Nel secondo anniversario della morte, la città di Niš ha ricordato con una statua di bronzo uno dei suoi cittadini più illustri: il musicista rom Šaban Bajramović. L'inaugurazione del monumento avviene nel momento in cui in Europa alcuni Paesi dichiarano i rom cittadini indesiderabili. Le polemiche, la posizione della autorità serbe
Domenica 3 ottobre si svolgeranno le elezioni politiche in Bosnia Erzegovina. Europa, sviluppo e migliore qualità della vita sono le promesse della campagna elettorale, come nel 2006. Ma in questi 4 anni quasi nulla è cambiato. La lunga onda del passato, i programmi elettorali
Belgrado, Bucarest, Pristina, Tirana, Skopje, Sarajevo, Sofia, Zagabria e Podgorica non lesinano dichiarazioni contro corruzione e crimine organizzato. Bruxelles però non sembra soddisfatta. Una lunga analisi di Balkan Insight. Nostra traduzione
Per i moldavi l'Europa è una febbre. L'aspirazione collettiva ad entrare nel cerchio magico dei Ventisette traspare nella pubblicità e nei nomi delle piazze. Nel segno della libertà di movimento. Anche se la piccola Repubblica fa ancora i conti con nostalgie e ricatti economici del grande Vicino russo
La recente visita a Baku del Segretario di Stato Clinton ha mostrato ancora una volta che i vertici degli Stati Uniti sono disposti a chiudere un occhio sul curriculum dell'Azerbaijan in fatto di democrazia e diritti umani. Questo segnala chiaramente che l'Azerbaijan ha acquisito importanza non solo per la ricchezza di gas e petrolio, ma anche per il transito di truppe verso l'Afghanistan
La Serbia dovrebbe sfruttare l’opportunità del parere della Corte internazionale di giustizia sul Kosovo per migliorare la sua posizione verso l’Ue e per favorire il processo di allargamento. È l'opinione di Antonella Valmorbida, direttore di ALDA. Riceviamo e pubblichiamo
La polizia bulgara arresta una presunta banda di assassini, pronti addirittura a liquidare il premier Boyko Borisov. Il tribunale però li scarcera subito, parlando di prove insufficienti. L'operazione "i Killer" riacutizza in Bulgaria lo scontro tra potere esecutivo e potere giudiziario
Ritratto della Romania all'indomani della dieta ferrea Fmi, legata al prestito da 1 miliardo di euro (dopo i 9 già concessi). In attesa della ripresa, si prospettano mesi difficili: aumento dell'Iva, prezzi in rialzo, tagli agli stipendi e all'occupazione. Sperando che le variabili internazionali non rendano questi sacrifici vani. O insostenibili
L'incidente ad un elicottero militare precipitato a Brasov evidenzia lo stato avanzato dei rapporti strategici di Bucarest con Nato, Usa e Israele. Dopo la crisi con Ankara, Tel Aviv sarebbe in cerca di nuovi teatri per le esercitazioni della sua aviazione. E per gli analisti, i Carpazi offrirebbero zone con caratteristiche simili ad alcune regioni dell'Iran
C'è chi ha proposto di rinunciare alle elezioni per finanziare il fondo pensionistico. Ciononostante, le elezioni in Azerbaijan si terranno puntualmente a novembre. Ma recenti modifiche alla legge elettorale riducono gli spazi di manovra per l'opposizione
Dopo anni di tira e molla, in Slovenia sembra essere finalmente in chiusura la dolorosa vicenda dei "cancellati". Lo scorso marzo è stata approvata la normativa, voluta dal ministro degli Interni Katarina Kresal, che dovrebbe regolarizzare la posizione delle migliaia di persone delle ex repubbliche jugoslave cancellate dagli elenchi dei residenti nel 1992
Milana allevava pulcini. Poi cominciarono a bombardare il villaggio dove viveva e fu costretta a fuggire dalla Cecenia in Inguscezia. Ma da vera “businesswoman”, come ama definirsi, non si è fatta abbattere dalle difficoltà
Prevalgono fermezza e realismo in BiH nelle reazioni dei tre principali partiti al parere della Corte Onu sul Kosovo: per SDA bosgnacco e HDZ croato la sovranità bosniaca non è in discussione. Ma frenano anche i serbi dell'SNSD: "non è il momento di ulteriori secessioni"
“Quando i miei studenti devono sostenere un esame, quello che dico sempre loro è che devono rispondere alla domanda che viene posta, non a quella con cui si sentono a proprio agio.” Stefan Wolff, docente all'università di Birmingham commenta le principali conclusioni della Corte dell'Aja in merito alla dichiarazione di indipendenza del Kosovo
C’è profonda insoddisfazione a Belgrado per il parere della Corte di giustizia internazionale sull’ indipendenza del Kosovo. Una doccia fredda per il governo serbo. Che però rilancia la battaglia diplomatica. Con una risoluzione indirizzata all’Assemblea generale dell’Onu
Deluso chi si aspettava grandi manifestazioni di piazza in Kosovo dopo il pronunciamento della Corte Internazionale di Giustizia. La soddisfazione non manca, ma a Pristina l'attenzione è concentrata anche sul caso Haradinaj e sugli ultimi arresti eccellenti per corruzione
"Mai più con la Georgia. Anche perché l'Abkhazia può vantare più argomenti di Pristina per aspirare a diventare uno vero Stato". Parla Sergei Shamba, da febbraio 2010 premier della repubblica secessionista de facto. Affacciata sul mar Nero e, all'indomani della sentenza Onu all'Aja, su un futuro non impossibile
La diplomazia internazionale all'indomani dell'intervento Nato del 1999 rinunciò a sciogliere nodi importanti. E ora il parere dell'Aja accentua il carattere non negoziale del futuro del Kosovo. Una nuova brusca virata su una questione sensibile. Che accentuerà instabilità e rancore
Le conseguenze a breve del "parere" espresso dalla Corte di giustizia sull'indipendenza di Pristina, il possibile effetto domino, gli schieramenti in gioco. Ecco titoli e commenti dalla stampa italiana, Usa ed europea
Con la partecipazione del primo ministro turco Erdoğan a fianco del presidente bosniaco Silajdžić e di quello serbo Tadić alla commemorazione del genocidio di Srebrenica e la firma a Belgrado di sei accordi di cooperazione tra Serbia e Turchia, Ankara esporta la sua politica di “zero problemi coi vicini” anche nei Balcani
Atteso oggi alle 15 il "parere consultivo" della Corte Internazionale di Giustizia sull'indipendenza del Kosovo. A prescindere dalle posizioni emerse, molte questioni tra Pristina e Belgrado resteranno aperte, anche per l'incapacità dell'Ue di esprimere una posizione unitaria
Al via per Armenia, Georgia e Azerbaijan l'iter per l'accordo di associazione con l'Unione europea, un'intesa politico-commerciale destinata ad essere perfezionata nei prossimi due anni. Ma il filo con il Caucaso del sud è riannodato
Un partito in cui tutto (e niente) è cambiato. E' il Partito socialista della Serbia (SPS) oggi pilastro del governo filo-europeo, ieri creatura politica di Milošević. Al suo timone Ivica Dačić, l'uomo che è riuscito a riportare i socialisti al centro del sistema politico serbo senza rinnegare esplicitamente l'eredità degli anni Novanta
In autunno la Bosnia va al voto. E i costi sono per lo più sulle spalle dei cittadini. Ogni anno pagano circa 10 milioni di euro per i partiti politici e le campagne elettorali. Esclusi stipendi e compensi degli eletti. Senza nessuna trasparenza e con continue violazioni di legge
Se ne parlava da un decennio, senza risultati concreti. Alla fine, a portare a Trieste i presidenti di Italia, Slovenia e Croazia per un gesto di riconciliazione sul tormentato passato del confine orientale è riuscito, grazie alla sua fama e un po' per caso, il maestro Riccardo Muti
Un ministro porta nel suo appartamento le ragazze che rispondono ad un bando per un posto nel ministero da lui guidato? Il tutto viene smascherato da una trasmissione satirica? Le conseguenze: una multa per la rete televisiva che ospita la trasmissione per violazione della privacy. Potere, magistratura e media in Albania
Cosa minaccia di più la sicurezza nazionale della Romania? Terrorismo, crimine organizzato, corruzione e ... la stampa. Suscita clamore una relazione del Consiglio supremo di difesa di Bucarest. Sullo sfondo un governo sempre più in difficoltà a gestire la crisi economica e le sue conseguenze
Quindici anni fa, il 3 luglio 1995, se ne andava Alexander Langer. Attivista, politico, pensatore eco-pacifista, a lungo impegnato anche nelle vicende dei Balcani. Una figura non sempre compresa, tra le più originali nell'Europa degli anni novanta che cercava di aprirsi all'est. Cosa resta oggi dei suoi contributi?
La Commissione europea ha richiamato il governo macedone al rispetto della libertà di stampa, fondamento della democrazia. Ma Skopje sembra discendere la china, nel segno delle intimidazioni ai media. E i giornalisti critici vengono minacciati in diretta tv
Concorrenzialità e sviluppo economico sono alla base del nuovo approccio regionale del Cremlino al Caucaso del nord. Una strategia che mescola esperienze del passato sovietico a valori capitalistici e che vede i giovani come protagonisti