Ricordi tanti, nessun rimpianto, il desiderio di non mollare e una gran voglia di guardare al futuro. A dieci anni dal 5 ottobre 2000, data storica che segna la caduta del regime di Slobodan Milošević, la riflessione dalla nostra corrispondente da Belgrado
Capofila del movimento femminista in Turchia, Fätmagül Berktay ha difeso il diritto agli studi anche per le universitarie che indossano il velo. La costituzione kemalista ha fatto molto, ma non ha inciso sulla violenza domestica, diffusa in ogni classe ed etnia. "La Ue ci renderebbe più forti"
Il ruolo della società civile nelle elezioni del 3 ottobre in Bosnia Erzegovina. Il potere di deridere e mobilitare, il successo di artisti e media attivisti in una competizione elettorale che ormai si svolge stabilmente a livello delle entità e non dello Stato. Le nuove voci della politica bosniaco-erzegovese
A dieci anni dalla caduta di Slobodan Milošević la Serbia appare sottotono. A Belgrado poche le celebrazioni per il decennale. L’opinione pubblica è divisa tra soddisfatti e delusi dell’attuale situazione. La Serbia è cambiata, ma forse si poteva fare di più
Il 10 ottobre la popolazione LGBT della Serbia cercherà di organizzare l’ennesimo Gay pride. Quello di nove anni fa fu battezzato “Il massacro pride” per la violenza subita dai manifestanti. Quello dell’anno scorso fu sospeso all’ultimo momento per motivi di sicurezza. Forse quest’anno per Belgrado è la volta buona
Con il progetto “Allenati per la vita”, i ministri Gelmini e La Russa introducono nella scuola superiore corsi di pratica militare. Sulla scorta della propria esperienza di gioventù, una nostra affezionata lettrice belgradese indirizza ai ministri una lettera aperta. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Nel secondo anniversario della morte, la città di Niš ha ricordato con una statua di bronzo uno dei suoi cittadini più illustri: il musicista rom Šaban Bajramović. L'inaugurazione del monumento avviene nel momento in cui in Europa alcuni Paesi dichiarano i rom cittadini indesiderabili. Le polemiche, la posizione della autorità serbe
La rete di Slow Food si rafforza in Macedonia con un nuovo Presidio di formaggi tradizionali di malga della regione di Mavrovo e Reka: una prospettiva alternativa per le micro e piccole produzioni gastronomiche artigianali pronte a utilizzare la scienza, la tecnologia e il dialogo istituzionale per una commercializzazione responsabile
Si è tenuto a Chişinău il primo Forum delle Ong romene e moldave. Tre giorni di lavoro, più di 100 organizzazioni, per migliorare la collaborazione tra le Ong dei due paesi e avviare un percorso di condivisione di intenti, conoscenze e azioni future. A sostegno dell'integrazione della Moldavia nell'Unione Europea
Negli anni Novanta le prime proteste contro l'inquinamento da cianuro nelle miniere d'oro. Oggi i movimenti ambientalisti turchi denunciano il crescente pericolo per l'ambiente e la popolazione legato a nuove concessioni minerarie, centrali a carbone e nucleari
Una serata a Pristina. Un gruppo di persone al bar, durante i recenti mondiali di calcio. Un incontro fra giovani di Bosnia Erzegovina, Kosovo e Serbia. Un seminario sulla memoria e l'elaborazione del conflitto. Riflessioni a margine di un percorso difficile, non solo nei Balcani
Migliaia di giovani da tutto il mondo hanno partecipato a un campo organizzato dal governo russo. Un ritratto della Russia di oggi, paese in cerca di aperture e riconoscimento internazionale, ma dove sviluppo e innovazione sono immancabilmente legati al “tandem” di governo Putin-Medvedev. Un reportage
Quindici anni fa, il 3 luglio 1995, se ne andava Alexander Langer. Attivista, politico, pensatore eco-pacifista, a lungo impegnato anche nelle vicende dei Balcani. Una figura non sempre compresa, tra le più originali nell'Europa degli anni novanta che cercava di aprirsi all'est. Cosa resta oggi dei suoi contributi?
Concorrenzialità e sviluppo economico sono alla base del nuovo approccio regionale del Cremlino al Caucaso del nord. Una strategia che mescola esperienze del passato sovietico a valori capitalistici e che vede i giovani come protagonisti
In Caucaso, social network e nuovi media stanno aiutando a costruire ponti tra comunità divise da antichi conflitti. Sempre di più le iniziative in questa direzione
Il blocco di Gaza e l'assedio di Sarajevo. L'attacco dei soldati israeliani all’imbarcazione turca Mavi Marmara e i ricordi di un partecipante alla "marcia dei 500" pacifisti che, nel 1992, forzarono il blocco stretto intorno alla capitale bosniaca. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Armenia e Azerbaijan si sono affrontati sul campo di Eurovision a colpi di note e dossier avvelenati. La posta in palio, che vale investimenti da milioni di euro, è l'ingresso del Caucaso nella cultura pop mondiale. Note a margine della più celebre gara musicale internazionale sconosciuta in Italia
Il Movimento europeo in Serbia compie quest’anno 18 anni. Da un passato contro la guerra e il regime di Milošević alle iniziative per promuovere i valori europei e il percorso di integrazione europea. Ne parliamo con Maja Bobić, segretario generale dell'organizzazione
Essere senzatetto in Italia può portare a perdere dei diritti fondamentali, a meno che qualcuno non si batta per far applicare ciò che la legge prevede. 'Avvocato di strada' è una onlus di Bologna, con sportelli in 19 città d'Italia. Da quasi un decennio assiste legalmente persone senza dimora, italiane e straniere, di cui molte del sud-est europeo
Il piano di austerità (targato FMI) approvato da Bucarest è il più duro in Europa. Lunedì prossimo, il primo sciopero generale convocato in Romania dai tempi di Ceauşescu metterà alla prova non solo il piano, ma la tenuta complessiva del sistema socio-politico rumeno. Un'analisi
Sono molto attive nel fare pressioni a livello internazionale per richiedere il riconoscimento del genocidio degli armeni. Meno per l'indipendenza del Karabakh. Il complesso rapporto tra associazioni della diaspora armena e Karabakh, visto da Stepanakert
Una "tregua" tra i media di Azerbaijan, Armenia e Nagorno Karabakh. L'invito arriva da Gegam Bagdasaryan, direttore del Press Club di Stepanakert e corrispondente di Osservatorio. Per contribuire ad un dialogo di pace a 16 anni dal cessate il fuoco che nel 1994 pose fine al conflitto armato in Nagorno Karabakh
Internazionali e locali in Kosovo: due mondi paralleli che faticano a comunicare, per l'esistenza di stereotipi e pregiudizi reciproci. Sul tema, il drammaturgo kosovaro Jeton Neziraj ha dato vita ad una corrispondenza con la collega tedesca Kathrin Röggla, ora raccolta sotto il titolo di “Pizza Unmik”
Un intellettuale 'contro' come Fatos Lubonja ha riletto in chiave albanese l'appello di Roberto Saviano all'Onu per salvare l'Italia da se stessa. Anche il Paese delle aquile non reagisce più a corruzione e ingiustizia. E impedisce ai suoi cittadini la felicità e la vita
Secondo il ministro turco Selma Kavaf, responsabile della donna e della famiglia, l'omosessualità è una malattia da curare. La reazione alle dichiarazioni del ministro, il dibattito in corso in Turchia sulle modifiche alla Costituzione
Dopo la distruzione di alcuni parchi cittadini e lo sgombero di residenti dal centro per far posto a controversi progetti di riqualificazione urbana, i cittadini di Yerevan reagiscono alla prevista distruzione del cinema “Mosca”. Al suo posto dovrebbe sorgere una chiesa
Corruzione escarsa trasparenza nei processi decisionali, leggi mai applicate, una società civile poco consapevole: è questa la realtà quotidiana della Romania a 20 anni di distanza dalla Rivoluzione del 1989. Un’intervista a Victor Alistar, Direttore di Transparency International Romania
L'impegno dei volontari italiani in ex Jugoslavia, dagli anni '90 ad oggi, nella storia di due ragazzi padovani. Racconti di amicizia, di amore, di volontariato di pace
Esattamente un anno fa in Moldavia scoppiavano violente proteste di piazza. I manifestanti contestavano la regolarità delle elezioni parlamentari. Oggi due rappresentanti di spicco della società civile moldava ricordano quei giorni. Un’intervista
Fare satira politica e religiosa in Turchia. La forza della tradizione umoristica, il successo di pubblico, i problemi giudiziari. Nostra intervista a Metin Üstündağ, co-fondatore della rivista “Penguen”