A Sarajevo un nuovo spazio, dedicato alla memoria di Srebrenica, vive grazie a finanziamenti turchi. Con poco sostegno delle istituzioni locali. L'arte, la memoria e la cooperazione in quest'intervista a Ivica Pandžić, portavoce dell'associazione che gestisce la galleria-memoriale "11/07/95"
La reazione di gruppi di veterani a un documentario di Svetlana Broz, e l'aggressione di una giornalista a Ljubuški, sollevano domande sullo stato della libertà di informazione in Bosnia Erzegovina
L'Armenia è isolata geograficamente. L'Iran è isolato politicamente. Facendo di necessità virtù, i due Paesi stanno aumentando le relazioni bilaterali. Lo sviluppo dello snodo armeno-iraniano nell'asse Mosca-Yerevan-Teheran e nel contesto regionale
I pescecani di guerra, gli approfittatori, in Bosnia sarebbero già pronti a riprendere il loro lavoro. La sesta e ultima puntata del reportage di Michele Nardelli in ex Jugoslavia: una conclusione amara
“Marš Mira” è un percorso della durata di tre giorni e della lunghezza di circa 110 chilometri, da Nežuk a Potočari, in Bosnia orientale, su un tracciato simile a quello intrapreso da migliaia di persone in fuga da Srebrenica l’11 luglio del ’95. Il resoconto di un partecipante all'edizione di quest'anno
Potočari, Srebrenica. Luoghi della memoria che interrogano l'Europa, obbligando a non distogliere lo sguardo. La visita al Memoriale durante un venerdì di preghiera: la quinta puntata del reportage di Michele Nardelli
I continui attentati in Daghestan lo hanno fatto passare inosservato. I rappresentanti delle due fazioni religiose in lotta, sufiti e salafiti, si sono seduti al tavolo dei negoziati. Per OBC il commento di Irina Gordienko, inviata speciale di "Novaja Gazeta"
Una delegazione del Parlamento europeo si è recata in Armenia per parlare dei nuovi accordi di associazione con l'UE. Ma a Yerevan, il tema numero uno resta sempre il Karabakh. Il racconto di Paolo Bergamaschi, Consigliere per gli Affari esteri del Parlamento europeo
I media di tutto il mondo sono tornati a Sarajevo per ricordare quanto avvenuto 20 anni fa nel cuore dell'Europa. La capitale bosniaca commemora i propri morti e inaugura un importante museo virtuale dell'assedio. Ma è il presente a reclamare attenzione
Un assedio durato più di mille giorni, iniziato il 6 aprile di vent'anni fa. La memoria di quei giorni verrà raccolta in un museo che con l'uso di mappe interattive, proiezioni in 3D, video-testimonianze e scritti racconterà della resistenza civile dei sarajevesi. Prima presentazione ufficiale del progetto il prossimo 5 aprile
L'idea è semplice: dare una telecamera a persone di ogni età, provenienza e classe sociale che vivono in zone isolate perché filmino la propria vita o le cose che contano per loro. Un ottimo modo per conoscere la vita delle persone che vivono in diverse parti del Caucaso. Intervista con Margarita Akhvlediani, direttrice di GoGroup Media
Si avvicina il ventennale dell'inizio dell'assedio di Sarajevo. Proponiamo un commento di Tim Judah, pubblicato su Eastern approaches - The Economist, dove si parte da una riflessione sulle imminenti commemorazioni per i venti anni dallo scoppio della guerra, per riflettere sulla Bosnia di oggi
Una replica dello scrittore Diego Zandel ad un commento di Franco Juri che abbiamo recentemente pubblicato. L'ideologia, l'atteggiamento della dirigenza jugoslava, le foibe
Un commento, a partire dall'incidente di percorso durante la trasmissione di Bruno Vespa dedicata al Giorno del ricordo dove, in una didascalia di una foto mostrata, si sono scambiate le vittime per aguzzini. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
International Alert, ONG con sede a Londra che si occupa di risoluzione dei conflitti, ha organizzato una ricerca sulle reciproche percezioni dei Paesi coinvolti nei conflitti nel Caucaso meridionale. La nostra corrispondente ha analizzato la rappresentazione dell'Armenia nei blog azeri. Un viaggio nel “lato oscuro” della blogosfera azera
La maggior parte dei visitatori del monastero di Sokolica, nord del Kosovo, sono albanesi. Vengono per pregare davanti ad una scultura della Vergine che si ritiene porti felicità e guarigione. Nessuna discriminazione qui: ciascuno prega nella sua lingua, e le otto suore stanno imparando l'albanese
Il 23 e 24 gennaio il Segretario generale dell’ONU ha incontrato i due leader ciprioti. Nonostante le “vigorose e intense discussioni” i passi in avanti sono stati limitati. Ban Ki-moon ha sottolineato che per ottenere il successo dei negoziati proseguire in questo modo “non è abbastanza”
Luoghi, segni, ricordi. Il dialogo visivo tra lasciti delle guerre e ricostruzione a Belgrado, Mostar e Sarajevo. E' il tema di "Urbicidio", una ricerca di Francesco Mazzucchelli su alcune città simbolo della ex-Jugoslavia. Nostra recensione
Un progetto per raccogliere, archiviare e pubblicare fonti storiche relative alla dissoluzione della ex Jugoslavia. Per stimolare il dibattito pubblico su una storia ancora recente, e sulla quale la storiografia spesso soffre di "amnesie selettive". Un'intervista
Nuove vittime sulla linea del fronte tra forze armene e azere in Nagorno Karabakh. I rappresentanti religiosi di Armenia, Azerbaijan e Russia firmano un appello congiunto contro la perdita di vite umane, mentre restano per ora senza risultato gli sforzi dell'Osce per una pace duratura nella regione
Si è tenuto sabato a Brescia il convegno “Balcani, 20 anni dopo”, promosso da Osservatorio Balcani e Caucaso e dall'associazione “Ambasciata della Democrazia Locale a Zavidovići” nel quadro delle iniziative per ricordare il ventennale dell'inizio dei conflitti in ex Jugoslavia. La sintesi del dibattito e i materiali
È uscito in Italia "Cecenia: la guerra degli altri", libro inedito di Anna Politkovskaja. Non lo vedrete però pubblicizzato sui giornali e non lo troverete nelle librerie. In quest'intervista all'editore Carlo Spera, la storia di un libro che inizia con un piccolo "furto" nella capitale cecena Grozny e l'idea di un progetto editoriale davvero alternativo
Nel dicembre '92 la 'Marcia dei 500' pacifisti arriva a Sarajevo sotto assedio. Un viaggio simbolico che apre la strada a iniziative di aiuto alle popolazioni dei Balcani, reinventando la cooperazione e la solidarietà internazionale italiana. Alla Marcia partecipano anche rappresentanti istituzionali. Tra loro Gianfranco Bettin, allora deputato e oggi assessore al Comune di Venezia. Un'intervista
Il 18 novembre di 20 anni fa la città di Vukovar cadeva, dopo mesi di assedio da parte dell'esercito federale e delle milizie serbe. Poco dopo, a Ovčara, avvenne la strage di quanti avevano trovato rifugio nell'ospedale cittadino
Un viaggio attraverso i confini vecchi e nuovi e le numerose memorie divise del '900. Questa la tematica che ha accompagnato 12 insegnanti coinvolti in un progetto di aggiornamento promosso da alcune associazioni italiane. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Dopo l'apertura di un'Agenzia della Democrazia Locale (ADL) a Kutaisi in Georgia nel 2006, le iniziative di “Alda” a sostegno dei processi di democratizzazione e autogoverno locale si aprono anche all'Armenia. Con una nuova sede a Gyumri, e un progetto di cooperazione che unisce il comune veneto di Thiene e la cittadina armena di Iljevan
Un’opera bilingue, scritta a quattro mani da due drammaturghi, una di Belgrado e l’altro di Pristina. Serbi e albanesi si incontrano a teatro, con la regia di Dino Mustafić, per raccontare, al di là degli stereotipi, la vita quotidiana del Kosovo
I presidenti di Italia e Croazia, Giorgio Napolitano e Ivo Josipović si sono incontrati sabato tre settembre a Pola. L'incontro, fortemente voluto dalla minoranza italiana, ha segnato un ulteriore e profondo passo in avanti sulla strada della riconciliazione e della voglia di lasciarsi definitivamente alle spalle le dolorose questioni eredità del Novecento
Il riavvicinamento tra Ankara e Yerevan sembra ancora lontano, nonostante le forti aspettative per un rilancio del dialogo tra i due Paesi dopo la fine del ciclo elettorale in Turchia. Proseguono tuttavia gli importanti sforzi della diplomazia non governativa, grazie a progetti congiunti di organizzazioni di società civile armene e turche
Il fallimento della comunità internazionale durante la guerra in Bosnia Erzegovina è stato utilizzato negli anni successivi per giustificare interventi armati in situazioni di crisi. La vicenda libica ne è l'ultimo esempio. Note a margine di un articolo di Adriano Sofri