Molti analisti albanesi ormai non esitano a parlare di rischi di "guerra civile". E' piena crisi politica in Albania a seguito delle elezioni amministrative svoltesi lo scorso 8 maggio. Con i leader del partito socialista che invitano i cittadini a scendere in strada per difendere la democrazia
Degenera la situazione politica in Albania. A seguito di una decisione della Commissione elettorale centrale ribaltati i risultai preliminari per la corsa a sindaco di Tirana. Edi Rama, leader dell'opposizione, chiede di scendere in piazza mentre l'Ue invita alla calma
L'asse politico si sposta verso sinistra. È questo l'esito delle amministrative albanesi di domenica 8 maggio che vedono in calo il partito del premier Berisha. Manca però ancora il dato importante della capitale. Polemiche per i ritardi nello scrutinio
Non sono stati mesi facili questi ultimi per il governo Thaci, in Kosovo. Ma sorprendentemente, il suo alleato meno irrequieto, è stato il partito Liberale dei serbi del Kosovo, l'SLS. Una rassegna sulla politica kosovara e sul ruolo della comunità serba
Tre giorni trascorsi nella capitale albanese Tirana, dall'antevigilia al giorno del voto per le amministrative. Un diario elettorale che racconta di periferie, pic nic, concerti per l'Europa e rischi di brogli elettorali
Nella crisi aperta in Bosnia Erzegovina la comunità internazionale deve evitare la trappola dello scontro, riportando al centro del dibattito politico il percorso di integrazione europeo. In una Bosnia senza Alto Rappresentante. Nostro commento
Una campagna elettorale ad alta tensione in Albania. Con lo spettro dei fatti di violenza dello scorso gennaio, dove manifestazioni dell'opposizione finirono nel sangue con l'uccisione da parte della polizia di 4 persone, i cittadini albanesi si recheranno alle urne domenica 8 maggio. Per delle amministrative più politiche che mai
Le recenti iniziative della società civile in Republika Srpska, mentre il dibattito pubblico è monopolizzato dalla richiesta di referendum sulla comunità internazionale e le istituzioni giuridiche statali. “Rumore”, gli “Zero pungenti” e la “Voce del Popolo”
Giovani attivisti e membri dell'opposizione azera hanno dato inizio a una nuova ondata di azioni di protesta. Alla base di questo movimento, vi è una struttura organizzata informalmente, senza dei leader o un'agenda precisa, ma unita nel chiedere più libertà e le dimissioni di chi è al potere. Le autorità hanno reagito a proteste che troppo da vicino ricordano quelle della "primavera araba" arrestando attivisti online e reprimendo le manifestazioni di piazza
Dopo violente proteste, l'Alta commissione elettorale ha fatto marcia indietro sulla decisione di impedire a 7 rappresentanti indipendenti della minoranza curda di candidarsi. Passata la bufera, si apre la campagna elettorale e gli analisti ragionano sulle possibili alleanze post elettorali
Prima le elezioni parlamentari, poi quelle presidenziali. Il ciclo elettorale 2012-2013 si sta avvicinando sempre più in Georgia e l'opposizione è più frammentata che mai. C'è chi chiama ai moti di piazza contro l'attuale presidente Saakashvili e chi punta alla vittoria attraverso una riforma elettorale
Il rapporto tra opinione pubblica in Kosovo e missione Eulex, iniziato con grandi aspettative, vive oggi giorni difficili. Dopo il nuovo "caso Limaj", in molti sono scesi in strada per protestare contro la presunta "caccia alle streghe" lanciata contro i leader dell'UCK. Contestata anche la lentezza nel gestire indagini e processi
Nuove manifestazioni dell'opposizione armena che chiede elezioni anticipate e il rilascio dei prigionieri detenuti dal marzo 2008. La prossima iniziativa di piazza si svolgerà il 28 aprile, mentre l'inflazione sta catalizzando il malcontento popolare. Caute aperture del presidente Sargsyan
Dopo lunghi negoziati infruttuosi tra VMRO e socialdemocratici, la Macedonia torna alle urne. Le elezioni anticipate si terranno il prossimo 5 giugno e segnano il tentativo di sbloccare l'impasse politica che caratterizza il Paese da mesi. In attesa dell'apertura della campagna elettorale, il clima resta teso
Lo scorso 10 aprile l'ennesima consultazione referendaria in Slovenia e l'ennesima batosta per il governo in carica di Borut Pahor. Che però tira avanti imperterrito "sulla strada delle riforme". Ma l'attuale maggioranza sembra essere, in una Slovenia dove la crisi economica imperversa, in totale stallo
Dal nazionalismo estremo di Vojislav Šešelj ai metodi gandhiani di protesta. La parabola politica di Tomislav Nikolić, leader del maggiore partito serbo di opposizione, da sabato scorso in sciopero della fame e della sete. Un commento
Le de facto autorità abkhaze cercano di stabilire rapporti con Paesi vicini e lontani, per rompere il proprio isolamento e ridurre la dipendenza da Mosca. La Turchia, accessibile direttamente via mare e con una ricca minoranza abkhaza, è il candidato ideale per ricevere le attenzioni di Sukhumi
La guerra in Libia infligge un duro colpo alla già traballante economia croata. In forse i contratti con numerose aziende croate da tempo presenti in Libia. Il rapporto idilliaco tra i due Paesi lascia il posto ad un futuro incerto
La Romania non ci sta a passare per quella che non ha fatto i compiti a casa. Ed il mancato ingresso nell'area di Schengen il 27 marzo scorso è una questione legata al doppio binario della trattativa con Bruxelles, legata indissolubilmente anche alla vicina Bulgaria. Un'intervista al ministro rumeno dell'Interno Traian Igas
Si è recentemente tenuta a Grozny la cerimonia di insediamento di Ramzan Kadyrov. Per il suo secondo mandato. Questa volta non da presidente ma da "capo della Cecenia". Un'escursione nel passato e nella stravagante vita di un giovane “padre della nazione”
Donna, giovane e preparata. Atifete Jahjaga, da ieri nuovo presidente del Kosovo, a prima vista è la scelta ideale. La sua elezione, però, è frutto di un difficile compromesso, che non riesce a nascondere errori e difficoltà sia da parte dell'élite kosovara che dei rappresentanti internazionali
La Gagauzia è una regione della Moldavia a maggioranza turcofona. La concessione di un'ampia autonomia ha evitato guerra e secessione, come invece è avvenuto con la Transnistria. Molte rimangono comunque le sfide per il governo locale, recentemente riconfermato in un voto contestato dall'opposizione
La diplomazia russa riporta i leader di Armenia e Azerbaijan a dialogare sul Nagorno Karabakh. I timidi progressi sono però vanificati da rinnovate tensioni. La questione dell'aeroporto di Stepanakert
L'Alto Rappresentante in Bosnia Erzegovina dispone la formazione del governo federale dopo oltre cinque mesi di vuoto. La nomina del nuovo esecutivo avviene però in una confusione di regole che segnala l'esaurimento del sistema di Dayton, senza che un nuovo sistema sia in vista
Ha vinto per la prima volta le elezioni otto anni fa ed alle elezioni politiche in Turchia, il prossimo 12 giugno, otterrà con tutta probabilità nuovamente la maggioranza. Il politologo Hamit Bozarslan ci accompagna alle radici del fenomeno "Partito della giustizia e dello sviluppo" (Akp), del premier in carica Recep Tayyip Erdoğan
La Bulgaria appoggia l'imposizione della no-fly zone sulla Libia, ma non ha intenzione di prendere parte alle operazioni belliche di "Odyssey Dawn". Sofia e Tripoli hanno una lunga storia di rapporti, cominciata al tempo del regime comunista e segnata di recente dalla crisi delle infermiere bulgare
Un paio di settimane fa in Macedonia tutti i partiti concordavano su elezioni politiche anticipate. Ora invece, il principale partito di opposizione, l'SDSM, si è tirato indietro. Mentre i due storici rivali, Gruevski e Crvenkovski, si attaccano a vicenda il Paese è ricaduto nell'incertezza politica
A partire dalla metà degli anni '70 furono ottimi i rapporti tra il regime di Ceauşescu e il colonnello Gheddafi. Oggi la Romania mantiene una posizione defilata rispetto all'attacco aereo. E i giornali parlano di recenti vendite di armi e di mercenari romeni al soldo del Rais
L'opposizione armena ha avviato una serie di proteste di piazza contro il presidente Sargsyan e il governo in carica. L'onda lunga degli scontri del 2008, il contagio delle rivolte nel mondo arabo
Il dibattito in Armenia sui rischi di un nuovo conflitto con l'Azerbaijan. I fattori interni e lo scenario regionale, il processo diplomatico in corso con la Turchia. Intervista a Richard Giragosian