All'indomani dei violenti scontri di piazza del 21 gennaio nelle strade di Tirana regna la paura. In molti temono un nuovo 1997 e un ritorno ad un passato che si pensava ormai scongiurato. Intanto il premier Berisha e Edi Rama, a capo del principale partito d'opposizione, non sembrano intenzionati a negoziare una soluzione alla crisi. Il reportage della nostra inviata
Alla vigilia del Giorno del ricordo, l'incontro tra il presidente italiano Giorgio Napolitano e l'omologo sloveno Danilo Türk, avvenuto il 17 gennaio a Roma, si è svolto in un clima di concordia e volontà di dialogo. Nonostante ci sia ancora molto da fare, Lubiana e Roma avanzano lungo la riconciliazione
La difficile situazione dei media in Armenia. Il caso di A1+, televisione a cui da anni viene negato il diritto di trasmettere. Il commento del direttore, Mesrop Movsesyan, gli interventi della Corte di Strasburgo e dell'Unione Europea
A quattro anni dalla morte di Hrant Dink, restano senza volto i mandanti dell'omicidio del giornalista. Le accuse degli avvocati, la sentenza della Corte di Strasburgo, il dibattito in Turchia
Nel decennio 2000-2010 la Romania è stata spesso sotto i riflettori dei media internazionali per eventi negativi. Gli scorsi dieci anni, però, hanno segnato per il paese non pochi sviluppi positivi e niente affatto scontati, sotto i profili economico, politico e sociale. Nostra analisi
Per il Montenegro e il nuovo governo di Igor Lukšić il 2011 si preannuncia carico di sfide, impegni e incertezze. Tra le priorità, per poter proseguire sulla strada verso Bruxelles, la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata
In Slovenia il 2010 si è chiuso con un referendum. Domenica 12 dicembre si è votato sulla nuova legge di riforma dell'emittente radiofonica e televisiva pubblica. Il 72% dei votanti si è espresso contro la legge ma, per la maggioranza di governo, non è stato certo un dramma. Un nostro approfondimento
Sulla carta sarebbe potuto essere l'anno preparatorio del piccolo "big bang" balcanico, con 4 Paesi prossimi all'avvio dei negoziati di adesione. Ma è d'obbligo uno scenario più realista, visti gli ancora troppi ostacoli sulla strada verso l'Unione Europea. Ecco gli obiettivi per cui varrebbe la pena tentare il colpo d'ala
L'Albania rischia di diventare la nuova pattumiera d'Europa. In un paese dove l'emergenza rifiuti è all'ordine del giorno da più di vent'anni il governo sta tentando di aprire le porte all'importazione di rifiuti. Ma come è possibile far conciliare tutto ciò con le aspirazioni turistiche del paese?
Choc in Macedonia per l'arresto del controverso media tycoon Ramkoski, ex alleato di ferro del premier Gruevski, e di 13 suoi collaboratori, per reati fiscali. Un potere mediatico unico nel Paese, quello del suo gruppo e di A1 Tv, negli ultimi tempi schierato con l'opposizione
A tre mesi dal voto, la Bosnia Erzegovina ancora non ha un nuovo governo. L’annuncio di una piattaforma di azione comune da parte di quattro partiti della Federazione è un segnale incoraggiante, ma manca un accordo a livello statale
Al tanto atteso congresso del partito di maggioranza serbo, il DS, è stato rieletto presidente Boris Tadić. Grande imbarazzo per il fallimento del voto elettronico. Successo per il sindaco di Belgrado, che diventa vicepresidente, sconfitta per il ministro degli Esteri Vuk Jeremić
Una utility strategica, condivisa tra nemici. Mai un blackout, nonostante due guerre. È la centrale elettrica sul fiume Inguri: metà georgiana, metà abkhaza, oggi fornisce energia anche alla città russa di Sochi. Un caso limite di cooperazione transfrontaliera, studiato anche al Mit di Boston
Lo scoop dei cablo diplomatici Usa da parte del gruppo di Julian Assange svela retroscena anche in Moldavia. Un'offerta da 10 milioni di dollari da parte dell'ex presidente della Repubblica Voronin al suo oppositore Lupu, leader del Pdm e vincitore delle elezioni 2009 con la coalizione europeista, pur di restare al potere
Gagik Beglaryan, sindaco di Yerevan, si è dimesso dopo essere stato accusato di aver aggredito un membro dello staff presidenziale. La sua uscita di scena coincide con una inusuale serie di avvicendamenti nel governo. Le reazioni dell'opposizione e il dibattito nel Paese
Dopo quasi venti anni alla guida del Montenegro, ieri pomeriggio Milo Ðukanović si è dimesso da capo del governo. Secondo molti analisti e secondo l’opposizione, le dimissioni di Ðukanović sono state decise sotto la pressione della comunità internazionale, a causa delle sue supposte relazioni con la criminalità organizzata
Mentre i serbi che vivono a nord di Mitrovica hanno boicottato le recenti elezioni in Kosovo, tra quelli a sud dell'Ibar la partecipazione è stata significativa. I partiti "serbi" presentatisi alle urne, però, si lanciano gravi accuse di brogli e le divisioni nella comunità sembrano accentuarsi
Le accuse ad Hashim Thaci emerse dal rapporto presentato da Dick Marty, provocano in Kosovo una reazione compatta di diniego, nonostante le roventi polemiche del dopo elezioni. A prescindere dagli esiti legali, Thaci e il governo di Pristina ne escono indeboliti
L'uccisione di un tifoso dello Spartak Mosca per mano di un giovane di origine caucasica ha dato il via a un'ondata di proteste a Mosca e altre città russe. Slogan nazionalistici ed espressioni di odio per le persone provenienti dal Caucaso sono al centro delle manifestazioni
Le speranze per una rapida evoluzione negoziale della crisi in Nagorno Karabakh svaniscono ad Astana. Nonostante una timida dichiarazione congiunta, salta tra accuse incrociate l'incontro finale tra i leader di Armenia e Azerbaijan. Le conseguenze nella regione, il dibattito in Armenia
Chiuse le urne, nonostante numerose accuse di brogli, in Kosovo già si cercano formule per la nuova maggioranza di governo. Secondo l'analista Genc Krasniqi, quella più probabile vede insieme gli avversari di sempre, Hashim Thaci e Ramush Haradinaj. Nostra intervista
Un prigioniero di Guantanamo in cambio di venti minuti con il presidente degli Stati uniti? Le rivelazioni di Wikileaks mettono in luce solo alcune delle iniziative fallimentari del premier sloveno Borut Pahor in politica estera. Una nostra rassegna
Ha voluto le elezioni anticipate e, stando a dati ancora parziali, le ha vinte. Hashim Thaci, leader del PDK, ha reclamato la vittoria nelle prime elezioni del Kosovo indipendente. Numerose, però, le accuse di brogli. In aumento l'affluenza, anche tra i serbi, che restano divisi
L’ex premier croato Ivo Sanader è stato arrestato la scorsa settimana dopo aver tentato la fuga all’estero. In carcere in Austria, l’ex primo ministro è accusato di essere direttamente coinvolto in numerosi casi di corruzione che stanno sconvolgendo la Croazia
Hashim Thaci ha voluto più di ogni altro le elezioni anticipate in Kosovo. Obiettivo: rafforzare il PDK e formare un governo solido in vista dei negoziati tecnici con Belgrado. Calcoli politici messi in discussione dalla crisi economica e dalla sfida di avversari vecchi e nuovi. Dal nostro inviato a Pristina
Il Cablegate mostra il monitoraggio ravvicinato di Washington sulle reti di greggio e gas tra mar Caspio e mar Nero. L'asse opaco del business Russia-Italia. L'Europa frammentata e senza mercato energetico comune. Il 'grande gioco' eurasiatico visto dalle carte di Wikileaks
La politica estera turca basata su “zero problemi” con i vicini, potrebbe subire gravi ripercussioni dalla diffusione dei rapporti in mano a Wikileaks. Nei pochi documenti pubblicati finora emergono i rapporti tra Ankara e la Russia, l'Azerbaijan, l'Iran e il Medio Oriente
Kosovo. Alle elezioni del 12 dicembre il movimento Vetëvendosje, guidato da Albin Kurti si presenta alle urne con un programma nazionalista: unione tra Kosovo e Albania, no ai negoziati con la Serbia, contrazione di Eulex e nazionalizzazione delle risorse. Nostra intervista
Wikileaks ha pubblicato una serie di documenti relativi al conflitto russo-georgiano in Ossezia del sud nell'agosto del 2008. Tutte le parti coinvolte dicono che il dossier conferma quanto avevano detto. Il nostro corrispondente da Tbilisi racconta come Wikileaks è stato letto in Georgia
Secondo l'influente analista Cristian Pârvulescu, lo scenario politico in Romania è controllato sempre di più dal presidente Traian Băsescu. Una situazione problematica, che sembra rafforzare i sintomi della crisi economica e sociale che oggi attanaglia la Romania. Nostra intervista