Jovan Divjak è stato rilasciato su cauzione nel pomeriggio di ieri e si troverebbe ora nella residenza dell'ambasciatore di Bosnia Erzegovina a Vienna. Resterà in Austria fino alla conclusione del procedimento che lo riguarda. Un ritratto del generale in pensione, una riflessione sul lato oscuro della guerra bosniaca
A fine gennaio il governo azero ha lanciato una nuova campagna anti-corruzione. E' la reazione delle autorità di Baku alle rivoluzioni del mondo arabo. Ma gli attivisti anti-governativi non si fermano, lanciano una campagna online e fissano una giornata di protesta per l'11 marzo
La Croazia è scossa dalle proteste di piazza. Manifestano i giovani che si organizzano tramite Facebook e manifestano anche i veterani di guerra. I primi chiedono le dimissioni del governo di Jadranka Kosor, i secondi che si mantenga “la dignità della guerra patriottica”
Aveva rappresentato il braccio di ferro tra Italia e Slovenia durante il percorso di quest'ultima verso l'integrazione europea. Una clausola che impediva agli stranieri di acquistare immobili su territorio sloveno, poi abrogata. Ora la questione è riemersa con prepotenza, in particolare nell'area del Carso. Con tutte le sue ambiguità
Per la prima volta dal 1974, i turco-ciprioti di Nicosia hanno manifestato contro Ankara per alcune misure d'austerità. La furiosa reazione della Turchia sta però alimentando ulteriori tensioni sull'isola, riportando in primo piano il problema della sua riunificazione - tra le ambizioni di Erdoğan - e il ruolo sempre più debole dell'Unione europea
L'International Crisis Group ha recentemente denunciato il rischio di un ritorno alla guerra in Nagorno Karabakh. Le reazioni in Azerbaijan, tra nuovi scenari internazionali e impossibile status quo: intervista a Leila Alieva, presidentessa del Centro per gli studi nazionali e internazionali di Baku
Behgjet Pacolli è il nuovo presidente del Kosovo, Hashim Thaci si conferma premier. E' su quest'asse che riparte il nuovo assetto politico di Pristina. Un'asse che però appare fragile, viste le difficoltà con cui è stata formata, il rifiuto a collaborare dell'opposizione e i problemi di rappresentatività dei due leader
A Skopje la costruzione di una chiesa ha acceso la tensione fra le diverse etnie che convivono nella capitale della Macedonia. Dietro gli scontri e gli atti di protesta si nascondono però i diversi progetti politici di VMRO e DUI, i due partiti oggi al governo. Un esempio di come una leadership politica può contribuire a provocare tensioni interetniche
Le ragioni della crisi albanese, il ruolo dell'Unione europea, i legami con l'Italia e i paralleli con le rivolte in Nord Africa. Intervista a tutto tondo con Francesco Strazzari, docente di Relazioni Internazionali presso la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa
Le lotte interne alla coalizione del governo serbo sono sfociate nelle dimissioni del ministro delle Finanze Mlađan Dinkić. Il governo del premier Cvetković per ora sta in piedi, ma non si sa ancora per quanto. Un ironico commento sulle recenti vicissitudini dell’esecutivo di Belgrado
L'iniziativa di un pacifista armeno per promuovere il dialogo con l'Azerbaijan, mentre l'International Crisis Group parla di rischi di una nuova guerra per il Nagorno Karabakh. La speranza di Tekalo, villaggio georgiano a pochi chilometri dal confine con i due Stati
Si possono tracciare dei parallelismi tra gli straordinari eventi che in queste settimane stanno coinvolgendo molti Paesi del mondo arabo e il 1989 nell'Est Europa? La questione è aperta al dibattito ma certo rappresenta un'occasione per pensare al Mediterraneo che abbiamo in comune. Un commento
Rappresentanti di partiti e movimenti irlandesi, baschi e curdi si sono incontrati a Venezia per discutere di pace e risoluzione dei conflitti. Nostra intervista a Demir Çelik, rappresentante del Partito della Pace e Democrazia. I curdi, la Turchia, l'Europa
L'intensificarsi degli scontri sulla linea di contatto, la corsa agli armamenti e l'interrompersi, nella pratica, dei negoziati di pace, aumentano il rischio di un ritorno alla guerra in Nagorno-Karabakh. Il preoccupante rapporto dell'International Crisis Group
La situazione dei diritti umani in Armenia dopo la visita del rappresentante del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg. I detenuti del marzo 2008, la posizione di Strasburgo sugli incidenti avvenuti nel corso delle ultime presidenziali. Il caso Pashinian
Abbandonati slogan e retorica aggressiva del Partito radicale da cui proviene, Tomislav Nikolić guida oggi il Partito serbo per il progresso, forza che si vuole presentare come moderata e pro-Europa. La recente manifestazione contro il governo ha voluto esserne un esempio
Tutto è cominciato con un ricercatore. Che ha voluto accedere a documenti relativi agli informatori all'estero dei servizi segreti sloveni nel periodo comunista. Lo scontro maggioranza-opposizione in Slovenia finisce sugli scaffali impolverati degli archivi di stato
Dopo il blocco dei conti della tv A1 del discusso mogul Velija Ramvkovski, critica verso il governo Gruevski, l'opposizione in Macedonia ha abbandonato il parlamento, chiedendo elezioni anticipate. La crisi politica a Skopje si fa profonda, e al momento non si vedono vie d'uscita
La Turchia invita Mubarak ad ascoltare le richieste dei manifestanti. E intanto sui media locali a seguito di un sondaggio, ci si chiede se il "modello turco", laico e parlamentare, possa essere copiato nei paesi musulmani dell'area mediorientale
La manifestazione del 21 gennaio scorso è avvenuta a pochi giorni dalla trasmissione di un video che inchioda l'ormai ex vice-premier Ilir Meta su un caso di corruzione. Media, politica e malversazioni in questo nostro approfondimento
In Bulgaria il divieto di fumo nei locali pubblici rimane una chimera, almeno fino al 2013. Dopo aver affossato la legge che lo prevedeva, il governo guidato da Boyko Borisov ha approvato nel 2010 una nuova normativa sul fumo dalle evidenti lacune, guidato da istinto populista e interessi di lobby
Meglio che Berisha si dimetta subito, perché prima o poi verrà riconosciuto colpevole per le morti dei manifestanti del venerdì di sangue. E' l'opinione di Mero Baze, giornalista tra i più schietti in Albania, in passato vicino all'attuale premier albanese
E' un pericoloso poker politico quello giocato da Berisha in Albania: gravi accuse contro tutte le istituzioni e tanta voglia di farsi giustizia da sé. Un commento pubblicato su uno dei più letti blog di analisi politica in Albania
Romania in Schengen? Si dovrà aspettare ben oltre il marzo 2011, come inizialmente previsto. I politici romeni puntano il dito sulla Francia di Sarkozy ma intanto si fanno la guerra. Un Paese sull'orlo della crisi di nervi
All'indomani degli scontri del 21 gennaio scorso il giornalista e intellettuale albanese Fatos Lubonja ha pubblicato un commento sul proprio blog. Lo riproponiamo ai nostri lettori
Le elezioni in Kosovo dovevano creare un governo in grado di gestire nuovi negoziati con la Serbia e rilanciare l’economia. Brogli elettorali e accuse di crimini ad Hashim Thaci, però, rendono molto complesso il compito del prossimo esecutivo
La posizione di alcuni intellettuali bosniaci sul processo di riconciliazione nel Paese a 15 anni dalla fine delle ostilità. Il ruolo dei media, la politica, la società civile
Col governo guidato da Boyko Borisov l'utilizzo di intercettazioni in Bulgaria è diventato sempre più frequente e meno regolamentato. Ora però sono proprio le intercettazioni a provocare uno scandalo che tocca direttamente il premier, accusato di favorire imprenditori amici
La crisi politica in Albania è molto grave e non si può guardare al futuro, anche immediato, se non con preoccupazione. Nessuna soluzione può arrivare senza un'assunzione di responsabilità della classe politica albanese per quanto avvenuto lo scorso 21 gennaio. Un nostro editoriale
L'International Crisis Group ha pubblicato un rapporto in cui esorta Bruxelles ad assumere il ruolo di leadership internazionale in Bosnia Erzegovina, sostituendo l'Ufficio dell'Alto Rappresentante, e a condurre il paese verso la stabilità e l'ingresso nell'Unione