In Macedonia formalizzata l'entrata in politica di Ali Ahmeti, leader politico dell'ex UCK. Quest'ultimo ha fondato un nuovo partito, destinato a mutare notevolmente il panorama politico macedone.
Il partito Democratico dei Socialisti avrà tre rappresentanti, e gli altri partiti un rappresentante nella commissione per la creazione del documento costituzionale dell'Unione di Serbia e Montenegro.
A Belgrado la presentazione di un nuovo libro dello storico di Zagabria. "L'unico modo di superare le conseguenze della guerra è garantire il ritorno di sfollati e rifugiati".
Si delinea una nuova alleanza tra i partiti croati della Bosnia Erzegovina forse in grado di contrastare l'HDZ. C'è già il sostegno della Comunità Internazionale, per quello dei bosniaci occorrerà aspettare le elezioni.
Fratello, così si fa chiamare il ministro degli interni macedone Ljube Boskovski, una delle figure più controverse della politica macedone. Dejan Georgievski ha scritto per l'Osservatorio il seguente profilo sul ministro. (Testo in inglese)
Due i candidati accreditati, il Presidente uscente Rexhep Meidani e Fatos Nano, entrambi del partito socialista. Nonostante le tumultuose premesse e la forte instabilità che da mesi caratterizza la politica albanese per ora regna una calma piatta.
Continua lo scontro a distanza tra Parlamento macedone ed Assemblea kossovara sulla questione dei confini. Secondo alcuni, il Premier Georgievski starebbe mettendo in atto una strategia della tensione che porti alla modifica degli Accordi di Ohrid.
Una sintesi sulla crisi politica in Montenegro: dalla firma dell'accordo sulla ridefinizione della Federazione di Jugoslavia alla rumorosa questione dell'iscrizione del presidente Djukanovic nel registro degli indagati.
Ad un anno dalla crisi al Sud della Serbia, nella valle di Presevo, Medvedja e Bujanovac come stanno andando le cose? Ne fa il punto un testo in inglese del nostro corrispondente dalla Serbia Mihailo Antovic. (Testo in inglese)
Nel febbraio del 2001 erano stati firmati degli accordi tra FRY e Macedonia che risolvevano dispute di confine anche per quanto riguarda la parte di demarcazione tra Kossovo e Macedonia. Una dichiarazione dell'Assemblea kossovara rifiuta quegli accordi.
La compagnia di telefonia fissa Albtelecom non è ancora stata privatizzata ed il Parlamento riduce il budget approvato solo pochi mesi fa. "Non pregiudicherà l'aumento di salari e pensioni promesso per il mese di luglio" assicurano dal governo.
La presidenza della coalizione DOS annuncia che 50 tra i propri deputati assenteisti verranno sostituiti. Se lo farete con i nostri deputati usciremo dal Parlamento, rispondono dal partito di Kostunica. La crisi all'interno di DOS s'acuisce.
E' partito ieri Wolfgang Petritsch, l'Alto rappresentate della Bosnia Erzegovina e per certi versi il suo vero presidente. Presentiamo un bilancio critico del suo lavoro, con un testo di Dario Terzic da Mostar.
Verso la fine dell'estate la Macedonia si appresterà ad una nuova tornata elettorale. Come si stanno preparando i vari partiti politici? Ce ne offre un quadro d'insieme questo testo di Dejan Georgievski, nostro corrispondente da Skopje.
Dopo l'incidente nel quale ha ferito quattro persone il ministro Boskovski non si dimette. Trova invece un capro espiatorio nell'ufficiale responsabile dell'esercitazione che dichiara "non dovevo permettere a nessuno di utilizzare quel lanciagranate".
Pubblichiamo un articolo a firma di Arben Qirezi dell'IWPR sul recente atteggiamento del primo ministro kossovaro Bajram Rexhepi che sembra aver impostato una politica all'insegna della riconciliazione con la comunità serba.
In Serbia il dibattito sulle elezioni è uno dei temi principali. La lotta all'interno dei 18 partiti della coalizione DOS si fa serrata e molti analisti sostengono che la situazione potrebbe essere risolta solo con l'anticipazione delle elezioni.
Pubblichiamo un abstract in italiano del rapporto curato dall'International Crisis Group sulla ridefinizione dei rapporti tra la Serbia e il Montenegro, con particolare riguardo al ruolo della UE. A cura di Tania Russo.
Secondo i risultati preliminari delle elezioni amministrative tenutesi in 19 comuni del Montenegro nella giornata di ieri, il cosiddetto blocco indipendentista ha conquistato 10 comuni su 19.
Sconfitta la coalizione liberal-laburista in Olanda. Ma dalla Bosnia Erzegovina le madri e vedove di Srebrenica continuano a chiedere giustizia anche se non è più al governo Wim Kok primo ministro ai tempi del massacro avvenuto nella cittadina bosniaca.
Così lo definisce scherzosamente il nostro corrispondente da Mostar. Si tratta del nuovo Alto Rappresentante. Il nome del sostituto di Petrisch già lo si conosce: si tratterà dell'inglese Lord Paddy Ashdown.
L'ex direttore degli istituti penitenziari rischia di finire in carcere. E l'opposizione di Sali Berisha chiede a gran voce le dimissioni dell'attuale capo dei servizi segreti albanesi, sospettato di essere coinvolto nell'omicidio di un parlamentare.
Il primo ministro macedone accusa i media del proprio Paese dell'immagine internazionale negativa della Macedonia. Aleggia il pericolo di un giro di vite sulla libertà di informazione e le reazioni non si fanno attendere.
Alle prossime elezioni politiche cresceranno i partiti nazionalisti. Lo si afferma in un sondaggio curato dall'Istituto NDI e reso pubblico lo scorso febbraio e che ha creato dibattito in BiH. Ne riportiamo alcuni contenuti.
A distanza di tre anni l'attuale presidente del Kosovo, Ibrahim Rugova e l'ex presidente della SRJ Slobodan Milosevic, si sono incontrati di nuovo, e questa volta nell'aula del Tribunale Internazionale dell'Aja.
Radovan Karadzic, ex presidente della Republika Srpska e uno dei principali ricercati dal Tribunale Internazionale de L'Aja per i crimini di guerra commessi in Bosnia, è ritornato a farsi sentire.