS – Consorzio Italiano di Solidarietà, Caritas Diocesana e Centro Culturale Veritas di Trieste. Un percorso formativo per operatori, volontari e cittadini che si snoda in un incontro ogni due settimane, per concludersi il 14 maggio
Da un'inchiesta realizzata da una cordata di media e Lighthouse Reports, emerge che i morti lungo le frontiere della rotta balcanica sono aumentati del 46% rispetto al 2022. Ben 92 dei 155 corpi che giacciono negli obitori sono stati trovati nel 2023. E ai familiari viene resa impossibile la ricerca dei propri cari
La rete RiVolti ai Balcani, con più di trenta membri tra singoli e associazioni, spiega in un appello i motivi per cui il "Il patto europeo migrazioni", in via di approvazione nelle prossime settimane al parlamento europeo, non deve essere votato nella sua attuale formulazione. Perché è un compromesso al ribasso che non fa né gli interessi delle persone rifugiate, né dei paesi di primo ingresso come l’Italia
Con cinque voti a favore e quattro contrari, la Corte costituzionale albanese ha convalidato il protocollo stipulato tra il premier Rama e la sua omologa Meloni sulla creazione di centri di accoglienza per migranti sul suolo albanese
E' uscito il nuovo bando per il Servizio Civile Universale. Nei Balcani l'Ong Ipsia, presente sul territorio della Bosnia Erzegovina fin dal 1997, ricerca quattro volontari/e per interventi di sostegno ai migranti nel Cantone di Una Sana. Il termine per la presentazione delle candidature è fissato al 15 febbraio 2024
Il 28 gennaio 1994 tre inviati Rai, Marco Luchetta, Dario D'Angelo e Alessandro Ota vengono uccisi a Mostar da una granata. Dopo quel tragico evento è nata la Fondazione Luchetta. Intervista a Daniela Schifani Corfini, vedova di Marco Luchetta
La cerimonia di consegna del premio giornalistico "Rotta Balcanica" si terrà nel corso di una due giorni di incontri, il 27 e 28 gennaio 2024, in occasione del trentesimo anniversario della strage di Mostar. Istituito dalla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, è rivolto a quanti, giornalisti, giornaliste e fotoreporter, si sono dedicati al dramma delle persone migranti e richiedenti asilo
La regione greca dell’Evros, devastata la scorsa estate dagli incendi, è anche il confine esterno dell’UE: forte la tentazione di scaricare la responsabilità del fuoco sui migranti che l’attraversano. Gli esperti però, fanno notare le responsabilità delle istituzioni elleniche
Trieste, città di frontiera, è l’ultima fermata della rotta balcanica. Nel 2023 i dati hanno registrato un incremento degli arrivi dei minori non accompagnati. Cosa vuol dire crescere lungo la rotta balcanica? Cosa succede una volta arrivati a Trieste? Un’analisi
Una rete di organizzazioni, attiviste e attivisti che operano insieme in solidarietà e supporto alle persone migranti in arrivo a Trieste dalla rotta balcanica ha avviato una nuova e urgente raccolta fondi. Con l'inverno sono peggiorate le condizioni di viaggio, dove le persone vengono respinte, torturate e deprivate dei loro beni fondamentali. E all'arrivo a Trieste si trovano a vivere in condizioni disumane
La Corte Costituzionale albanese ha sospeso la ratifica del controverso accordo tra Edi Rama e la premier italiana Giorgia Meloni sulla creazione di centri di accoglienza e rimpatrio per migranti sul suolo albanese, finanziati e gestiti dall'Italia. Le reazioni della politica albanese
Intervento in diretta di Gentiola Madhi di OBC Transeuropa sull’accordo sui migranti, firmato a Roma a inizio novembre da Edi Rama e Giorgia Meloni, e sull'avanzamento del processo di integrazione europea dell'Albania, alla trasmissione “Il Vaso di Pandora” (17 novembre 2023)
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"Viviamo in un’epoca in cui, purtroppo, i diritti umani vengono sempre più spesso calpestati a livello globale, e si dimentica che la tutela dei diritti fondamentali è un obbligo degli stati". Intervista con la ombudswoman croata Tena Šimonović Einwalter
Periodicamente il primo ministro albanese si occupa dei flussi migratori italiani. Ripassare quali siano le sue motivazioni è utile, anche perché questa volta, forse, ha esagerato. Un commento
Nell'incontro a Roma del 6 novembre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il primo ministro albanese Edi Rama hanno firmato un Protocollo d'intesa tra Italia e Albania in materia di gestione dei flussi migratori. Quanto realizzabile e quali le reazioni in Albania, per voce di Gentiola Madhi, di OBCT a "Marconi radio aperta" (9 novembre 2023)
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Il 6 novembre a Roma si sono incontrati la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il primo ministro albanese Edi Rama. Al termine, hanno firmato un Protocollo d'intesa tra Italia e Albania in materia di gestione dei flussi migratori che fa già discutere. Le reazioni in Albania, per voce di Gentiola Madhi, di OBCT a "Nessun luogo è lontano" (7 novembre 2023)
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Il sistema di libera circolazione di Schengen viene sempre più spesso messo in crisi da sospensioni applicate da alcuni stati membri chiamando in causa la necessità di contrastare le migrazioni, spesso senza il riscontro dei numeri. La situazione in Croazia e Slovenia
La rete RiVolti ai Balcani denuncia che i controlli reintrodotti ai confini tra Italia e Slovenia dopo gli attacchi di Hamas non hanno come reale scopo il contrasto alla minaccia terroristica, misura che è noto essere totalmente inefficace, quanto tentare di dar parvenza di (non) legittimità a riammissioni e respingimenti. Se ne parla il 9 novembre in un webinar, in cui verrà fatto il quadro della situazione lungo la rotta balcanica
Posta al cuore della “rotta balcanica”, la Macedonia del nord è attraversata da molti migranti in cerca di una nuova vita in Europa. Alcuni di loro, però, hanno deciso di restare: ecco le loro storie
In attesa di attraversare il confine tra Serbia e Ungheria, la maggior parte dei rifugiati vive in campi informali fatti di tende e rifugi di fortuna nelle cosiddette “giungle” nel cuore della foresta. In migliaia tentano l'attraversamento verso l'UE, in gergo il "game", cercando di sfuggire alla violenza della polizia. Un reportage
Potrebbe essere la sceneggiatura di un thriller psicologico e invece quella che segue è la storia vera del giovane giornalista investigativo Stavros Malichudis, il quale è diventato involontariamente uno dei protagonisti del Watergate greco sulle intercettazioni. I suoi servizi, che gli sono valsi premi internazionali, vertevano sui rifugiati